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La riscossa della salumeria, bengodi dei napoletani

Nella cittร  partenopea il rito della salumeria si scopre sempre piรน vivo. Insegne antiche, botteghe cruciali per la spesa di quartiere, si reincarnano in luoghi del mangiare e del bere, per tutte le tasche

  • 11 Gennaio, 2024

Cโ€™era una volta in Campania la puteca, la bottega di alimentari (lโ€™origine รจ la stessa, la parola greca โ€œapothecaโ€, magazzino): centro commerciale e sociale della vita del quartiere o, in provincia, del paese. Quelle specializzate in prodotti norcini e caseari sono chiamate salumerie, altrove anche pizzicherie, latterie, salsamenterie. A Napoli le salumerie sono una religione, presidio che la cittร  ha mantenuto, molto piรน a lungo di altre, fronteggiando lโ€™avanzata della grande distribuzione e la spersonalizzazione degli acquisti. In salumeria รจ fondamentale il rapporto di fiducia tra chi รจ dietro e chi รจ davanti al banco, venditore e cliente. Le salumerie sono il tempio in cui si officia il rito della spesa quotidiana (nell’epica del cinema la scena in cui Totรฒ, in Miseria e Nobiltร , concorda con Enzo Turco di andare dallo โ€œsciacquettierโ€, lo charcutier, il salumiere, per comprare pasta, pomodoro, salsiccia, uova e mozzarelle di Aversa) ma anche il luogo specializzato in โ€œcolazioniโ€, sostanziosi panini per la pausa pranzo di lavoratori e operai. O per la โ€œmarennaโ€ dei ragazzi, a suon di panini con ricotta e salame, altro che merendine. ?In salumeria, a Napoli, si acquistano anche casatielli, pasta al forno, polpette, parmigiana, friarielli con la salsiccia: nel banco non manca mai una parte calda di saporite preparazioni da portar via (o da mangiare sul posto, magari in un cuzzetiello di pane cafone).

I nuovi format e lโ€™omaggio alle salumerie

La ristorazione, si sa, รจ fatta di mode. Se nella maggior parte dโ€™Italia, ad esempio, si ossequia il tempo che fu con il termine osteria o si omaggia la Francia, chiamando bistrot qualsiasi locale abbia un pavimento a scacchi, a Napoli la salumeria ultimamente stravince lessicalmente e nei format. Marketing, senzโ€™altro, ma non solo: evocando nellโ€™insegna il presidio della buona spesa cittadina, si dร  una connotazione alla proposta, che si basa principalmente su una selezione di prodotti di qualitร . Tra i locali di nuova generazione emerge la Salumeria Contavoli, a Chiaia: un banco ricolmo di salumi e formaggi e tavolini per gustare taglieri, piatti e prelibatezze selezionate. Sempre a Chiaia, sui gradoni, cโ€™รจ La Puteca (ci permettiamo una deviazione linguistica), con vini naturali e birre artigianali. Nel cuore antico di Partenope, tra i vicoli che tagliano i Decumani, ecco la Salumeria UPnea: qui, tra oggetti pop e mostre fotografiche, si assaggiano taglieri, panini di grande caratura e piatti stagionali della cucina campana, in primis lโ€™ottima genovese. Qui l’insegna รจ francesizzante, ma, รจ evoluzione di una tradizionale bottega Le Charcutier: nascosto dietro il mercato coperto di piazzetta Pontecorvo, il locale di Salvatore Cautero si รจ specializzato nel tempo nella selezione di ricercatezze italiane ed estere, anche enologiche, con una carta di Champagne da far invidia a uno stellato.

Salumieri e social

Le salumerie sono entrate in maniera roboante nellโ€™era social, grazie alla socialitร  โ€“ reale questa – che vi si vive e al colore, al folklore su cui i napoletani giocano meglio di tutti gli altri. A parte casi eclatanti come quello di Donato Di Caprio (โ€œcon mollica o senza?โ€ per intenderci), infarciti anche di ammore e malavita, non mancano sorprese concrete, che portano alla ribalta bravura e professionalitร : lโ€™Antica Salumeria Malinconico ne รจ lโ€™esempio perfetto, con le sue ricette infallibili, la comunicazione sartoriale, la capacitร  di Alessio Malinconico di fare rete con insegne affini (in cittร  e oltre, in tutta la Penisola), un claim vincente come โ€œgiovedรฌ mezza giornataโ€, che, oltre ad essere semplice e vintage, inneggia anche al ritorno – tanto sentito oggi – ad un ritmo umano negli orari di lavoro.

