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Vini d'Acqui e Brachetto d'Acqui: tour di cene, Masterclass e Wine Tasting

Gambero Rosso e Il Consorzio Tutela Vini dโ€™Acqui hanno organizzato il tour "Il dolce, il rosso e il rosรฉ. Alla scoperta dei Vini d'Acqui", che farร  tappa a Torino, Napoli e Roma con cene degustazione, Masterclass e Wine Tasting. Sarร  un'ottima occasione per scoprire le nuove versioni delle principali denominazioni e la versatilitร  di questi vini negli abbinamenti.

  • 22 Febbraio, 2023

Vini d’Acqui e Brachetto d’Acqui. Le nuove tipologie

Per molto tempo il consumo del Brachetto dโ€™Acqui, vino dolce ricco di aromi di rose e di fragoline di bosco, si รจ limitato allโ€™abbinamento con i dessert e con la frutta. Forse รจ stato proprio questo consumo โ€œquasi obbligatoโ€ a limitarne la crescita, legandolo oltre modo alle abitudini e agli usi localistici. In questโ€™ottica il Consorzio Tutela Vini dโ€™Acqui (oltre al Brachetto dโ€™Acqui, il Consorzio tutela anche il Dolcetto dโ€™Acqui), brillantemente presieduto negli ultimi 25 anni da Paolo Ricagno (rieletto anche per il triennio 2022-2024) ha ampiamente spinto per lโ€™ultima modifica della Docg che arricchisce lโ€™offerta con lโ€™Acqui Rosato sia nella versione ferma che in quella spumante (con metodo Charmat o metodo classico) ottenuto separando con anticipo il mosto dalle bucce, e con lโ€™Acqui Rosso fermo.

Questo restyling del Brachetto dโ€™Acqui gli ha donato una nuova giovinezza e lo ha messo in competizione con altri vini riuscendo al tempo stesso ad attrarre nuovi consumatori: in particolare si punta sui giovani e sui nuovi momenti di consumo (come aperitivi e aperi-cene) abbinando queste nuove tipologie con stuzzichini salati.ย  “Con le nuove tipologie” – afferma il presidente Ricagno – “abbiamo la possibilitร  di estendere lโ€™uso del nostro vino sulle tavole dove i vini secchi hanno piรน chance. Tutto senza abbandonare le versioni spumanti dolci che rappresentano buona parte della nostra storia. Per esempio, penso a un classico degli. utimi tempi: lโ€™Acqui Rosรฉ secco con i piatti speziati e piccanti di molte cucine etniche e fusion. Abbiamo anche provato i nostri Rosรฉ spumanti con dei crudi di mare e persino con delle fritture di pesce: provare per credere”. Cโ€™รจ anche chi gioca alla riscoperta delle vecchie tradizioni contadine in cui il vino aromatico secco (ma anche dolce) veniva consumato con i salumi ed eventualmente con crostini salati.

Vini d’Acqui e Brachetto d’Acqui. Il tour e le denominazioni protagoniste

Le versioni classiche dolci e spumantiย  e le nuove generazioni di etichette secche e ferme dei vini d’Acqui, ottime anche con pesce e frittura, sono le protagoniste del tour Il dolce, il rosso e il rosรฉ. Alla scoperta dei Vini d’Acqui, organizzato da Gambero Rosso e dal Consorzio Tutela Vini dโ€™Acqui. Tra marzo e giugno, a Torino, Napoli e Roma, si potrร  partecipare a cene degustazione – con menu ideati per l’occasione – , masterclass e wine tasting, che permetteranno di apprezzare la naturale eleganza e peculiaritร  di vini unici, grandi interpretazioni del loro territorio dโ€™origine: il Monferrato.

Il dolce: Brachetto dโ€™Acqui Docg

Il grappolo di Brachetto รจ ricco, con acini sodi di colore rosso scuro e ricchi di pruina. Si distingue per il suo alto contenuto zuccherino e la forte carica aromatica. Un aroma caratteristico percepibile giร  nel vigneto con il suo inconfondibile profumo di rosa che riconosceremo al momento dellโ€™assaggio. Il metodo piรน diffuso di produzione del Brachetto dโ€™Acqui docg dolce รจ il โ€œMetodo Martinotti-Charmatโ€, con fermentazione in vasca di acciaio pressurizzata a temperatura controllata, per un periodo di 30 giorni, durante il quale gli zuccheri presenti vengono trasformati in alcol e anidride carbonica a opera dei lieviti.

Il rosso: Acqui Docg rosso

Si rifร  alla tipologia secco del Brachetto diffusa soprattutto nei primi anni del Novecento, apprezzata tanto come vino da aperitivo e come da bevanda a tutto pasto, ad esempio abbinato allo stoccafisso nella zona dellโ€™Acquese.

