In netto ritardo dopo gli intoppi nella Conferenza Stato-Regioni a dispetto delle dichiarazioni del ministro Lollobrigida durante il Forum in Masseria (che ha approvato lo schema di decreto solo il 21 giugno) e in un clima di malcontento da parte delle associazioni degli imprenditori vitivinicoli, il Masaf ha pubblicato il decreto che contiene le modalitร attuative della misura Promozione nei Paesi terzi dellโOcm vino, la regolamentazione unica dellโUnione Europea che detta norme riguardanti il settore vitivinicolo, sia per quanto riguarda la produzione che i contributi a fondo perduto assegnati alle aziende, nel dettaglio quelli assegnati dal Ministero per le Politiche Agricole e dagli assessorati per lโagricoltura delle singole Regioni e provincie autonome per le spese relative alla promozione del vino allโestero, come la partecipazione a fiere, la degustazione nei ristoranti, o la semplice pubblicitร . Molto importante la possibilitร di finanziare il vino utilizzato nelle degustazioni allโestero oppure di finanziare lโincoming di potenziali clienti presso la propria cantina.
A disposizione di produttori di vino, organizzazioni professionali, consorzi, associazioni temporanee di scopo, ci sono 98 milioni di euro di risorse pubbliche in cofinanziamento. I progetti (nazionali, regionali e multiregionali) devono avere durata annuale a decorrere dal 16 ottobre 2023. La durata del contributo (massimo 4 milioni di euro) non supera i tre anni per un determinato Paese terzo o mercato dei Paesi terzi (a meno che le azioni promozionali non riguardino il consolidamento del mercato, e in questo caso la durata รจ di sei anni). I prodotti interessati sono i vini Dop, Igp, gli spumanti di qualitร (compresi gli aromatici) e i vini con lโindicazione della varietร .
Tra i criteri di valutazione, a paritร di punteggio, si terrร conto se il soggetto proponente รจ un nuovo beneficiario (chi non ha ottenuto fondi Ocm dal 2014-18), se il progetto รจ rivolto a un nuovo Paese terzo, se si richiede una percentuale di contributo pubblico inferiore al 50%, se il proponente รจ un Consorzio, se il progetto riguarda un mercato emergente o esclusivamente vini Dop o Igp, se si tratta di piccole e micro-imprese.
I beneficiari possono modificare il progetto ma non si potranno cambiare gli obiettivi, i Paesi o i mercati. Le variazioni non dovranno modificare le spese del progetto. Non sarร possibile alcuna modifica di elementi che hanno determinato la posizione in graduatoria. Entro il 26 luglio, le Regioni dovranno emanare i bandi specifici. In dieci giorni il Masaf verificherร la conformitร al decreto nazionale. Sarร , poi, Agea a stipulare i contratti coi beneficiari dopo la pubblicazione delle graduatorie.
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