āTroppo buoni. Una delle mie cose preferite da mangiare quando ĆØ di stagioneā. Parole da cui trapela tutta la passione dellāex giocatore del Real Madrid per i percebes, manifestata attraverso i contenuti del suo Instagram nel corso di una cena presso Botafumeiro, uno dei ristoranti di pesce più famosi di Barcellona. Un prodotto del mare che David Beckham ha imparato a conoscere e apprezzare a partire dai suoi trascorsi spagnoli tra le fila dei galacticos e che ha contribuito a consolidare lāamore che spesso dichiara sui social per la materia ittica galiziana (come per le sardine di Rianxo). Ebbene, sviscerato il debole della vecchia stella del calcio inglese per questi bizzarri percebes, non resta che scoprire cosa sono esattamente, dove si trovano, quanto costano e come si cucinano.
Forma affusolata, colore scuro (dal marrone al nero) e āunghieā avorio che quasi quasi ricordano un becco. Lāaspetto per cosƬ dire alieno dei cirripedi dāoca, ovvero i percebes, li rende poco invitanti; come non invoglia allāassaggio uno dei soprannomi loro affibbiati dai portoghesi: ādita di Luciferoā. Eppure, profilo estetico a parte, sono considerati una prelibatezza. Nello specifico, vengono identificati come crostacei cirripedi. Gli artigli di vertice costituiscono quindi delle chele, mentre il corpo un carapace. Dunque, no, non fanno parte della famiglia dei molluschi.
Questi crostacei con artigli “preistorici” non vengono da un’altra galassia e, per quanto rari, partecipano della natura terrestre. In Italia, non sono tanto semplici da trovare, se non presso qualche rivenditore ittico specializzato. Infatti, in colonie numerose presidiano invece le acque oceaniche e meno temperate dellāAtlantico. Sono tipici dellāarea che va dal Nordafrica occidentale sino alla Spagna (ivi incluso il Portogallo). In particolare, della zona marina galiziana. La loro pesca rappresenta una missione ardua.
I pescatori, in spagnolo percebeiros, affrontano onde molto elevate e correnti turbolente (oltre che fredde) calandosi dallāalto tramite una corda, allo scopo di staccare con un coltello i percebes dagli scogli a strapiombo. La raccolta costituisce in sostanza unāoperazione pericolosa per i pescatori visto che rischiano cadute mortali. Scenario triste ma non cosƬ remoto. Tanto ĆØ vero che, in uno dei luoghi in cui si pescano i migliori percebes, cioĆØ la localitĆ di Ponteceso in Galizia, viene dedicato un monumento al percebeiro. Dāaltra parte, la collocazione impervia della specie che si nutre di plancton si può in un certo modo spiegare con il fatto che molto al di sotto il livello del mare sarebbe cibo facile per i pesci, mentre troppo fuori dallāacqua preda ambita di gabbiani e altri uccelli. Ć la stessa denominazione che ne indica lāhabitat;Ā percebes vuol dire attaccati mediante un peduncolo (alla superficie rocciosa).
Chiaramente, a incidere sul costo di questa raritĆ ittica sono le ostilitĆ e i rischi che la sua pesca implica. Tralasciando certi mercati locali oppure alcuni circuiti autonomi di pescherecci della penisola iberica, il prezzo ĆØ molto elevato: solitamente sopra i 100 euro al kg. Un esborso economico praticamente proibitivo, tale da rendere i percebes un lusso per pochi. Basti pensare che questo raro ātartufo biancoā delle scogliere atlantiche nei ristoranti italiani sfiora persino i 180 euro al kg. Soprattutto se si tratta di quelli pregiati de sol: i migliori, poichĆ© sono più carnosi e corpulenti dato che si trovano in superficie ed esposti al sole; a differenza dei percebes de sombra, più sottili e meno saporiti, in quanto āartigliatiā perpetuamente sotto il livello del mare. Questi ultimi sono solitamente quelli delle sponde marocchine. In ogni caso, ĆØ bene che siano vivi al momento dell’acquisto. E un parametro per valutarne la freschezza ĆØ fornito dallāunghia più chiara, quella collocata più in alto: questa deve risultare chiusa.
Mai come per la preparazione dei percebes in cucina vale il pensiero di diversi cuochi secondo cui la materia prima di qualitĆ non richiede eccessive manipolazioni. Parimenti, con tali cirripedi non servono cotture prolungate nĆ© condimenti particolarmente elaborati o ricchi. Ć sufficiente quel minuto in acqua bollente che rende più agevole romperne il carapace. SarĆ di conseguenza più semplice ruotare la chela (una sorta di torsione) per separare la carne dalla sua ācorazzaā e gustarne lāinterno. Una manovra semplice e veloce che consente di rispettare lāingrediente. I percebes possono essere accompagnati da un pinzimonio. Ma cāĆØ pure chi li serve con una salsa aioli.
Al palato, la carne soda (e arancione) richiama il mare e un sapore perlopiù iodato. Con note che possono rasentare il vegetale. Unāesperienza gustativa intensa e unica. Se possibile, da sperimentare almeno una volta nella vita.
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