"Cucino la pasta a fuochi spenti e ceno con il mio cane”. La vita in camper di Margherita Schirmacher, conduttrice radio e podcast

4 Mag 2024, 13:18 | a cura di
Da qualche anno, Margherita Schirmacher ha l'abitudine di viaggiare e lavorare in camper accompagnata dal suo cane Fiore. Ecco come mangia e come vive per due mesi all'anno

Il suo ultimo viaggio è iniziato il 2 aprile scorso da Roma e finirà a metà maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino. Margherita Schirmacher di professione è curatrice di eventi e conduttrice radio e podcast. Da qualche anno a questa parte si è messa in testa di lavorare su un camper girando l’Italia e facendo tappe in varie città incontrando e intervistando scrittori, e non solo. Fra l’irrinunciabile pezzo di Parmigiano e la cottura della pasta a fuochi spenti, ecco qual è la vita a tavola a bordo di un camper.

Dove si trova in questo momento?

Sono sul Lago Maggiore. Mi manca l’ultima puntata che registro direttamente al Salone del Libro a Torino.

Una volta arrivata lì con il camper, cosa succede?

Il mio camper sarà immerso dentro un mercato agricolo, Augusta Pop, con una serie di eventi e degustazioni di vini naturali.

Quindi apre le porte del suo camper?

Sì, al Salone il camper sarà anche uno spazio per eventi e punto di ascolto del podcast.

Insomma, finisce l’intimità di un altro viaggio in solitaria da camperista?

Sì, non vivo in camper tutto l’anno (sorride, ndr). Ci vivo un paio di mesi.

E com’è la sua vita da camperista dal punto di vista del cibo?

La cosa che accomuna tutti i camperisti è l’attenzione allo spreco: hai una bombola per il gas e non hai l’acqua corrente, tutto questo porta a fare una serie di scelte per la dispensa, ad esempio: non compri le patate che hanno bisogno di un tempo di ebollizione elevato, oppure ti armi di pentola a pressione, anche se io ho un po’ paura e non la uso.

E la sopravvivenza antispreco in cos’altro consiste?

Per ridurre l’utilizzo di gas ho sperimentato la cottura della pasta a fuochi spenti.

Come funziona?

Si porta l’acqua a ebollizione, si butta la pasta, si fa bollire per due minuti, e poi si spegne il fuoco e si continua la cottura.

Cosa ha in dispensa in questo momento?

Tonno, cous cous - che si cucina facilmente perché non ha bisogno di acqua bollente - due zuppe liofilizzate, cipolla, aglio, passata di pomodoro. Nel comparto vetro (anche se i barattoli di vetro non sono tanti, meglio averne pochi perché durante il viaggio potrebbero rompersi) un bel pesto, dei fagiolini. Poi ho anche del pane rustico integrale di emergenza, spaghetti, pasta di farro, olio, sale, zucchero, crackers, soia, miele, orzo, caffè, cereali, biscotti, tisane, cioccolato: fondamentale! Ho ceci già pronti e anche una pianta di basilico che mi accompagna in viaggio.

E nel freezer?

È molto piccolo, ho poca roba: all’inizio quando sono partita mi hanno dato una lasagnetta che ho surgelato.

Il caffè rigorosamente in moka?

Esatto. Tutto ciò che è in camper devi poterlo stipare dentro gli sportelli quando parti; quindi, la moka è più comoda di una macchina con le capsule.

Quali accessori per la cucina ha in camper?

Ho la grattugia, coltelli, forchette, piatti infrangibili, tagliere, al posto dello scolapasta uso la schiumarola. Cavatappi. Il mestolo di legno, l’imbuto per versare l’acqua nella borsa acqua calda. Ho una pentola per cucinare e bollire e una padella antiaderente. Un bricco per scaldare acqua e caffè, thermos.

Si ferma a fare la spesa fra una tappa e l’altra?

In genere no, perché è sempre un po’ complicato parcheggiare nei pressi dei grandi supermercati: il camper è un veicolo soggetto a furti e scassi, e grandi supermercati, grandi centri sono un po’ pericolosi. Però quando viaggio do un’occhiata in giro, ti si allena l’occhio: sulle app per camperisti, poi, sono recensiti i parcheggi, sono indicati i negozi più comodi per fermarsi e fare la spesa. Ho la lista della spesa in mano, so cosa devo prendere e faccio veloce.

Il camper l’ha costretta a cambiare abitudini alimentari?

Quando sei in camper ti ritrovi a moderare tutto e il cambio di abitudini è vistoso. Ad esempio, mangio sempre meno cibi processati che è comunque una buona abitudine in generale: quando mangi cibi meno processati vai a cercare dei prodotti che siano più genuini che abbiano più sapore. Non hai un frigo così grande per i cibi pronti, questo ti vincola un po’. Per il resto ci sono due fuochi, si può cucinare tutto bene o male, le nostre nonne con una bombola e due fuochi facevano ogni cosa.

Quale piatto le manca di più?

Pesce al forno con le patate arrosto.

Carne? Ne mangia?

In questo momento sto viaggiando d’inverno, sto molto nell’abitacolo non apro tantissimo, cucinare la carne è un po’ complicato: ti rimane odore forte, in estate in cui tieni tutto aperto, una fettina la prepari più volentieri. Ho della carne sottovuoto, una piccola riserva di bresaola.

Qual è il cibo che non manca mai nella sua dispensa da camperista?

Parmigiano. Ma questo nella vita. Il pezzo di Parmigiano fa parte della mia routine: lo uso come condimento, lo mangio a merenda con le noci, o nelle insalate: finocchi, Parmigiano e noci.

La pizza le manca?

Un po’ sì.

Frequenta trattorie e ristoranti quando gira con il camper?

Ci sono persone che girano in camper per andare solo in osterie. Io non ho la necessità. Anche se adesso mi andrei a mangiare un sushi, quello che mangio poco durante l’anno (sorride, ndr)

Quindi nessun invito a cena?

Poco o nulla. Una volta sono andata a cena nel camper di un mio amico che ci vive proprio e ho portato il formaggio, lui ha cucinato la pasta con sugo già pronto.

Il cibo è condivisione, non le manca uno scambio culinario quando viaggia?

Agli amici stretti condivido la foto delle mie cene e la rubrica si chiama “Quattro camper” (sorride, ndr.). Mi danno i voti… si ride. Il setting è sempre quello: mangiare da sola, è un mix idi desolazione e tenerezza.

Nelle sue storie di Instagram ha mostrato che è stata a un mega evento con i camperisti…

Sì, era il 25 aprile ed ero in un campeggio. Il cibo lega molto nella comunità dei camperisti, si fanno delle grandi feste e grandi cene: un grande classico è mettere i camper a ferro di cavallo, ho visto fare delle cene da 50 persone con 6 fuochi accesi, è una cosa molto bella.

Lei viaggia con il suo cane Fiore che le fa da compagnia e da guardia. Come sono cambiate le sue abitudini vivendo in camper?

Quando non viaggiamo, mangia due volte al giorno; adesso, con il camper fa solo un pasto serale più grosso con umido e croccantini.

Qual è la sua routine alimentare a pranzo e cena?

A pranzo vado di insalate. A cena cucino di più: pasta, zuppe, pastina in brodo – visto che non sto viaggiando in estate ho il dado per fare i brodini.

Merenda?

Sempre il Parmigiano: il grande pezzo che mi porto dietro, si riduce man mano e questo mi dà il senso del tempo che passa.

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram