Le uova sono uno degli alimenti piรน antichi e diffusi nelle cucine di tutto il mondo, e molti chef si sono prodigati nel valorizzarle e impreziosirle, pensiamo per esempio al Cyber Eggs di Davide Scabin, all’Uovo di seppia di Pino Cuttaia, all’Uovo alla Cracco (un tuorlo impanato e fritto) di Carlo Cracco, o ancora, all’Uovo di carciofo dei fratelli Serva o all’Uovo 65ยฐ carbonara di Roy Caceres. Noi, perรฒ, siamo andati a riscoprire una ricetta medievale che sembra appena uscita da un ristorante fine dining.
“Un trattato sull’uovo, questo Proteo della cucina, deve ancora essere scrittoโ inizia cosรฌ la sezione dedicata allโuovo ne โLa guide culinaireโ di Escoffier. Ed effettivamente questo ingrediente si presta bene sia come attore secondario ma fondamentale, anche per la sua caratteristica di coagulare ad alta temperatura fornendo struttura alle preparazioni, sia come protagonista assoluto di ricette tanto semplici (qui trovate 5 consigli su come cucinare le uova a casa) quanto complesse, merito della sua capacitร di rinnovarsi in forme sempre nuove e inaspettate. Oltre agli esempi fatti sopra, c’รจ un altro piatto che vale la pena ricordare, รจ l’Uovo in raviolo del San Domenico di Imola.
Il piatto risale alla metร degli anni settanta e viene creato in quella fucina di idee che era il San Domenico di Imola. Nino Bergese e Valentino Marcattilii condividono la creazione di una ricetta che ha segnato la cucina negli anni in cui lโItalia si faceva largo nel panorama dellโalta gastronomia internazionale. L’Uovo in raviolo consiste in una sottile sfoglia di pasta che avvolge delicatamente un tuorlo d’uovo crudo appoggiato su un letto di ricotta e spinaci per formare un grande raviolo circolare. Una volta lessato, viene adagiato nel piatto e condito con burro nocciola, parmigiano e tartufo. Al primo taglio, il tuorlo cola lentamente conquistando il centro del piatto, in un tripudio di sapori e profumi che conquista il palato.
Ma l’uovo protagonista di piatti gourmet, non รจ una novitร . Nel passato i cuochi hanno dedicato intere sezioni dei loro ricettari alle uova, escogitando metodi sempre nuovi per servirle. Solo nel trattato di cucina โLโimperatore dei cuochiโ, che Vitaliano Bossi pubblica nel 1894, se ne possono contare 53 ricette. Ma risalendo ancora la storia si incontrano le preparazioni piรน strane come le โOva nel spetoโ in cui uno spiedo rovente viene accuratamente infilato attraverso il guscio delle uova fresche che vengono poi cotte direttamente sul fuoco โa modo d’arrostoโ. Lโautore di questa ricetta รจ Maestro Martino da Como, il cuoco piรน celebre del Quattrocento, che inserisce nel suo trattato una sezione dedicata alle uova.
Il piatto piรน interessante e moderno รจ rappresentato dalle โova informa de raffioliโ, ovvero le uova in forma di ravioli, una ricetta che mette al centro della composizione un semplice uovo, facendone il ripieno di un raviolo fritto. Per sperimentare questa ricetta siamo andati nella patria di Maestro Martino, sulle sponde del lago di Como, al Veranda Beach di Pianello del Lario, da poco riaperto grazie a Valentina Fontana. In cucina lo chef Umberto Esposto ci ha accompagnati in questa ricetta.
Ingredienti per la pasta (per 1 raviolo)
Per il ripieno
Per friggere
Olio di semi, oppure strutto di maiale
Impastate la farina con lโacqua e un pizzico di sale, fino a ottenere una pasta soda e maneggevole, chiudetela nella pellicola e fatela riposare a temperatura ambiente almeno mezzโora.
Tirate la pasta in una sfoglia non troppo sottile (2-3 mm) e ricavatene un disco di circa 15 cm di diametro. Appoggiate la pasta su una tazza (quelle da cappuccino sono perfette) adagiatevi dentro lโuovo intero sgusciato e aromatizzate con sale, zucchero e spezie.
Chiudete con estrema attenzione i bordi della pasta, inumidendoli se necessario, per ottenere un raviolo semicircolare. Sollevate con delicatezza il raviolo per non romperlo e gettatelo in olio che avrete scaldato a 180ยฐ in quantitร sufficiente a sommergere completamente il raviolo.
Passati 3 o 4 minuti, con lโaiuto di un ramaiolo estraete il raviolo che nel frattempo si sarร leggermente dorato in superficie. Servite caldissimo con il contorno che piรน vi piace.
Il risultato perfetto si ottiene quando lโalbume รจ completamente solidificato, mentre il tuorlo si presenta ancora fluido e cremoso. Probabilmente non sapremo quanto fosse liquido il tuorlo nella ricetta originale di Maestro Martino, ma nel suo trattato insiste diverse volte a descrivere consistenze piuttosto tenere e anche le uova sode le lascia bollite il tempo โd’un paternostro o un poco piรนโ.
โFarai una pasta al modo de le lasagne che non sia sottile nรฉ molto tenera, et rompevi dentro dell’ova fresche, buttandogli sopra del zuccharo et de le spetie dolci con un pochetto di sale, ad uno ad uno ligarai queste ova ne la ditta pasta al modo che faresti i rafioli, et falle allessare o frigere como ti piace. Ma meglio seranno fritte; similmente poi conciarai le ditte ova in forma di pastelli mettendogli con esse le cose sopra ditte et giognendogli un poco d’agresto si ti piace, cocendo li ditti pastelli a modo d’una torta, overo frigendole, ma che non siano l’ova troppo cotte, perchรฉ รจ di tal natura l’ovo che quanto piรน si coce tanto si fa piรน duro et diventa pegioreโ.
a cura di Luca Cesari
Niente da mostrare
ResetGambero Rosso SPA
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novitร del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd