Dall'Abruzzo e dalla Sicilia due belle storie di chi è rimasto al Sud, da ascoltare in un podcast

4 Lug 2023, 19:58 | a cura di
Nella sesta puntata del podcast “Io? Resto Al Sud!” le storie di due realtà imprenditoriali in Abruzzo e Sicilia che si sono affermate grazie all'incentivo di Invitalia

Abruzzo. La storia di Domenico Sgambato di Granaio Antico

La storia di questo forno è legata a doppio filo con la storia personale del suo titolare, Domenico Sgambato. Di origine campana, Domenico fin da giovanissimo si appassiona follemente alla panificazione e ai prodotti da forno di ogni natura, sia dolci che salati. Il suo primo amore, che porta nel cuore da una vita, è il pane cafone napoletano: un pane tradizionale, all’antica, capace di durare nei giorni, anche una settimana. Domenico lo vede preparare da piccolo da sua nonna e da sua zia, attendendo sempre quell’appuntamento settimanale per rubare con gli occhi e con il naso segreti e profumi: è in famiglia che Domenico impara l’arte della panificazione. Perfeziona i processi giorno dopo giorno, scoprendo ricette nuove e migliorando grazie all’esperienza che va a braccetto con la passione.

 

Domenico Sgambato del Granaio Antico di Casemolino (TE) insieme alla compagna | foto di Lido Vannucchi

La storia imprenditoriale del giovane Domenico inizia invece a Bologna, dove insieme all’altro amore della sua vita, comincia a gestire un piccolo forno. Bologna è una città meravigliosa, che accoglie bene, però Domenico e la sua compagna decidono insieme di tornare  a Casemolino (Teramo) in Abruzzo, paese di origine di lei. Un viaggio di ritorno nel quale è forte il richiamo a  una tradizione da seguire e nel quale Domenico si lascia coinvolgere senza  esitazione. Nasce il Granaio Antico: una scommessa che risulta vincente considerando che oggi i punti vendita gestiti dalla giovane coppia sono ben tre, tutti in territorio abruzzese: Casemolino, Alba Adriatica e Roseto degli Abruzzi. In tutti l’obiettivo rimane quello di far conoscere i prodotti tipici della panificazione campana, portando avanti ricette tradizionali, metodi di lavorazione artigianali e i sapori di una volta. Nella gamma produttiva resta immancabile il pane
cafone, dal quale tutto è partito. E poi pastiera, pane marsigliese e anche vari omaggi all’Abruzzo, come i gustosissimi bocconotti. Il Granaio Antico Forno è un progetto che si lega profondamente alle radici del territorio, per non disperderle e proiettarle nel futuro.

 

 

Giuseppe Rizzo e Fawn Soon di Agricolab a Catania | foto di Lido Vannucchi

 

Sicilia. La storia di Giuseppe Rizzo di Agricolab

Si può immaginare il percorso di Giuseppe Rizzo come un viaggio intorno al mondo, che parte da Caltagirone, passa per Roma, tocca Singapore e si conclude a Catania (per ora). Questo l’itinerario di vita e di esperienze che ha dato i natali, tra originalità e contaminazioni, ad Agricolab, ristorante-laboratorio gastronomico all’ombra dell’Etna. Giuseppe nasce e cresce a Caltagirone. Già da ragazzo la curiosità e un buon appetito lo spingono a coltivare un forte interesse per la cucina e i prodotti della sua terra. Migra verso la Capitale per frequentare l’Università e, a Roma, gli studi si contendono il tempo con il lavoro, che, neanche a dirlo, è nella cucina di un ristorante. Poi la svolta: un viaggio in Oriente fatto in compagnia del suo lievito madre.

 

È a Singapore che Giuseppe decide di fermarsi per un po’, qui incontra sua moglie e insieme decidono di aprire nella loro casa un laboratorio artigianale di pane e pasta. Il richiamo delle radici dopo qualche anno li riporta in Sicilia e li spinge a reinventarsi. Agricolab è il punto di arrivo di questo viaggio: un progetto agricolo, prima di tutto, che porta in tavola i migliori protagonisti della filiera produttiva dell’isola, una rete di piccole imprese che lavorano con la stessa filosofia qualitativa e dalle quali l’insegna si rifornisce acquistando  materie prime fresche, stagionali e sane. Il risultato è un bistrot con cucina a vista, che serve piatti genuini, schietti e golosi, proposti in un menu che cambia quotidianamente, a seconda di ciò che la terra offre. All’interno del locale c’è anche un piccolo corner nel quale poter acquistare i prodotti selezionati. Alla fine del 2022 il raddoppio: una seconda sede, a poca distanza dalla prima, dedicata prevalentemente all’asporto e con un menu di panini, spiedini e dolci artigianali.

