Notizie / Rubriche / Storie / La lunga storia dei ricciarelli, i dolci di Siena adatti a chi รจ intollerante al lattosio

Storie

La lunga storia dei ricciarelli, i dolci di Siena adatti a chi รจ intollerante al lattosio

Naturalmente privi di lattosio, questi pasticcini senesi sono ideali anche per chi soffre di intolleranze: a Natale sono un must, ma per fortuna si possono gustare ormai tutto l'anno

  • 22 Dicembre, 2024

Per comprenderne lโ€™importanza e il legame profondo con il territorio, basti pensare che sono stati il primo prodotto dolce a ottenere il marchio IGP nel 2010: per produrre i ricciarelli cโ€™รจ un disciplinare rigido, ormai, e la lavorazione e il confezionamento possono avvenire solo nella provincia di Siena. Insieme al panforte, sono il simbolo del Natale in cittร , anche se vengono consumati un po’ ovunque. La preparazione prevede lโ€™uso di mandorle, zucchero semolato, albume dโ€™uovo, lievito e zucchero a velo, a cui possono aggiungersi poi anche miele, agrumi o vaniglia, canditi e ostie da attaccare alla base del fragrante pasticcino.

I ricciarelli, nati per ricordare le babbucce dei sultani

La leggenda narra che fu Ricciardetto della Gherardesca, condottiero crociato, a riprodurre per primo in Toscana una ricetta molto diffusa in Oriente. Li fece preparare nel suo castello vicino Volterra definendo non solo dosi e proporzioni ma anche la forma dei biscotti, che gli ricordava le babbucce dei sultani conosciuti durante i suoi viaggi. Un tempo si mangiavano solo per le feste natalizie, ma oggi i ricciarelli si producono durante tutto lโ€™anno: le origini sono, molto piรน probabilmente, da ricercarsi nella tradizione araba, considerando lโ€™utilizzo del marzapane, introdotto in Europa intorno all’anno Mille durante la dominazione islamica della Sicilia. Il nome ricciarello, invece, apparve per la prima volta nel Ditirambo di S.B. in onore del Caffรจ e dello Zucchero, stampato a Livorno nel 1814 e faceva riferimento a una forma piรน arricciata, ben diversa da quella a cui siamo abituati oggi.

I dolci di Natale a prova di intolleranze

Gli ingredienti alla base della ricetta sono gli stessi di sempre, come testimonia La scienza in cucina e lโ€™arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi, che cita lo zucchero bianco fine, le mandorle dolci e amare, le chiare dโ€™uovo e lโ€™odore di buccia dโ€™arancio. Caratteristica di questi pasticcini, oltre alla forma ovale, รจ la superficie ricoperta di zucchero a velo con diverse crepature, e il bordo dorato: nonostante lโ€™esterno croccante, la pasta interna resta morbida e scioglievole. Farli in casa non รจ difficile, ma in Toscana si possono acquistare dappertutto, dalle pasticcerie alle botteghe specializzate. Naturalmente privi di lattosio e farina, sono il dono perfetto anche per chi soffre di intolleranze.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE...

Corsi per Appassionati

Corsi per Professionisti

University

Master

ยฉ Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma

Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]

ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati