Pensi al Collio e pensi a berti un bicchiere, pensi al bicchiere e ti viene in mente l’Osteria La Preda. Amanti del vino (e non solo) se percorrete la strada regionale che da Cormons va verso la Slovenia, non potete non fermarvi in questa vera osteria. È il posto dove mangiare piatti semplici, quotidiani, ma è soprattutto la bottiglieria dove acquistare o godersi una buona bottiglia. Non è un caso che i vignaioli del Collio amino fare sosta qui: per stappare, per un brindisi, per un momento di relax dopo la vigna. Fidatevi, vale davvero la pena bere un calice qui e iniziare a scoprire uno dei luoghi che creano il microcosmo della famiglia Sirk.
Benvenuti a La Subida, uno dei grandi posti italiani dell’ospitalità. La storia inizia decenni fa, quando la famiglia Sirk gestiva una piccola osteria in località Subida, lungo la SR 409. La prima piccola grande evoluzione si ebbe a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, quando Josko Sirk e sua moglie Loredana trasformano l’osteria in un ristorante per valorizzare i grandi prodotti del territorio e decidono di costruire alcune casette per un’ospitalità diffusa in mezzo al bosco. Ora La Subida è un luogo davvero complesso, che non ha mai perso le radici del passato: la casa padronale è diventata la Trattoria al Cacciatore, alta cucina territoriale, e poi l’Osteria, totalmente rinnovata nel 2022, e gli alloggi dove poter soggiornare.
La Subida, però, è molto molto di più. Trascorrere qualche giorno qui, significa fare un vero e proprio salto dentro una natura viva e incontaminata nel cuore del Collio. La vera “esperienza” si fa con la scelta Su Misura: ci si affida alla saggezza della famiglia Sirk e si gode di tutta la magia del posto. Il Nido è una delle possibilità: dopo cena, nel buio totale della notte, verrete accompagnati in una stanza nel cuore del bosco. Qui inizierà un vero percorso sensoriale. Solo al vostro risveglio vi accorgerete dove siete immersi e andar via sarà davvero difficile. La sera prima, però, godetevi i piatti e una grande bottiglia alla Trattoria del Cacciatore.
Scoprirete il Collio attraverso una carta pazzesca, giocata su un’incredibile profondità di annate. Il padre Josko e ora suo figlio Mitja da sempre conservano le etichette friulane che non hanno paura di invecchiare e le rimettono in vendita dopo dieci anni o più. Tutto a prezzi più che onesti: «Ci tengo che un appassionato possa acquistare una bottiglia preziosa piuttosto che sceglierne una più economica solo per il prezzo», sorride Mitja. Ma qui non si beve solo Collio. C’è una ricerca verso tutte le regioni italiane, c’è la Champagne dei vignaioli, la Borgogna artigiana o la grande tradizione del Piemonte. C’è il nord della Spagna, Jerez & Marsala con le loro ossidazioni, e ora si inizia a perlustrare l’Ungheria, la Slovacchia e la Grecia. Ma attenzione: in Subida non si deve venire a bere solo le etichette più rare: la vera goduria inizia col primo sorso all’Osteria La Preda…
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