Non solo Vinitaly. Tanti gli eventi che ruotano attorno alla fiera di Verona, a partire dalle fiere dedicate al mondo del vino naturale. Noi, come di consueto, siamo tornati nellโarea Exp di Cerea per la XVII edizione di ViniVeri. Convinti che il livello di questa manifestazione sia piรน alto rispetto alle tante fiere nate ultimamente. Nella manifestazione, รจ stato presentato il manifesto La forma e la sostanza, le luci e le ombre firmato dal presidente del Consorzio ViniVeri, Paolo Vodopivec, e il giornalista Sandro Sangiorgi, mentre in degustazione ci sono stato oltre 100 produttori italiani e internazionali. Vi proponiamo di seguito gli assaggi che ci hanno convinto di piรน.
Il Fric รจ una lettura gioiosa dellโaglianico: scrocchia come un chicco di melograno addentato sotto un albero di melograno… andrebbe incluso con la vendita di tutti i frigoriferi nuovi. Tornando un filino, ma neanche troppo, piรน seri, il Fric รจ il rifermentato in bottiglia di Pasquale Mitrano ed Elisabetta Uorio a Torchiara, Cilento, nato nel 2010, proprio grazie a una serie dโincontri in fiera, in questo caso cโรจ lo zampino dellโoste Mauro Lorenzon. Oggi, sia che il Fric che la La Matta (le loro bollicine da uve fiano), sono tra i migliori e piรน nitidi nella categoria: bevibilitร al servizio del territorio.
Il finale di questo vino รจ pura bellezza. Lascia un senso di stupore per quanto รจ armonico, soffuso e profondo. Eppure, lโattacco รจ in sordina, ma basta un leggero contatto con lโossigeno per aprirsi in maniera esaltante. Siamo a Massa Marittima, Fabrizio Niccolaini si conferma con una perla ottenuta da uve malvasia nera, con saldo di merlot. Due anni di affinamento in vecchie botti e un grande millesimo: tra 10 anni sarร ancora piรน buono.
Iniziamo con una fetta di pane dal grano prodotto in abruzzo da Stefano Papetti: sapore incredibile. E poi passiamo al vino: il nuovo nato รจ il Rosato Concrete 2021, prodotto dalla stessa vigna a Loreto Aprutino che dร luogo al Cerasuolo dโAbruzzo Le Cince, uno dei piรน affascinanti nella sua tipologia. ร immediato, pepato e salato. Gioca con gli agrumi e note verdi, ha guizzo e continuitร . Imbottigliato da pochi giorni, ma รจ giร piรน pronto di Le Cince 2020, che parte lento ma ha lungo e sfaccettato finale.
Negli ultimi tempi stiamo assaggiando a una serie di Coda di Volpe che finalmente valorizzano degnamente la tipologia. Antonio di Gruttola, siamo ad Ariano Irpino, รจ uno che ci crede da tempo, dalla sua ha vigne vecchie e in quota. La 2020 va incontro a 4 giorni di macerazione e un anno di maturazione in botti grandi di castagno. Che razza di bocca scalpitante e piena di sapore! Sa di pesca, zenzero e arancia, vibrante e salato: energia e freschezza a dir poco sorprendenti, difficilissimo non tornare sul bicchiere.
Facciamo fatica ogni volta a non annoverare i vini di Paolo Vodopivec tra gli assaggi che lasciano il segno. Tra le nuove annate, abbiamo preferito la Vitovska 2018 alle selezioni Solo e Origine. Il vino sosta lungamente sulle bucce in anfore georgiane interrate e poi viene elevato in botti di Slavonia. Ma qui non รจ una questione di metodo, ma di grandissime vigne e sapere. Nel bicchiere brilla di luce propria. E lโarticolazione sapida รจ talmente stratificata e intensa da farci fare facce ed espressioni stupide.
Pura energia dal Nord Piemonte. Lamponi, liquirizia e genziana firmano lโattacco di un vino ricco di chiaroscuri, che continua a evolvere e cambiare registri nel bicchiere. Odilio Antoniotti ha ripreso poco piรน di ventโanni fa in mano unโattivitร iniziata dalla sua famiglia nel 1861, mantenendo in vita assieme a pochi altri la denominazione Bramaterra, una Doc tanto piccola quanto pregevole. Nebbiolo, con saldi di croatina, vespolina e uva rara.
