Il silenzio รจ religioso, il respiro รจ impercettibile, la testa รจ china, gli occhi non hanno distrazioni, le mani si muovono precise ma in modo sciolto e delicato. Nella cattedrale dellโacciuga a celebrare il rito sono le sobadoras, le signore di Santoรฑa che ancora oggi, dopo decine e decine di anni, portano avanti la tradizione della sfilettatura artigianale delle alici del Cantabrico. Pratica che consiste nellโeliminare ogni parte superflua del pesce, come spine, lisca e pelle, prima di essere confezionato. Nella quiete totale a parlare รจ solo lโacqua delle vasche in cui vengono risciacquate le acciughe dopo sei mesi di pressa e salatura; lo strofinรฌo lento e preciso di un pezzo di rete da pesca che le donne maneggiano per portare via la pelle dal dorso dellโacciuga; lo sforbiciare chirurgico per tagliare coda e parti laterali superflue e rendere i filetti di acciuga piรน omogenei possibile; e il raschiare delicato del coltellino per eliminare ogni traccia di spina. Nel reparto di sfilettatura del Gruppo Consorcio sono quindici le sobadoras, vanno avanti per ore per pulire quattro, cinque chili al giorno del ยซcaviale del Nord, cosรฌ lo chiamano alcuniยป dice Pilar Garcรญa, guida turistica, e inserire i filetti uno per uno nella latta o nel vetro prima di mandarli alla sigillatura della confezione. Un lavoro che richiede pazienza e tanta manualitร per realizzare un prodotto conservato che prima di arrivare in tavola fa un viaggio molto lungo. E pensare che รจ stato un italiano, un genovese, a โscoprireโ che qui si pescava bene e a insegnare agli spagnoli come lavorare i piccoli pesci che buttavano via non intuendone il potenziale. Ma andiamo a scoprirla anche noi, questa storia.
ยซGiovanni Vella fiutรฒ lโottima occasione e si accorse che la gente non mangiava le alici, considerate pesce di scarto, senza valore, perchรฉ di piccole dimensioniยป, spiega Pilar Garcรญa, la guida turistica che ci accompagna nel tour. Fu lui a mettere piede per la prima volta in quella terra โsantaโ per le acciughe. Erano gli anni intorno al 1880. Dopo di lui, a stanziarsi furono altri italiani, soprattutto genovesi e siciliani, questโultimi importando in zona anche le tecniche italiane di salatura. La popolaritร dellโacciuga in Cantabria, perรฒ, cominciรฒ solo negli anni Cinquanta del secolo scorso: ยซIn Italia non si pescava abbastanza e cโerano poche zone di pesca per il bocarte (cosรฌ si chiama in zona il pescato di acciughe, ndr) โ spiega Pilar โ ed รจ cosรฌ che molti italiani si sono insediati proprio a Santoรฑa insegnando, soprattutto i siciliani, lโarte della salatura del pesceยป.
Vella, Oivieri, Cefalรน, Sanfilippo. Di famiglie spagnole di origini italiane che portano avanti ancora cognomi di casa nostra a Santoรฑa ce ne sono tante. Aldo Brambilla โ quarantasei anni, riccioluto, occhi a mandorla e incarnato latino โ รจ uno degli spagnoli con sangue lombardo: รจ lui a portare avanti la storia delle alici del Cantabrico che unisce le due nazioni. Brambilla รจ lโuomo del mare, quello che, per Gruppo Consorcio (azienda tutta italiana con stabilimenti in Spagna), coordina le operazioni al porto per portare in fabbrica le migliori alici da lavorare e salare. Smartphone alla mano, chat, app e gps attivi per comunicare con i suoi collaboratori e controllare il movimento di ogni peschereccio. Mentre le navi stanno per ormeggiare, sulle sponde del porto sorvolano decine di gabbiani: sentono lโodore del pesce, della carne, del sangue che si avvicina, e planano sul molo di Santoรฑa come a voler regnare sul posto e lasciare intendere che i padroni sono loro.
La sirena suona una volta, vuol dire che le barche hanno superato anche questa notte e sono sulla rotta del ritorno, navigano lentamente sul mare piatto del Cantabrico fino alla riva che finalmente darร sollievo alle facce provate e soddisfatte dei pescatori. A inizio giugno la temperatura del mattino al porto รจ mite, ideale per pescare ottime alici: ยซLa campagna di pesca comincia il 1 marzo e si chiude il 25 giugno, quando la temperatura del mare รจ di circa 15 gradiยป, spiega Brambilla: a temperature piรน elevate le alici non si fanno trovare, cercano lโacqua fredda e scendono nel blu dei fondali. Cโรจ anche una ยซpesca di ritornoยป, racconta Aldo: ยซavviene fra luglio e agosto, ma le acciughe sono piรน grasse e di qualitร inferioreยป. Nei racconti di Aldo ci si perde, mentre la sirena suona una seconda volta: si parte con lโasta del pesce, i pescatori hanno la campionatura pronta e in bella vista. Le vaschette di plastica sono poggiate su un nastro metallico che resta immobile per permettere ai potenziali acquirenti di valutare bene il bocarte.