Il Rosรฉ: Acqui Docg rosรฉ

Il Piemonte รจ la patria del primo spumante dโ€™Italia, che vide la luce a Canelli, nellโ€™Astigiano, nel 1865. Anche la vinificazione in versione non dolce delle uve brachetto, vitigno aromatico tradizionalmente utilizzato per vini dolci, ha radici antiche. Da questa storia, nata nel XIX Secolo, tra Cafรฉ Chantant e feste danzanti, trae origine lโ€™Acqui docg, declinato Rosรฉ sia in versione spumante sia in versione di vino โ€œfermoโ€.

Vini d’Acqui e Brachetto d’Acqui. Il territorio

I vini dโ€™Acqui sono figli di un territorio vocato e variegato, qual รจ il Monferrato, dove i vitigni si esprimono al meglio sin dallโ€™antichitร . Grazie a un clima caratterizzato da un regolare avvicendarsi delle stagioni, le uve sviluppano caratteristiche particolari che definiscono la tipicitร , mentre la diversa composizione dei terreni (ricchi di sabbia, limo e argilla) di natura friabile, conferisce ai vini una versatilitร  espressiva unica, ponendo lโ€™accento ora su finezza ed eleganza, ora su corpo e intensitร  di ogni elemento, ora su leggerezza e fragranza. Questo territorio nel 2014 รจ stato proclamato, patrimonio dellโ€™umanitร  dallโ€™ Unesco.

Lโ€™areale della denominazione comprende 26 comuni (8 in provincia di Alessandria โ€“ tra cui Acqui Terme che dร  il nome alla Doc โ€“ e 18 in provincia di Asti) e potremmo delimitarla dal torrente Belbo a nord e a ovest e dal fiume Bormida a sud e a est. Nel 1992, con la nascita del Consorzio Tutela Vini dโ€™Acqui, inizia il controllo sul territorio con particolare attenzione allโ€™espansione delle vigne e al materiale vivaistico dei nuovi impianti. Subito arrivano i primi risultati: nel 1996 il Brachetto dโ€™Acqui (o Acqui) ottiene la Docg con le tre tipologie: Brachetto dโ€™Acqui Spumante (rosso dolce spumante), Brachetto dโ€™Acqui (detto anche โ€œtappo rasoโ€ che รจ rosso dolce frizzante) e Brachetto dโ€™Acqui Passito (rosso dolce passito). Sono le tre tipologie storiche.

Il disciplinare prevede una composizione varietale di almeno il 97% di Brachetto e rese massime di 80 quintali/ettaro con possibilitร  di ridurla in annate poco favorevoli. Grazie allโ€™impegno del Consorzio per la promozione e la valorizzazione del prodotto, la notorietร  del Brachetto dโ€™Acqui cresce e conseguentemente si innalzano anche le vendite, facendo esplodere il prezzo delle uve che raggiungono nel 1997 prezzi mai visti, se non per i grandi rossi di Langa, di 4.700 lire/chilo.

Consorzio Tutela Vini dโ€™Acqui

Il Consorzio Tutela Vini dโ€™Acqui nasce nel 1992 ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria, in Piemonte, nel Nord Ovest dโ€™Italia, con lo scopo di controllare e regolamentare la crescita delle denominazioni dei Vini dโ€™Acqui, a tutela del loro territorio dโ€™origine, dei produttori e dei consumatori. Il Consorzio riunisce 60 aziende tra cui aziende agricole, cantine cooperative e aziende spumantiere. Nel 1996 il Brachetto dโ€™Acqui ha ottenuto la DOCG (denominazione dโ€™Origine Controllata e Garantita) grazie al forte impulso del Consorzio che ha contribuito a definire con maggiore precisione, dal punto di vista legale e amministrativo, le peculiaritร  sia del vino sia dello spumante, elevando cosรฌ il livello di entrambe le categorie tutelate.ย Il Consorzio concretizza inoltre il proprio impegno volto alla valorizzazione dei Vini dโ€™Acqui attraverso unโ€™attenta programmazione della produzione, azioni di promozione mirate alla crescita della visibilitร  di vini simbolo del Made in Italy e ad attivitร  educative mirate a divulgare le qualitร  dei Vini dโ€™Acqui e a sostenerne la commercializzazione in Italia e allโ€™estero.

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Attivitร  realizzata con il contributo del MASAF, ai sensi del decreto direttoriale n. 553922 del 28 ottobre 2022 (cfr. par. 3.3 dellโ€™allegato D al d.d. 302355 del 7 luglio 2022) CUP J88H22001680008

 

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