Vino

Regno Unito: stop agli aumenti sul vino. Sollievo per lo spumante italiano

Niente aumenti sugli alcolici nella nuova legge di Bilancio nel Regno Unito, e riduzione della super tassa sugli spumanti nella riforma fiscale attesa da anni.

  • 02 Novembre, 2021

Novitร  importanti da Oltremanica. Proprio in queste ore, il ministro del Tesoro Rishi Sunak MP, accogliendo le richieste delle imprese britanniche del vino ha deciso di congelare le imposte sullโ€™alcol, destinate ad aumentare con la prossima legge di Bilancio. Nelle settimane scorse, infatti, la Wine and Spirit Trade Association aveva avvertito che, senza questo intervento, i prezzi dell’alcol avrebbe raggiunto il massimo storico questo Natale, soprattutto a causa dell’aumento dell’inflazione. Giร  nellโ€™ultimo anno il prezzo medio di una bottiglia di vino รจ aumentato di 18 centesimi e di una bottiglia di gin di 22 centesimi. Soddisfatto Miles Beale, amministratore delegato della Wine & Spirit Trade Association: โ€œLa decisione di congelare l’imposta sul vino e sugli alcolici rappresenta un enorme sollievo per le imprese britanniche e i consumatori, offrendo a tutti una pausa tanto necessaria per aiutarli a riprendersi dalla pandemia. Lโ€™annuncioโ€ continua Beale โ€œnon poteva arrivare in un momento migliore per l’industria del vino e degli alcolici del Regno Unito, che non solo deve affrontare il caos creato dal Covid-19, ma anche la mancanza di conducenti e i gravi problemi nella catena di approvvigionamentoโ€. Attualmente, infatti, l’impatto della pandemia, la chiusura del settore dell’ospitalitร , la burocrazia legata alla Brexit, la carenza di personale e i rincari sul carburante hanno fatto sรฌ che le aziende si trovassero ad affrontare prezzi record, inevitabilmente trasferiti sui consumatori.

Chiaramente le novitร  riguarderanno anche il vino italiano, come sottolinea il segretario generale di Unione Italiana Vini Paolo Castelletti: โ€œNon possiamo che essere contenti di questa notizia, tenuto conto dellโ€™importanza del mercato britannico per le nostre esportazioni di vino. In questo modoโ€ continua โ€œsi va nella direzione della ripresa economica e del rilancio dei consumi, oggi piรน che mai decisiva per questo nostro importante partner commercialeโ€.

Le misure adottate, secondo lโ€™associazione Wsta, si traducono in circa 430 milioni di sterline di accise extra che non andranno a colpire il settore durante questo periodo difficile.

Le novitร  della riforma sulla tassazione di alcolici e vino nel Regno Unito

Le novitร  non sono, tuttavia, finite. Il Cancelliere ha annunciato anche una riforma piรน strutturata della tassazione sugli alcolici, attesa da tantissimi anni. L’alcol, infatti, รจ uno dei prodotti piรน tassati nel Regno Unito, con in testa lo spumante, seguito dai superalcolici e, poi, dal vino fermo. In basso a questa piramide si trovano birra e sidro. L’ultimo taglio all’imposta sul vino รจ stato operato dal Cancelliere Nigel Lawson, nel 1984.

Lโ€™intervento dovrebbe andare nella direzione โ€œstronger the drink, higher the priceโ€, ma con delle eccezioni relative, ad esempio, a un prodotto made in England come il gin. Sono sei i punti principali che dovrebbe entrare in vigore da febbraio 2023, con consultazioni aperte fino al prossimo 30 gennaio 2022.

Agevolazioni per lo spumante

Da segnalare, in particolare le agevolazioni per gli spumanti, fino a oggi soggetti a una delle tassazioni tra le piรน alte al mondo: una bottiglia da un litro di spumante รจ soggetta a un’imposta di ยฃ3,81, contro 2,98 sterline del vino fermo. Questo, oltre a agevolare il Prosecco โ€“ che trova nel Regno Unito la sua prima piazza di destinazione – andrebbe anche a tutto vantaggio della produzione di bollicine inglesi, in notevole crescita nellโ€™ultimo decennio.

โ€œLa riforma fiscale puรฒ essere salutata con favore se pensiamo alla spumantisticaโ€ รจ il commento di Castelletti โ€œsoprattutto perchรฉ per lโ€™Italia rappresenta uno dei settori piรน dinamici, con il mercato inglese tra i principali acquirenti. Tuttaviaโ€ fa notare il segretario Uiv โ€œsiamo preoccupati per questo nuovo approccio (stronger the drink, higher the price): di solito il regime fiscale si applica per volume di prodotto venduto e non per grado alcolico. Un approccio evidentemente che tiene conto degli aspetti salutistici ma che, in realtร , camuffa la scelta del governo britannico di avvantaggiare i prodotti locali. Inoltre, secondo la proposta, il vino fermo dovrebbe subire degli incrementi dellโ€™aliquota nel 2023, a tutto svantaggio delle nostre esportazioniโ€

Su questo ultimo punto, rincara la dose il presidente Wsta: โ€œBene la riduzione della super tassa sugli spumanti, ma siamo perplessi da una proposta che incorpora l’iniquitร  tra i prodotti. Questa riformaโ€ continua Beale โ€œnon rende il regime fiscale piรน giusto, come doveva essere il fine fondamentale della revisione. Ma avremo tempo per confrontarsi sulla proposta nei prossimi mesiโ€. Nel Regno di Sua Maestร  si annunciano nuove battaglie vitivinicole.

La riforma sugli alcolici in sei punti

  1. +10 pence lโ€™aliquota su una bottiglia da 750 ml di vino fermo al 12% (da ยฃ 2,23 a ยฃ 2,33)
  2. +68 pence lโ€™aliquota su una bottiglia da 750 ml di vino fermo al 15% (da ยฃ 2,33 a ยฃ 2,91)
  3. -52 pence lโ€™aliquota su una bottiglia di spumante da 750 ml al 12% (da ยฃ 2,86 a ยฃ 2,33)
  4. +32 pence lโ€™aliquota su una bottiglia da 750 ml di vino fortificato al 17% (da ยฃ 2,98 a ยฃ 3,30)
  5. Aliquota invariata su una bottiglia di vodka da 70 cl al 37,5%: ยฃ 7,54
  6. Aliquota invariata su una bottiglia di gin da 70 cl al 40%: ยฃ 8,05

a cura di Loredana Sottile

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