Verso la fine di settembre Paolo Zanini vendemmia il frutto delle sue piante di teroldego ultra cinquantenni: fermentazione spontanea in acciaio e maturazione di tre anni in botti di medio volume di legni diversi. Il vino continua lโaffinamento per un ulteriore anno in bottiglia prima di prender la via dello scaffale. Tanta attesa non รจ riposta invano in quanto il tempo gioca a favore del Dannato: lโannata 2015 si presenta con un naso dagli accenti decisamente speziati, lamponi disidratati, echi minerali che poi si stratificano in un palato di salda tessitura tannica, privo di spigoli eppur dotato di gran temperamento e preciso ideale varietale.
Che ci fa del lemberger, vitigno a bacca nera conosciuto in Italia come franconia e blaufrรคnkisch nei paesi di lingua tedesca, nel cuore della Spagna? Francamente non lo sappiamo. Perรฒ lโAndalusia e il suo clima infuocato danno energia allโAcinipo, rosso maturato 12 mesi in barrique di rovere sloveno: naso ammaliante quanto originale nelle percezioni di carne fresca, piccoli fruttini rossi, una piรน fresca venatura di erbe aromatiche quali maggiorana, timo e menta; il sorso รจ integro nel frutto, succoso in unโaciditร che sul fondo volge un una sapiditร decisa e profonda.
Non scopriamo certo oggi la bontร di questโassemblaggio di uve sauvignon blanc, vitovska e malvasia cresciute sulle rocce del Carso. Eppure ogni volta sa farsi ricordare. La formula รจ la stessa di sempre anche per questa annata 2019: basse rese per ettaro, fermentazione e macerazione in tini aperti, maturazione di 24 mesi di grandi botti di legno forgiano un naso che seduce nel ricordo di foglie di tรจ, bouquet garni, lievi accenni vegetali e ricordi โbucciatiโ; la bocca deflagra in un sapiditร inarrestabile, avvolgente eppur tesa, per un finale che si puรฒ realmente misurare in minuti.
Non รจ un bel momento per il vino dolce, scalzato nelle preferenze dalla mixology o dal redivivo ritorno di bitter e vermouth. Eppure in Italia vi sono delle denominazioni di gran fascino. Una delle piรน difficoltose e pazienti, da difendere come il panda dal rischio estinzione, รจ quella che nella Valle dei Laghi si appoggia al talento dellโuva nosiola: il Vino Santo Trentino. E se leggete 2004 non รจ di certo per un errore: come dicevamo, รจ la pazienza uno degli ingredienti magici di questo liquido color oro brillante, naso in technicolor tra accenti mielosi, cotognata, zelten, agrumi canditi e camomilla essiccata; in bocca รจ setoso, perfettamente equilibrato tra la voluttร della parte dolce e una ben calibrata aciditร .
Marta e Carlotta Rinaldi non hanno bisogno di grandi presentazioni: il loro padre Beppe โCitricoโ ha scritto alcune delle pagine piรน belle e sanguigne della storia delle Langhe. I loro Barolo sono amati praticamente da tutti e risultano spesso difficili da reperire in quanto fatti tesoro da legioni di appassionati. Se la caccia al Brunate o al Tre Tine 2008 dovesse andar male, ci si potrร consolare -o almeno si spera- con una delle piรน belle versioni del โgiovaneโ di casa: la versione 2020 รจ particolarmente felice e nel bicchiere rende una magnetica fragranza di rosa, delicati accenti di fruttini rossi e menta perfettamente fusi in un sorso dalla bevibilitร polposa, tesa eppur aggraziata.
Gli amanti del lambrusco conosco bene il carattere sincero dei frizzanti di Marco Lanzotti, vini che profumano di Emilia in ogni atomo, dotati dโinnata indole gastronomica. Poche bottiglie dโintenso spirito artigianale, tutte di grande interesse. Perรฒ a questo giro la scena รจ tutta per Le Nuvole, rosato fermo da uve Sorbara annata 2020: leggermente velato nella sua diafana veste, ha un timbro aromatico di fragoline selvatiche, melograno, sottili filigrane erbacee che si avvolgono in una beva luminosa, fragrante, delicata e salina allโunisono.
a cura di Lorenzo Ruggeri e Pier Paolo Rastelli
Niente da mostrare
ResetGambero Rosso SPA
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novitร del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd