Tutto รจ nato da una passione comune. โMia mamma amava raccogliere le botaniche, io adoravo berle! Cosรฌ abbiamo unito le nostre forze e tre anni fa abbiamo lanciato un gin, e quest’anno un amaroโ, racconta Marco Rivolta, fondatore insieme a mamma Gianna di Rivo Gin e Amaro Venti.
Il primo รจ realizzato con le botaniche raccolte da Gianna nei prati attorno al lago di Como, โil primo amore non si scorda mai, anche perchรฉ per arrivare alla ricetta definitiva mia mamma ha raccolto le erbe seguendo i ritmi della natura e rispettando le piante. ร quello che oggi si chiama foraging, ovvero lโarte di cercare le botanicals direttamente in natura. Il che significa camminare per chilometri lungo le pendenze delle montagne del Lago di Como per arrivare nel posto giusto. Una volta lรฌ, si inizia la ricerca. Richiede tempo e abilitร , ma la gioia del raccolto appaga la faticaโ. Tra le specie botaniche che vanno a comporre il bouquet aromatico del loro gin ci sono il timo serpillo, la melissa, la santoreggia o la pimpinella, insieme ai classici ginepro, coriandolo, cardamomo e angelica.
E se il distillato รจ simbolo della loro terra โ l’azienda si trova a Cermenate in provincia di Como โ l’amaro racconta l’Italia. โSiamo partiti dalla consapevolezza che ciascuna regione ha il proprio amaro, cosรฌ abbiamo ideato un amaro che di fatto unisse tutto il Paeseโ. Sono venti ingredienti, uno per ciascuna regione. Il tanaceto dal Piemonte, l’achillea dal Veneto, l’ulivo dalla Liguria. E ancora, la genziana dall’Abruzzo, il mirto dalla Sardegna, il basilico dalla Basilicata, arancia dalla Sicilia e limoni dalla Campania. Per la Toscana c’รจ il ginepro. Un amaro – dunque – che viaggia da Nord a Sud e che รจ espressione di competenze botaniche, sรฌ, ma anche di tentativi e tempo. โPensate all’amaro come una pozione magica dove la ricetta รจ importantissima, ma รจ altrettanto importante l’evoluzione delle botaniche nel tempo: le erbe rimangono materie vive anche quando sono essiccate. Ed รจ per questo che per trovare la pozione perfetta, almeno per il nostro palato, ci abbiamo messo circa un anno e mezzoโ.
โUno dei passaggi fondamentali del nostro amaro รจ la tritatura e l’assemblaggio delle erbe, a seguire facciamo fare una macerazione a freddo, per circa un mese, in soluzione idroalcolica. Dopo una prima filtrazione aggiungiamo zucchero e acqua per portare il liquido alla gradazione desiderata. E quindi segue un periodo di riposo in bottiglia per permettere lโunione degli aromi e il raggiungimento del profilo di gusto definitivoโ. La parte della lavorazione spetta a Marco, che progetta anche le bellissime etichette grazie ai suoi trascorsi nel campo del marketing e della grafica: โLa rosa dei venti esprime il viaggio aromatico attraverso lโItalia, il numero venti credo sia inutile spiegarvelo, mentre le tre mani sull’altro lato dell’etichetta simboleggiano le arti necessarie per la realizzazione dellโamaro, dunque competenze botaniche, quelle liquoristiche e un pizzico di magiaโ.
Domanda che dovevamo fare assolutamente, ma com’รจ lavorare con tua mamma? โDevo rispondere? – ride โ so solo che all’inizio eravamo per tutti gli addetti ‘mamma e figlio’ ora siamo ‘mamma e figlio che fanno i distillati’! Scherzi a parte quando siamo in azienda siamo semplicemente due soci con competenze complementari e una passione che s’รจ trasformata in missione di vitaโ.
a cura di Annalisa Zordan
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