Sobadoras
Le acciughe del Cantabrico hanno una carne polposa e spessa, il colore interno รจ di un marrone rosato. ยซPer far capire quanto sono piรน grandi rispetto ad altre tipologie di acciughe, basti valutare il โgranoโ, il carato: se lโacciuga รจ di qualitร , per farne un chilo servono da trenta a quarantadue pezziยป, racconta Aldo Brambilla mentre la sirena suona per la terza volta: lโasta รจ cominciata, scattano le offerte per aggiudicarsi le migliori cassette. Gli sguardi sono attenti, i pulsanti roventi. ยซSi fissa un prezzo di partenza, ma tutti conoscono un poโ le dinamiche che porteranno al prezzo finale. Poi si fanno battute al ribasso di un centesimo alla voltaยป.
Santoรฑa รจ la cittร dellโacciuga, il quartier generale degli stabilimenti di salatura e confezionamento. Dalla Lonja (asta ittica, ndr) alla fabbrica di Gruppo Consorcio si impiegano esattamente venti minuti di tragitto e il bottino di bocarte, protetto da ghiaccio, viene subito lavorato quando ancora tutte le acciughe sono in rigor mortis e non hanno nemmeno tempo di andare in decomposizione o di putrefarsi. Tanto che, nonostante i nostri timori, nello stabilimento di salazรณn non cโรจ nessun odore fastidioso di pesce, si avverte anzi un aroma delicato, sinonimo di freschezza. ยซLe anchovas, liberate dal ghiaccio di protezione, vengono messe in grandi vasche tutte insieme e sottoposte a una presalaturaยป ci spiega Fernando Prada, il caporeparto: รจ lui che ci conduce in questo viaggio quasi teatrale in cui la lavorazione delle acciughe somiglia a una coreografia: sono una sessantina gli operai, uomini e donne che afferrano, decapitano, eviscerano ogni giorno 10mila pesci. Una scena che dura solo pochi mesi lโanno, stagionale. In estate รจ il turismo ad assorbire la manodopera.
Ma torniamo nel salone delle acciughe: dopo la presalatura e lโeviscerazione, si comincia a disporre tutto in grandi tini di plastica alti e tondi: uno strato di acciughe, uno di sale, alternati, fino ad arrivare alla bocca del tino. ยซUna volta riposte nei barili e pressate, le alici rimangono lรฌ per sei mesi sotto sale a una temperatura fra i 18 e i 20 gradiยป, racconta Fernando spiegando il processo di maturazione. ยซQuesto procedimento impedisce lโaggressione da parte dei batteri esterni: la pressione elimina lโaria e lโacqua, e pian piano le alici si disidratanoยป. Trascorsi i sei mesi vengono โliberateโ e portate nelle mani delle sobadoras. In quel reparto le alici vengono sciacquate per un solo minuto โ cronometro alla mano โ vengono scolate in appositi contenitori bucherellati, dopodichรฉ riposte in riga su un panno sottile, poi avvolte e strizzate nel panno stesso per eliminare gli ultimi residui di acqua. A quel punto iniziano le operazioni di sfilettatura.
Lโacciuga รจ imprevedibile, si affida a variabili incontrollabili come sono quelle che governano il mare e il cambiamento climatico. Poi, la loro sorte รจ affidata allโasta: anche qui nessuno sa come andrร ed รจ proprio questa adrenalina legata allโincognita a rendere affascinante il mondo del bocarte. Santoรฑa รจ il quartier generale delle acciughe del Cantabrico, un posto in cui la storia, da ogni dove, ha attraversato il mare e ha messo radici: ci sono i siciliani e i genovesi, cโรจ il ricordo di Juan de la Cosa โ inventore del mappamondo e proprietario della caravella Santa Marรฌa di Cristoforo Colombo che proprio in quella cittร era nato โ anni, secoli di storia che hanno dato vita al santoรฑismo, una specie di fede legata al mare, alla natura, alla tradizione da cui tutti gli abitanti del luogo sono stati contagiati; anche i cani: i perros de agua sono famosi in cittร e si possono vedere navigare, anche loro, nelle acque fredde di quel mare affascinante e magico che รจ il Cantabrico.
Foto GRUPO CONSORCIO – DIVCreativo David de la Iglesiaย
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