Dopo i lunghi mesi di clausura a causa della pandemia del Covid-19 gli appassionati di buon cibo, vita allโaria aperta, sport e relax hanno riscoperto l’Alto Adige come una delle mete montane preferite dai vacanzieri per trascorrere un breve week o un lungo soggiorno. Con ben 150 chilometri di estensione, percorrendo il suo territorio da ovest a est e 90 km, da nord a sud, lโAlto Adige offre una varietร eterogenea di paesaggi e di esperienze. Si puรฒ spaziare dalle Tre Cime di Lavaredo ai villaggi fiabeschi, come quello di Valles, in Val Pusteria, per passeggiare nei Giardini di Castel Trauttmansdorff tra il sentore dei fiori che profumano di miele, soggiornando in un maso tradizionale, a contatto con la natura e la vita contadina.
La scuola di cucina di Gallo Rosso sopra a Bolzano. In apertura, i canederli dell’osteria contadina Vinterra
ยซSin dalle origini lo scopo principale di Gallo Rosso รจ stato quello di sostenere i contadini dei masi nello sviluppo di attivitร da affiancare allโagricoltura, insieme a quello di avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesiniยป, spiega Elisabeth Oberparleiter che si occupa di Gallo Rosso. Lโobiettivo di questo ambizioso Progetto รจ stato dunque fin dal 1998 quello di permettere agli agricoltori altoatesini nuove fonti di reddito, per evitare lo spopolamento delle vallate e dallโaltro offrire ai turisti la possibilitร di conoscere da vicino il mondo contadino dellโAlto Adige.
La moda di trascorrere le vacanze nei masi iniziรฒ intorno al 1850, ma fu dopo la Seconda Guerra Mondiale che tra i benestanti di Bolzano si diffuse la tendenza di disertare da giugno a settembre la cittร piรน calda d’Italia per rifugiarsi in montagna, alla ricerca di un poโdi frescura. Nacque cosรฌ lโidea al Sรผdtiroler Bauernbund, lโUnione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi, di riunirsi in unโAssociazione che tutelasse gli interessi delle famiglie contadine, poichรฉ molte aziende agricole non potevano piรน vivere di sola agricoltura. A 26 anni di distanza lโofferta di esperienze Gallo Rosso si รจ consolidata e diversificata, attira turisti dai Paesi confinanti e conta su 5 fondamentali pilastri.
La colazione con i prodotti della fattoria al maso Gapphof
Il maso altoatesino รจ una tipica fattoria di montagna composta solitamente da un edificio principale, che comprende l’abitazione del contadino, la stalla per il bestiame e altri spazi come il fienile, il pollaio, il forno del pane. I masi dispongono di terreni agricoli, utilizzati per la coltivazione di frutta, verdura, cereali, spesso biologici o di pascoli per il bestiame. Il maso รจ generalmente gestito da una famiglia di contadini che si occupa di tutti i lavori necessari per la conduzione dell’azienda agricola, dalla cura del bestiame alla coltivazione dei campi. La loro tutela e salvaguardia contribuisce a mantenere la biodiversitร e a prevenire il dissesto idrogeologico delle valli montane. I masi producono una grande varietร di prodotti agricoli, che vengono spesso venduti direttamente ai consumatori o ai ristoranti locali. Molti di loro offrono anche la possibilitร di soggiorno agli agrituristi che possono cosรฌ vivere a contatto con la natura e conoscere la vita contadina. Dei circa 25mila masi presenti in Alto Adige, quelli certificati per lโaccoglienza con la formula dellโagriturismo dalla selezione Gallo Rosso sono solo 1.645 e tra questi solo otto offrono la pensione completa, mentre in sessanta garantiscono la mezza pensione. A differenza dei semplici agriturismi, i masi Gallo Rosso devono possedere una serie rigorosa di requisiti e vengono classificati in base alle loro peculiaritร . Si spazia dai 2 Fiori che offrono una โcalda e amichevole ospitalitร โ ai 5 Fiori, che garantiscono un arredamento eccellente, con camere da letto pavimentate in legno, esperienze singolari, colazioni e vendita di prodotti eccellenti dal maso.
