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Traslochi, addii, nuovi progetti. Metullio lascia La Siriola, Mazzaroni riapre il Tiglio, Nardoni arriva a Terracina

Comincia a grande velocitร  l'anno dell'alta ristorazione italiana, che registra traslochi, addii, nuovi progetti in partenza. Matteo Metullio lascia l'Alto Adige, e La Siriola chiude. Anche Andrea Tortora รจ pronto per un progetto suo. A Montemonaco rinasce il Tiglio, nel Lazio Essenza trasloca a Terracina. Cambio della guardia da Piazzetta Milรน, chiude Giuda Ballerino a Roma, al suo posto The Flair, con Alessandro Caputo

  • 07 Febbraio, 2019

Matteo Metullio lascia l’Alta Badia

Di quanto sta succedendo in Toscana, con baricentro assestato nel Chianti senese, abbiamo da poco finito di scrivere. Un riposizionamento di pedine importanti che cambierร  il volto della ristorazione d’autore sul territorio, in modo significativo. Ma in questi giorni sono numerose le notizie di traslochi, avvicendamenti e nuovi progetti in partenza che coinvolgono i protagonisti della scena gastronomica nazionale. Come Matteo Metullio, pronto a lasciare l’Alto Adige che l’ha adottato molti anni fa, prima nella brigata di Norbert Niederkofler, poi come guida capace de La Siriola, sempre a San Cassiano, Alta Badia. Il giovane chef di origini laziali opta per una scelta drastica โ€“ e a lungo ragionata โ€“ che lo riporta all’ovile, concentrato sulle necessitร  di una famiglia che richiede attenzioni, col piccolo Nicolรฒ, prossimo a spegnere la prima candelina. Dopo sette anni di collaborazione, dunque, si interrompe il rapporto lavorativo โ€“ ma non la stima reciproca – con la famiglia Wieser, che l’aveva accolto con entusiasmo a Ciasa Salares nel 2012, in quella che grazie al talento di Matteo sarebbe diventata una meta gastronomica ambita (92 punti e Tre Forchette, al pari dell’altra punta di diamante della localitร  turistica altoatesina, il St. Hubertus del maestro Niederkofler).

Matteo Metullio in cucina, mentre assaggia una preparazione

Chiude La Siriola

Una separazione che lascerร  segni definitivi a Ciasa Salares, come spiega la nota diffusa dal patron Stefan Wieser e sua moglie Wilma, da 30 anni alla guida di una delle attivitร  d’accoglienza piรน raffinate della valle e di tutte le Dolomiti: dal 31 marzo La Siriola interromperร  l’attivitร . โ€œSono stati anni di lavoro intenso, caratterizzati da una continua ricerca del bello e del buono da tutto il mondo. Ma ora รจ tempo di voltare pagina e di realizzare altri e innovativi progetti, sostenuti dal nostro solito entusiasmo e dalla grande esperienza acquisita, siamo giร ย  tutti al lavoroโ€. Dunque l’attivitร  gestita ancora con il calore proprio di un albergo a conduzione familiare, ma nel rispetto di standard elevati, continuerร  ad accogliere gli ospiti, ma La Siriola chiuderร  battenti dopo molti anni di onorato servizio, conservando il ricordo di un bel percorso intrapreso insieme: โ€œUn grazie particolare va aย Matteo Metullio e a tutta la sua brigata, e allo staff in sala. Matteo, in questi ultimi anni, ha avuto la responsabilitร  della cucina della Siriola e ha contribuito, con la sua riconosciuta professionalitร , al successo del ristorante.รˆ stato entusiasmante lavorare con lui, e sono sicuro che il suo cammino futuro, che ora lo riporta a casa, sarร  lastricato di altre belle soddisfazioni. Il suo innato talento lo porterร  lontano.โ€ Matteo, dal canto suo, proseguirร  ancora la collaborazione che poco meno di un anno fa l’ha portato a Trieste, per ripensare l’offerta dell’Harry’s Piccolo, in qualitร  di supervisore.

La pasticceria di Andrea Tortora

Da San Cassiano, peraltro, partirร  presto anche un altro fuoriclasse dell’alta ristorazione, e sempre della scuderia Niederkofler. La notizia arriva in occasione di un’intervista rilasciata a Repubblica Sapori, dove Andrea Tortora, brillante pastry chef del St. Hubertus, ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera. Anticipando l’imminente distacco dalle Dolomiti: il miglior pastry chef 2017 per la guida del Gambero Rosso รจ originario di Cremona, e la prossima primavera si avvicinerร  alla sua cittร  per aprire un posto suo, a Salรฒ, sul lago di Garda, sulla scia del progetto AT Patissier, giร  avviato tempo fa. Con lui ci sarร  anche Ilaria Zacchetti.