Ascolta "06 ABRUZZO E SICILIA | STORIE DI GRANI E DI PICCOLI PRODUTTORI" su Spreaker.
 

“Io? Resto al Sud!”: il podcast

Gambero Rosso, in collaborazione con Invitalia, Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia, ha vagliato migliaia di progetti avviati grazie ai finanziamenti dell’incentivo “Resto al Sud”, fino ad arrivare a una rosa di 62 realtà che, oltre a essere etiche, sono virtuose anche dal nostro punto di vista, quello enogastronomico. Il risultato di questo lavoro corale è una pubblicazione che va oltre la narrazione stereotipata di un Sud dove è impossibile creare valore, perché di fatto “il Sud dà la possibilità di investire”: bastano un’idea ben precisa, un buon piano d’impresa e il sostegno di un incentivo dedicato ed efficace. Duecento pagine con le storie di chi ha deciso di restare, di tornare o di trasferirsi al Sud per concretizzare un sogno.

Per ascoltare anche dalla viva voce dei protagonisti le loro storie, Gambero Rosso, in collaborazione con Invitalia, ha prodotto il podcast “Io? Resto al Sud”. Un podcast in 10 puntate che narra, con un’intervista doppia, due realtà, ogni volta diverse, provenienti da due regioni del Sud.

Il podcast “Io? Resto al Sud!” è un progetto audio composto da dieci puntate prodotte da t- Rek Produzioni Audio (t-rek.it). In ogni episodio viene presentata una doppia intervista che riflette due storie, lontane tra loro eppure più simili di quanto neanche i diretti protagonisti possano immaginare. Le doppie voci infatti portano due regioni al centro di sogni da realizzare, con aspirazioni e percorsi che da ovunque partano, tornano o rimangono in quel Sud che cercano di raccontare. Nelle loro parole ci sono imprese orgogliose, storie d’amore e di famiglia, territori connessi visti da occhi e prospettive diverse che diventano attività produttive capaci di affermarsi grazie alla “possibilità” di poterlo fare.

A cadenza mensile, rilanciati anche sul mensile Gambero Rosso che ne presenta il contenuto, si potranno ascoltare 10 puntate: della prima è protagonista Invitalia, in cui si approfondisce il coinvolgimento umano di un processo selettivo chiamato a legare merito e opportunità, le altre 9 sono dedicate alla selezione di 18 progetti di regioni diverse. Toni e linguaggi sono di quell’ironica leggerezza indispensabile per affrontare storie e visioni diverse, con l’intento di disegnare la possibilità concessa e colta dalla misura Resto al Sud.
Invitiamo, pertanto, i nostri lettori a seguire noi di Gambero Rosso e Invitalia in un viaggio nell’Italia del Sud per conoscere attività e persone che ci hanno creduto: creduto in sé stessi sicuramente, ma anche (e soprattutto) nel supporto concreto e fattivo che lo Stato mette a disposizione dei loro progetti. Le voci che ascolterete sono alcune delle 15mila che ce l’hanno fatta, vincendo tutti gli stereotipi che in troppi casi sono ancora troppo forti. “Io? Resto al Sud!” è fatto di belle storie che noi di Gambero Rosso raccontiamo attraverso Invitalia, ringraziando chi ha accettato di condividere la propria avventura mettendo a disposizione la propria testimonianza.

Resto al Sud. L'incentivo di Invitalia

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), oltre alle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro- Nord. È rivolto a chi ha un’età compresa tra 18 e 55 anni e i fondi stanziati ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro. Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. A oggi sono stati finanziati più di 14mila progetti, dei quali un 25% sono nell’ambito della ristorazione, ma il numero è destinato a salire. A cinque anni dal suo avvio ha intercettato 41mila progetti d’impresa e approvato circa 14.500 iniziative, per 790mil/€ di agevolazioni con oltre 52.000 nuovi posti di lavoro.

Resto al Sud. La sezione web

I podcast sono disponibili nella sezione web dedicata alle imprese selezionate da Gambero Rosso e Invitalia, tra quelle che hanno usufruito dell'incentivo Resto al Sud ideato per sostenere la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali nelle regioni meridionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori. Nella sezione web  è possibile sfogliare o scaricare la versione pdf della pubblicazione, ascoltare la serie podcast “Io? Resto al Sud”, navigare tra le schede delle diverse realtà selezionate e disegnare un itinerario per andare a scoprire e degustare l’offerta.

Scopri di più nella sezione web

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