nuove aperture

Valerio Braschi apre un nuovo ristorante a Milano. L'ex Masterchef lascia Vibe

Il vincitore dellโ€™edizione 2017 di Masterchef รจ in uscita dal ristorante aperto nel 2023 con Edoardo Maggiori. Ecco dove andrร 

  • 03 Settembre, 2024

Alla fine sarร  durata poco piรน di un anno lโ€™esperienza di Valerio Braschi da Vibe, il ristorante milanese di cui il vincitore dellโ€™edizione 2017 di Masterchef รจ tuttora lo chef. Aperto con un notevole hype nel giugno del 2023, il locale di via Ghisleri, non lontano da Santโ€™Agostino, in una zona semicentrale della metropoli lombarda, ha pian piano perso slancio. Quindi a novembre dovrebbe chiudere. Il condizionale in questo caso รจ dโ€™obbligo. Mentre certo รจ lโ€™addio di Braschi, che ne costituisce (o dovremmo dire costituiva?) lโ€™incontestabile frontman.

Valerio Braschi lascia Vibe e apre un nuovo ristorante a Milano

Per il ventisettenne chef di Santโ€™Arcangelo di Romagna perรฒ non si tratta di un addio a Milano. Anzi, per certi versi lo sfrontato cuoco va incontro a una promozione, almeno da un punto di vista โ€œimmobiliareโ€. Braschi diventerร  lo chef di un ristorante in piazza Duomo, al numero 21, nello stesso edificio in cui lโ€™imprenditore Carlo Grimaldi ha giร  il fine dining (due forchette Gambero Rosso e due stelle Michelin) Verso dei fratelli Mario e Remo Capitaneo e il club Duomo 21, dove la parte ristorativa, assai piรน scanzonata, รจ affidata alla consulenza di Roberto Conti, giร  chef al Trussardi alla Scala. Un indirizzo, quello di piazza Duomo 21 – un minuscolo portone quasi invisibile sempre presidiato da un buttadentro che filtra gli ingressi – che rischia di diventare un food district verticale, un punto di riferimento per una scena gastronomica meneghina che sempre piรน spesso tende a contaminare i codici del fine dining con quelli del clubbing: musica, divertimento, un poโ€™ di spettacolaritร .

Come sarร  il nuovo locale di Valerio Braschi

Proprio perchรฉ ci sono altri due ristoranti in piani diversi dello stesso edificio a Braschi sembra verrร  richiesto di articolare una proposta a metร  strada tra lโ€™alta cucina dei Capitaneo e quella quasi da discoteca di Duomo 21. Braschi dovrร  essere disposto a cucinare cotolette e risotti gialli, e grazie a questo sacrificio avrebbe ottenuto la possibilitร  di affiancare al menu tradizionale uno piรน creativo. Difficile dire se nel nuovo locale potrร  vantare la libertร  espressiva che aveva da Vibe, di cui era anche socio (deteneva il 15 per cento delle quote) e che gli aveva permesso di escogitare piatti piuttosto estremi come Lumache, ceci e chorizo, Spaghetti midollo ricci di mare e loomi e Glacier 51 e rubia gallega, che nella mia visita di un anno fa mi aveva colpito parecchio. Dovremo aspettare lo sbarco di Braschi in piazza del Duomo per toglierci la curiositร .

La fine del matrimonio con Vibe

Del resto il giovane chef romagnolo si trovava a un bivio. Il socio in Vibe, Edoardo Maggiori, giร  in difficoltร  con la catena Filetteria Italiana, costretta a fronteggiare i contraccolpi del servizio delle Iene in cui veniva svelato che non sempre le carni esotiche in menu (zebra, struzzo, bisonte) erano davvero ciรฒ che veniva promesso. Quindi Braschi si sarebbe trovato di fronte al dilemma di rilevare interamente Vibe oppure di lasciare. La scelta รจ stata la seconda che abbiamo detto.

Certo che non sono mancati i colpi di scena nella carriera di Braschi. Vincitore dellโ€™edizione 2017 di Masterchef, lโ€™ultima con Carlo Cracco tra i giudici, รจ in fondo lโ€™unico concorrente del talent show culinario di Sky a far parlare di sรฉ nella scena gastronomica italiana a distanza di anni, testimonianza questa di una certa personalitร  oltre che di un indubbio talento. Talento messo alla prova per la prima volta al 1978 di Roma, aperto nel 2019. Valerio nella sua esperienza capitolina pesantemente condizionata dal Covid si fece notare piรน per le scelte destinate a รฉpater les bourgeios che per la qualitร  assoluta della sua cucina. Ma forse era esattamente quello che voleva: non si mettono in carta la Carbonara distillata, la Lasagna in tubetto e il Pene di toro se non si ha voglia di scandalizzare. Poi, nel 2023, quando si stavano perdendo un poโ€™ le tracce di Braschi, eccolo sbarcare a Milano, eterna Itaca di tutti gli chef italici: ecco Vibe, ecco recensioni in chiaroscuro (celebre la stroncatura da parte di Valerio M. Visintin mentre noi fummo piรน possibilisti), e poi di nuovo il cono dโ€™ombra. Ora Valerio guarderร  in faccia la โ€œmaduninaโ€. Chi dei due abbasserร  prima lo sguardo?

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