Un piatto di Simone Nardoni, Triglia con verdure

Essenza a Terracina

Ancora traslochi, scendendo piรน a sud, nell’Agro Pontino: nel caso di Simone Nardoni, talentuoso patron chef di Essenza, il trasferimento coinvolge in blocco l’intero ristorante, che da Pontinia si sposta a Terracina, sul litorale laziale in provincia di Latina. La vecchia sede ha giร  chiuso i battenti alla fine dell’anno, in attesa che il nuovo spazio di via Cavour, a pochi passi dal Lungomare Matteotti della cittadina turistica, sia operativo, con molta probabilitร  a partire dal 18 febbraio. โ€œIl progetto resta quello che abbiamo fatto crescere a Pontinia, avremo piรน spazio, circa 200 metri quadri, che ci permettono di ampliare la cucina. Partiremo perรฒ con 25-30 coperti, per rodarci, arrivando a una quarantina a pieno regimeโ€. A Terracina Essenza avrร  a disposizione anche un dehors su strada, con vista sul mare, l’offerta si allungherร  a comprendere il momento dell’aperitivo e del dopocena, con una proposta di miscelazione studiata su misura. Quindi aumenterร  anche la squadra, che cresce di tre nuove unitร : โ€œSaremo 10 in tutto, vogliamo cucire uno spazio su misura per noi, che non spaventi i clienti piรน giovani ed evolva secondo le necessitร  della ristorazione moderna. A Terracina possiamo fare bene, ormai qui si vive oltre la stagionalitร : arrivano turisti stranieri e la cittadina catalizza il pubblico di tutta la Ciociaria. รˆ una bella opportunitร โ€.

Il Tiglio รจ di nuovo in vita. Doppiamente

Di un ritorno (e di un raddoppio), piรน che di un trasloco, possiamo parlare nel caso di Enrico Mazzaroni, che a due anni e mezzi dal terremoto che ha colpito il Centro Italia ritrova la strada di casa per riportare in vita il โ€œprimoโ€ Tiglio, il ristorante di Montemonaco sull’Appennino Piceno. Con il socio Gian Luigi Silvestri, lo chef marchigiano taglierร  il nastro della rinascita il prossimo 14 febbraio, senza abbandonare perรฒ l’avamposto sul mare di Porto Recanti, dove il Tiglio in Vita ha permesso di non interrompere il sogno, pur in un contesto totalmente diverso. A Montemonaco, il nuovo ristorante sorgerร  accanto al vecchio spazio, riutilizzando parti della struttura crollata. La cucina sarร  guidata da Andrea Cingolani.

La famiglia Izzo fa squadra a Piazzetta Milรน

Di nuovo in rotta verso sud, dal 18 febbraio ci sarร  un nuovo chef alla guida del ristorante Piazzetta Milรน di Castellammare di Stabia, dove Maicol Izzo sostituirร  Luigi Salomone, dopo la fine di una collaborazione che si conclude nel migliore dei modi. L’importanza di questo passaggio di consegne risiede nel cognome del giovane cuoco, classe 1993, che con i fratelli Emanuele e Valerio rappresenta l’ultima generazione della proprietร  dell’hotel. Dopo cinque anni di formazione tra l’Italia (Gennaro Esposito), la Spagna (David Munoz, Albert Adriร ), Londra (The Dorchester con Alain Ducasse e StreetXo sempre per Munoz) e la Francia (Mauro Colagreco), Maicol metterร  a frutto l’esperienza maturata in cucina, mentre in sala continueranno a muoversi Valerio (maitre) ed Emanuele (sommelier), sotto la guida di papร  Michele โ€“ anche lui in cucina โ€“ e mamma Lucia Di Somma.

The Flair al Sina Bernini Bristol. Con Alessandro Caputo

Chiudiamo tornando su Roma, dove si registra l’addio di Andrea Fusco al Sina Bernini Bristol di piazza Barberini, ufficializzato dal cambio di nome – The Flair Rooftop Restaurant – e chef che ripenserร  l’offerta di ristorazione all’ultimo piano dell’hotel, finora legata al nome di Giuda Ballerino (che, ricordiamo, alla fine del 2018 ha concluso anche l’esperienza piรน informale in largo Appio Claudio, dove Laltroballerino รจ stato rimpiazzato da La Bonora). Nella cucina di piazza Barberini assume la guida Alessandro Caputo, giovane chef con esperienze importanti (e giร  secondo di Fusco), da Heston Blumenthal a Michel Roux e Massimiliano Alajmo (al Caffรจ Quadri di Venezia). E per finire in dolcezza, novitร  dalla zona dellโ€™Aventino: il super pasticcere Gianluca Fusto ha chiuso un accordo con CasaManfredi, diventerร  quasi-resident nella caffetteria e pasticceria di Daniele Antonelli passando a Roma una settimana di lavoro al mese e impostando tutta la linea del locale che ha Due Torte sulla nostra Guida.

A prestissimo, per una ricognizione sulle novitร  che movimentano il mondo della pizza.

 

a cura di Livia Montagnoli

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