Novitร importanti da Oltremanica. Proprio in queste ore, il ministro del Tesoro Rishi Sunak MP, accogliendo le richieste delle imprese britanniche del vino ha deciso di congelare le imposte sullโalcol, destinate ad aumentare con la prossima legge di Bilancio. Nelle settimane scorse, infatti, la Wine and Spirit Trade Association aveva avvertito che, senza questo intervento, i prezzi dell’alcol avrebbe raggiunto il massimo storico questo Natale, soprattutto a causa dell’aumento dell’inflazione. Giร nellโultimo anno il prezzo medio di una bottiglia di vino รจ aumentato di 18 centesimi e di una bottiglia di gin di 22 centesimi. Soddisfatto Miles Beale, amministratore delegato della Wine & Spirit Trade Association: โLa decisione di congelare l’imposta sul vino e sugli alcolici rappresenta un enorme sollievo per le imprese britanniche e i consumatori, offrendo a tutti una pausa tanto necessaria per aiutarli a riprendersi dalla pandemia. Lโannuncioโ continua Beale โnon poteva arrivare in un momento migliore per l’industria del vino e degli alcolici del Regno Unito, che non solo deve affrontare il caos creato dal Covid-19, ma anche la mancanza di conducenti e i gravi problemi nella catena di approvvigionamentoโ. Attualmente, infatti, l’impatto della pandemia, la chiusura del settore dell’ospitalitร , la burocrazia legata alla Brexit, la carenza di personale e i rincari sul carburante hanno fatto sรฌ che le aziende si trovassero ad affrontare prezzi record, inevitabilmente trasferiti sui consumatori.
Chiaramente le novitร riguarderanno anche il vino italiano, come sottolinea il segretario generale di Unione Italiana Vini Paolo Castelletti: โNon possiamo che essere contenti di questa notizia, tenuto conto dellโimportanza del mercato britannico per le nostre esportazioni di vino. In questo modoโ continua โsi va nella direzione della ripresa economica e del rilancio dei consumi, oggi piรน che mai decisiva per questo nostro importante partner commercialeโ.
Le misure adottate, secondo lโassociazione Wsta, si traducono in circa 430 milioni di sterline di accise extra che non andranno a colpire il settore durante questo periodo difficile.
Le novitร non sono, tuttavia, finite. Il Cancelliere ha annunciato anche una riforma piรน strutturata della tassazione sugli alcolici, attesa da tantissimi anni. L’alcol, infatti, รจ uno dei prodotti piรน tassati nel Regno Unito, con in testa lo spumante, seguito dai superalcolici e, poi, dal vino fermo. In basso a questa piramide si trovano birra e sidro. L’ultimo taglio all’imposta sul vino รจ stato operato dal Cancelliere Nigel Lawson, nel 1984.
Lโintervento dovrebbe andare nella direzione โstronger the drink, higher the priceโ, ma con delle eccezioni relative, ad esempio, a un prodotto made in England come il gin. Sono sei i punti principali che dovrebbe entrare in vigore da febbraio 2023, con consultazioni aperte fino al prossimo 30 gennaio 2022.
Da segnalare, in particolare le agevolazioni per gli spumanti, fino a oggi soggetti a una delle tassazioni tra le piรน alte al mondo: una bottiglia da un litro di spumante รจ soggetta a un’imposta di ยฃ3,81, contro 2,98 sterline del vino fermo. Questo, oltre a agevolare il Prosecco โ che trova nel Regno Unito la sua prima piazza di destinazione – andrebbe anche a tutto vantaggio della produzione di bollicine inglesi, in notevole crescita nellโultimo decennio.
โLa riforma fiscale puรฒ essere salutata con favore se pensiamo alla spumantisticaโ รจ il commento di Castelletti โsoprattutto perchรฉ per lโItalia rappresenta uno dei settori piรน dinamici, con il mercato inglese tra i principali acquirenti. Tuttaviaโ fa notare il segretario Uiv โsiamo preoccupati per questo nuovo approccio (stronger the drink, higher the price): di solito il regime fiscale si applica per volume di prodotto venduto e non per grado alcolico. Un approccio evidentemente che tiene conto degli aspetti salutistici ma che, in realtร , camuffa la scelta del governo britannico di avvantaggiare i prodotti locali. Inoltre, secondo la proposta, il vino fermo dovrebbe subire degli incrementi dellโaliquota nel 2023, a tutto svantaggio delle nostre esportazioniโ
Su questo ultimo punto, rincara la dose il presidente Wsta: โBene la riduzione della super tassa sugli spumanti, ma siamo perplessi da una proposta che incorpora l’iniquitร tra i prodotti. Questa riformaโ continua Beale โnon rende il regime fiscale piรน giusto, come doveva essere il fine fondamentale della revisione. Ma avremo tempo per confrontarsi sulla proposta nei prossimi mesiโ. Nel Regno di Sua Maestร si annunciano nuove battaglie vitivinicole.
a cura di Loredana Sottile
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