In origine fuoco e braci, poi tutto il resto. Le tecniche di cottura si sono evolute nel tempo, di pari passo con lo sviluppo della civiltĆ : a ogni nuovo metodo corrispondeva unāabilitĆ in più dellāessere umano, un passo in avanti verso la societĆ civilizzata. Prima le braci, dunque, su cui venivano cotte le carni, delle sorti di arrosti primordiali, e poi il bollito, con le sacche di pelle piene dāacqua sistemate su grandi buche e scaldate con pietre arroventate. Anche lo stesso passaggio al riscaldamento dellāacqua sul fuoco segna una svolta fondamentale per i nostri antenati: bisogna attendere infatti il IX millennio a. C. perchĆ© si diffonda il vasellame, che permetteva agli uomini di cuocere i cibi sulla fiamma diretta. Per ultima, la carne nel sugo, seguita dalla frittura, poco gradita dagli antichi romani, che immergevano le pietanze in una miscela di garum, olio e vino e poi le ribagnavano con il liquido di cottura, per renderle di nuovo morbide (la croccantezza non era una qualitĆ a quel tempo). Citiamo Varrone per fissare bene le tappe cronologiche di questa evoluzione culinaria: āPrimo assam, secundo elixam, tertio e iure uti coepisse natura docetā, ovvero prima lāarrosto, poi il lesso e infine la cottura in salsa.
Nel tempo si sono poi sviluppati sistemi diversi per cuocere gli alimenti, carni in primis: alcuni persistono ancora oggi, altri sono perlopiù scomparsi o limitati ad alcune zone dāItalia, altri ancora più moderni e con strumenti dāavanguardia. Ecco qualche esempio di cotture più antiche.
A portare avanti questa antica tradizione sono i sardi, che cuociono sottoterra il celebre maialino. Come? Si scava una buca e si accende il fuoco, posizionando varie erbe aromatiche sulla brace, dove viene adagiato il maialino. La carne viene poi coperta dalla brace e seppellita con altra terra. Sempre in Sardegna, si fa anche il cinghiale a Carraxiu sottoterra, mentre in unāisola al latto opposto del mondo, alle Hawaii, cāĆØ lāusanza dellāimu, un forno naturale posto sottoterra dove cuocere maiali, pesce, polli, patate. Il piatto principale ĆØ il maialino kalua, che significa letteralmente ābucaā: la cottura particolare dona un sapore intenso e deciso alla carne, che viene prima avvolta in foglie di banano e risulta tenera e sfilacciata, simile alĀ pulled pork.
La pizza scimaĀ abruzzese ĆØ uno degli esempi più tipici, ma sotto il coppo venivano cotte anche patate, carni e verdure. Oggi tecnicamente non si usa più per motivi di igiene ma sono ancora molte le famiglie che custodiscono gelosamente questo strumento per conservare i sapori di una volta: questo tipo di cottura, infatti, permette di ottenere prodotti croccanti e profumati, dal gusto intenso e deciso. Ma cosāĆØ esattamente il coppo? Si tratta di un coperchio concavo in ferro spesso e dotato di manico, un utensile di origini antiche che permette di cuocere gli alimenti sotto la brace in maniera uniforme, lenta e costante. Il cibo viene coperto dal ferro e poi inserito direttamente nel camino o comunque sotto la brace.
Ć ancora molto comune, specialmente nelle rosticcerie che lo utilizzano per il pollo arrosto, ma in realtĆ lo spiedo affonda le sue radici in tempi remoti ed ĆØ stata una delle prime tecniche innovative utilizzate dallāuomo, metodo che permetteva di arrostire anche grandi pezzi o addirittura animali interi (di nuovo, ne ĆØ un esempio il maialino sardo). Lo spiedo si distingue per la mancanza di contatto diretto con la fiamma – il calore ĆØ infatti trasmesso per irraggiamento – e per la speciale cottura del grasso che, una volta sciolto, può essere recuperato in un contenitore alla base dello spiedo e utilizzato per laccare la carne.
Meno conosciuta ma da poco tornata alla ribalta grazie alla notizia del Volcano bread, il pane cotto per 24 ore con i vapori caldi dei vulcani islandesi, la cottura geotermica ĆØ in realtĆ un sistema antico, riportato in auge daĀ Sigurưur Rafn Hilmarsson, chef e titolare di una panetteria allāinterno di una stazione termale geotermica naturale. Ć stato lui a riproporre il pane di farina di segale cotto in un recipiente chiuso ermeticamente e seppellito nella sorgente per un giorno intero, cosƬ da cuocersi al vapore con il calore della terra, pratica usata anche in Solfatara.
Come abbiamo detto ĆØ questa la cottura più antica in assoluto, una brace che scalda il cibo e lo rende sicuro, oltre che gustoso; il fuoco che ha permesso allāuomo di evolversi e iniziare ad assaporare i primi piaceri della tavola. Il termine inglese barbecue deriva probabilmente da barbacoa, parola usata dagli Indiani Caribi per definire la griglia di legno sotto la quale veniva acceso il fuoco per affumicare la carne, anche se cāĆØ chi pensa si sia originato dallāespressione francese de la barbe Ć la queue, che identifica la cottura di un animale intero ādalla barba alla codaā. Oggi la cottura alla griglia e il barbecue sono diventati una vera arte, sviluppata soprattutto in America ma diffusa in tutto il mondo: con macchinari dāavanguardia e tecniche moderne, quella al barbecue ĆØ una delle cotture più apprezzate non solo per la carne, ma anche per pesce e verdure⦠I più fanatici, poi, amano sperimentare anche con dolci, prodotti di panificazione e il resto: come sempre, in cucina non cāĆØ limite alla fantasia.
a cura di Michela Becchi
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