Innerbachlerhof, uno dei masi contemporanei dell’Alto Adige
Per capire cosa significhi il recupero della tradizione dei masi e come le nuove generazioni portino avanti la riscoperta e la valorizzazione delle tradizioni degli avi provando a dar loro un nuovo futuro, abbiamo trovato due belle storie che vale la pena di venire a conoscere. Una รจ quella di Innerbachlerhof a Postal: maso contemporaneo a 5 fiori (il massimo punteggio) dove Christoph Piock-Ellena e sua moglie Irene portano avanti lโazienda agricola che la loro famiglia gestisce da sei generazioni. I due oggi hanno ristrutturato la casa: il maso รจ stato completamente rinnovato e ha acquisito un accattivante design minimalista. Qui si puรฒ soggiornare, degustare i vini rossi Freiherr o Merlot-Lagrein Graf della Cantina di Merano, visitare la fattoria e cucinare insieme ai padroni di casa. A Gapphof, altro maso contemporaneo a 4 fiori di Lagundro, alle porte di Merano, Clio e il marito Christian Waldner gestiscono questa antica fattoria di famiglia che loro hanno arricchito con una bella piscina allโombra del meleto. In uno spazio ristrutturato in stile boutique, che conserva a piano terra gli antichi spazi originali, la coppia di contadini organizza tante attivitร e mette in vendita i loro prodotti e creazioni.
Matthias Messner raccoglie i prodotti del maso Lenkhof
Il secondo pilastro di Gallo Rosso รจ rappresentato dai prodotti di alta qualitร realizzati dagli 86 masi certificati. Ogni prodotto per ottenere il marchio Gallo Rosso deve attenersi ad un disciplinare che prevede una serie di regole. ยซAlmeno il 75% delle materie prime utilizzate per la lavorazione provengono direttamente dal maso, solo un massimo del 25% puรฒ essere acquistato da altri masi in Alto Adige โ racconta Tiziano Pandolfi, che si occupa della comunicazione di Gallo Rosso โ La lavorazione dei prodotti poi deve essere effettuata nel maso stesso. La lavorazione dei prodotti avviene direttamente nel masoยป. L’uso di additivi ed eccipienti รจ regolato rigorosamente. Le materie prime utilizzate devono essere prive di Ogm. Per la conservazione vengono impiegate solo tecniche sane e rispettose per la salute e per lโambiente. Ciรฒ premesso, ogni prodotto per ottenere il marchio Gallo Rosso deve aver superato una degustazione alla cieca da parte di una commissione di esperti indipendenti. Per scoprire i sapori del maso il Progetto Gallo Rosso si รจ dotato dallโautunno scorso di un nuovo pilastro: la Scuola di Cucina, dove alcuni dei migliori cuochi delle osterie contadine si alternano con le loro cooking class aperte al pubblico per insegnare a cucinare i piatti della tradizione e a scoprire gli ingredienti prodotti dalle aziende locali.