Gli indirizzi per mangiare in salumeria

Campania Mia

Siamo al Vomero, nella nuova sede della gastronomia di Ciro Arenella, grande selezionatore delle eccellenze italiane, delle quali qui troviamo un vero condensato per appassionati. In bottega si viene per una spesa gourmet โ€“ vale il viaggio da altre zone della cittร  – ma anche per uno spuntino d’autore, il semplice panino รจ un concentrato di bontร  tutto da provare. Fatevi farcire un saltimbocca o assaggiate il monumentale casatiello, la pizza con la scarola, la parmigiana. Golositร  alla portata di tutti.

Campania Mia – via F. Cilea, 59 – www.campaniamia.it

Antica Salumeria Malinconico dal 1890

Amore a prima vista per questa bottega di quartiere, nella zona alta e panoramica della cittร : aria retrรฒ e popolare, approccio giovane nella comunicazione e nella proposta, con una serie di golositร  da capogiro. Prima di tutto i salumi e i formaggi selezionati, che farciscono i panini insieme a conserve e verdure: il cavallo di battaglia รจ il panino ricotta e cicoli, memorabile. Poi le bontร  preparate in casa, parmigiana, genovese, lasagna, friarielli e salsiccia. Pezzo forte dell’offerta quotidiana รจ la ormai leggendaria focaccia di Amelia (mamma di Alessio Malinconico, ultima generazione al timone del locale): deliziosa, fragrante, da non perdere.

Antica Salumeria Malinconico dal 1890 โ€“ c.so Vittorio Emanuele, 453 โ€“ instagram.com/salumeria_malinconico

Antica Salumeria Musiello 1931

Contorni, casatielli, primi del giorno, sottoli accompagnano il mix di salumi e formaggi presenti in banco, sia per la spesa che per uno spuntino corposo, magari un pranzo veloce con mezzo sfilatino farcito di tanta grazia. In pieno centro, nei pressi dellโ€™ingresso di Napoli Sotterranea.

Antica Salumeria Musiello 1931 โ€“ via G. Nicotera, 85 – facebook.com/anticasalumeriamusiello1931

Salumeria Regina dal 1932

Apre i battenti al mattino presto questa piccola bottega con tavolini esterni, di fronte allโ€™ingresso della Galleria Umberto I. Dallโ€™assortimento in banco si acquistano prosciutti, salumi, mozzarelle di bufala, formaggi locali, ma anche contorni di verdura, timballi, insalate e altri piatti del giorno: con tutte le prelibatezze selezionate รจ possibile farsi preparare un tagliere o dei panini, magari per una pausa pranzo e un aperitivo genuino.

Salumeria Regina dal 1932 – via Santa Brigida, 17 – instagram.com/salumeria_regina

Salumeria Russo dal 1947

Lโ€™alimentari di Salvatore Russo รจ un indirizzo comodo per chi voglia fermarsi per uno spuntino in una delle zone piรน veraci di Napoli, la Pignasecca, che ha il cuore nel suo colorato mercato. Tutti i giorni in banco ci sono delle sorprese per farsi assemblare dei panini corposi con prodotti freschi e di qualitร . Gentilezza assicurata.

Salumeria Russo โ€“ p.zza Pignasecca, 1 – facebook.com/alimentarirussogabriele

Strino

Datata 1949 questa gastronomia di Santa Lucia, a due passi dal lungomare. Qui ci si ferma volentieri per farsi preparare un panino fatto come si deve, oppure per gustare una selezione di specialitร  campane, anche cucinate, dal salame napoletano alla mozzarella di bufala, dai peperoni arrosto ai taralli sugna e pepe, accompagnati da un calice di vino, magari della regione.
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Strino โ€“ via Santa Lucia, 86 – instagram.com/strinogastronomia_official

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