Con l’arrivo dell’estate, un nuovo attore si affaccia sul palcoscenico dei drink estivi. In Giappone, i produttori di sake hanno osservato da lontano l’ascesa del vino rosato come simbolo della stagione calda e hanno colto l’occasione per creare una propria risposta fermentata, ma decisamente nipponica. Così sono nate le versioni innovative di sake rosé che si presentano con una struttura acida e una decisa componente umami.
Uno degli aspetti più affascinanti del sake rosé è la varietà di tecniche con cui viene prodotto. Hideyuki Takizawa, della distilleria Takizawa, ha scelto di usare un particolare lievito rosso – originariamente una mutazione spontanea – che dona al suo sake il caratteristico colore rosa. Tuttavia, questo lievito ha bisogno di temperature più elevate per attivarsi e produrre il pigmento desiderato. La sua sensibilità impone la separazione dagli altri lieviti per evitare che questi lo sovrastino. La tecnica specifica che consente al colore di restare nel liquido, e non nei residui di fermentazione, rimane un segreto ben custodito.
Un altro approccio arriva da Kazuhiro Shiokawa, toji (il maestro birraio, responsabile dell’intero processo di produzione del sake in una cantina giapponese) della Shiokawa Shuzo, che utilizza una varietà di riso nero-viola chiamata Kodaimai per la sua etichetta Crimson. Questo riso, ricco di polifenoli come la crisantemina, conferisce al sake un colore intenso, più vicino a un vino rosso che a un sake tradizionale.
Un’altra strada percorsa da produttori audaci è l’infusione di elementi botanici. Niichiro Marumoto, della Marumoto Shuzo, ha trovato la combinazione perfetta in rosa canina e ibisco per il suo Hana Hou Hou Shu, un rosé frizzante realizzato con metodo Charmat. La rosa canina, ricca di licopene, e l’ibisco, noto per la sua concentrazione di vitamina C, donano al sake non solo un colore brillante ma anche proprietà organolettiche uniche. Il risultato è un drink dal gusto succoso e acidulo, che richiama i frutti rossi.
Il profilo aromatico del sake rosé lo rende particolarmente versatile a tavola, soprattutto quando si tratta di piatti leggeri, abbinamenti che valorizzano le sue note fruttate e la vivacità acida: insalate, formaggi freschi di latte vaccino o agrumi come il pompelmo. Più che sostituire i grandi sake da invecchiamento, queste etichette vanno pensate come un complemento fresco e giovane, perfetto per aperitivi e brunch estivi.
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