Ristoranti, Storie

Vi racconto la storia di mio nonno Alfredo Di Lelio, inventore delle note "fettuccine all'Alfredo"

La storia delle fettuccine piรน famose al mondo, quelle all'Alfredo, raccontata dalla nipote dell'inventore Alfredo Di Lelio

  • 03 Ottobre, 2023

Ines Di Lelio, nipote del mitico Alfredo, scrive al Gambero Rosso per raccontare la vera storia delle Fettuccine all’Alfredo, piatto popolarissimo che ha stregato l’America.

La vera storia delle Fettucine all’Alfredo

Alfredo Di Lelio, nato nel settembre del 1883 a Roma in Vicolo di Santa Maria in Trastevere, cominciรฒ a lavorare fin da ragazzo nella piccola trattoria aperta da sua madre Angelina in Piazza Rosa, un piccolo slargo (scomparso intorno al 1910) che esisteva prima della costruzione della Galleria Colonna (ora Galleria Sordi). Il 1908 fu un anno indimenticabile per Alfredo Di Lelio: nacque, infatti, suo figlio Armando e videro contemporaneamente la luce in tale trattoria di Piazza Rosa le sue โ€œfettuccineโ€, divenute poi famose in tutto il mondo. Questa trattoria รจ โ€œthe birthplace of fettuccine allโ€™Alfredoโ€.

Alfredo Di Lelio inventรฒ le sue โ€œfettuccineโ€ per dare un ricostituente naturale, a base di burro e parmigiano, a sua moglie (e mia nonna) Ines, prostrata in seguito al parto del suo primogenito (mio padre Armando). Il piatto delle โ€œfettuccineโ€ fu un successo familiare prima ancora di diventare il piatto che rese noto e popolare Alfredo Di Lelio, personaggio con โ€œi baffi allโ€™Umbertoโ€ ed i calli alle mani a forza di mischiare le sue โ€œfettuccineโ€ davanti ai clienti sempre piรน numerosi. Nel 1914, a seguito della chiusura di detta trattoria per la scomparsa di Piazza Rosa dovuta alla costruzione della Galleria Colonna (oggi Galleria Sordi), Alfredo Di Lelio decise di aprire a Roma il suo ristorante โ€œAlfredoโ€ (in via della scrofa) che gestรฌ fino al 1943, per poi cedere lโ€™attivitร  a terzi estranei alla sua famiglia.

Ma lโ€™assenza dalla scena gastronomica di Alfredo Di Lelio fu del tutto transitoria

Infatti nel 1948 riprese il controllo della sua tradizione familiare ed aprรฌ, insieme al figlio Armando, il ristorante โ€œIl Vero Alfredoโ€ (noto allโ€™estero anche come โ€œAlfredo di Romaโ€) in Piazza Augusto Imperatore n.30.

Con lโ€™avvio del nuovo ristorante Alfredo Di Lelio ottenne un forte successo di pubblico e di clienti negli anni della โ€œdolce vitaโ€. Successo, che, tuttora, richiama nel ristorante un flusso continuo di turisti da ogni parte del mondo per assaggiare le famose โ€œfettuccine allโ€™Alfredoโ€ al doppio burro da me servite, con lโ€™impegno di continuare nel tempo la tradizione familiare dei miei cari maestri, nonno Alfredo, mio padre Armando e mio fratello Alfredo. In particolare le fettuccine sono servite ai clienti con 2 โ€œposate dโ€™oroโ€: una forchetta ed un cucchiaio dโ€™oro regalati nel 1927 ad Alfredo dai due noti attori americani M. Pickford e D. Fairbanks (in segno di gratitudine per lโ€™ospitalitร ).

Un aneddoto della vita di mio nonno

Alfredo fu un grande amico di Ettore Petrolini, che conobbe nei primi anni del 1900 in un incontro tra ragazzi del quartiere Trastevere (tra cui mio nonno) e ragazzi del Quartiere Monti (tra cui Petrolini). Fu proprio Petrolini che un giorno, giร  attore famoso, andando a trovare lโ€™amico Alfredo, dopo averlo abbracciato, gli disse “Alfrรฉ adesso famme vede che sai fa”. Alfredo dopo essersi esibito nel suo tipico “show” che lo vedeva mischiare le fettuccine fumanti con le sue posate d’oro davanti ai clienti, si avvicinรฒ al suo amico Ettore che commentรฒ “meno male che non hai fatto l’attore perchรฉ posto per tutti e due nun c’era” e consigliรฒ ad Alfredo di tappezzare le pareti del ristorante con le sue foto insieme ai clienti piรน famosi. Anche ciรฒ fa parte del cuore della bella tradizione di famiglia che continuo a rendere sempre viva con affetto ed entusiasmo.

Desidero precisare che altri ristoranti โ€œAlfredoโ€ a Roma non appartengono e sono fuori dal mio brand di famiglia.

Vi informo che il Ristorante โ€œIl Vero Alfredoโ€ รจ presente nellโ€™Albo dei โ€œNegozi Storici di Eccellenzaโ€ del Comune di Roma Capitale ed รจ stato identificato dal Ministero della Cultura quale Bene culturale.

Ines Di Lelio

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