Unโoccasione unica per scoprire i sapori del maso รจ rappresentata dal Farm Food Festival ospite ogni anno degli splendidi spazi della Kurhaus (farmfoodfestival.it). ร qui che si sono dati appuntamento alcuni tra i migliori produttori con le loro delizie, in occasione della seconda edizione che si รจ tenuta il marzo scorso. Giunti a Merano dalle Dolomiti, dalla Valle Isarco, dalla Val Venosta, da Bolzano e dalle vallate laterali con i loro prodotti contadini le aziende agricole portano in degustazione e in vendita il meglio delle loro produzioni, con tante novitร che testimoniano quanto spazio venga dedicato alla ricerca e allo sviluppo di nuove linee di prodotti. Il maso Pflegerhof, a Castelrotto รจ diventato famoso per le sue 500 varietร di erbe aromatiche, che trasforma in tisane e infusi (pflegerhof.com), cosรฌ come i Giardini Aromatici Wipptal di erbe officinali biologiche (biowipptal.it). Dietro il marchio Kirnig invece ci sono due giovani contadini che nei locali perfettamente climatizzati del vecchio fienile coltivano funghi orientali shiitake e cardoncelli che essiccano o conservano sottโolio (kirnig.com). Il maso Lenkhof nel suo caseificio oltre a formaggi e yogurt, รจ molto apprezzato per i suoi chutney di carote e di zucca, confetture speziate ispirate alle classiche salse indiane, ottime da abbinare ai loro formaggi (lenkhof.com). Anche chi si dedica ai prodotti della tradizione innova. ร il caso della Eva Bio (eva-bio.com), che in Val Venosta non smettere di ottenere premi e riconoscimenti, come la โPera dโoroโ, per i suoi succhi di mela realizzati con i piรน diversi cultivar, a volte miscelati con altri frutti e addirittura ortaggi, come la rapa rossa.
Il Farm Food Festival รจ diventato un punto di riferimento anche per i ristoranti della regione, che sfruttano questo appuntamento per incontrare i produttori e per scoprire tanti buoni prodotti da inserire nei loro menรน. Vale per i locali piรน moderni e contemporanei come il Lackner Stubโn di Lagundo, alla periferia di Merano (lacknerstubn.it), che propone una cucina in chiave fusion che coniuga i sapori altoatesini con quelli asiatici e mediterranei in un ambiente raffinato, abbinandoli ai migliori vini altoatesini ma anche per lโottimo bistrot contadino Vinterra (vinterra.it) di Malles, gestito da una cooperativa di agricoltura sociale, che si occupa dellโinserimento sociale di persone svantaggiate, gestendo coltivazioni biologiche e unโattivitร di ristorazione. Seguendo la filosofia della filiera corta di Gallo Rosso, dal campo alla tavola, come non provare le osterie contadine? Giร decenni fa, i contadini aprivano le loro cantine e Stube agli ospiti per invitarli a gustare la cucina tipica altoatesina.
Una tisana con le erbe appena raccolte nei Giardini Aromatici Wipptal a Prato-Val di Vizze
Oggi, le osterie contadine godono di grande popolaritร e cโรจ pure chi si รจ guadagnato lโinserimento nella Michelin. ร il caso del maso biologico Schnalshuberhofย a Lagundo dove Bauer Christian Pinggera porta avanti nella sua Stube storica una tradizione secolare, insieme alla moglie e allโanziano padre, con un menu impostato sui grandi classici altoatesini realizzati con prodotti di altissima qualitร , a cominciare dal suo speck. ยซNelle osterie contadine lโ80% dei prodotti deve essere altoatesino e il 30% deve essere prodotto direttamente dal maso: le carni, i formaggi i salumi, i vini, le uova, i distillati e tre varietร di succhi!ยป, ci spiega orgoglioso lโoste-contadino.ย Le osterie contadine di Gallo Rosso sono in tutto venticinque, cinque di queste offrono anche ospitalitร . Soffermandoci sul Meranese meritano uno stop culinario lโosteria Nalserbacherkeller di Nalles (tel. 335 5887257) dove la famiglia Pallweber produce ottimo miele e il vino della tradizione locale, la Schiava, e lo Zmailer-Hof a Scena (tel. 339 6649958) che grazie alle prodezze della brava cuoca Martha Thaler Bรคuerin si รจ guadagnata una segnalazione nella francese Gault&Millaut. Ogni stagione รจ buona per provare la cucina di queste valli, ma se cercate unโoccasione speciale, dopo la primavera e lโestate tornate in autunno, il primo sabato di ottobre, inizio ufficiale del Tรถrggelen, quando tutti i Buschenschank accendono il falรฒ delle castagne. E i contadini aprono anche i loro masi per visite guidate.
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