ร stato per lungo tempo il vino bianco della Romagna, bevuto a tavola, in famiglia durante i lunghi pranzi casalinghi e utilizzato, nella sua versione dolce, per brindare nelle grandi occasioni.
Ma ora lโAlbana di Romagna, vino Doc dal 1967 e primo bianco in Italia a ottenere nel 1987 la Docg, sta vivendo una nuova primavera. Cresce la produzione, cresce la qualitร e crescono i riconoscimenti per questo autoctono di collina che si esprime alla grande in vinificazione secca, dolce o passita.
Sono circa sessanta le aziende che fanno parte della Doc e tre le province che ne custodiscono profumi e sapore: Bologna (36% di produzione), Forlรฌ – Cesena (23% di produzione), e Ravenna (con il 41% di produzione) per una superficie complessiva di 849 ettari (in espansione) e una produzione complessiva di oltre 700 mila bottiglie, dato anch’esso in crescita. โLโAlbana piace perchรฉ รจ un vino che non รจ banale, anzi direi con molto carattereโ racconta Giordano Zinzani che da anni รจ presidente del Consorzio dei vini di Romagna โe non รจ piรน, come in passato, un vino solo dei romagnoli ma sta conquistando il palato di un numero sempre maggiore di appassionatiโ.
Il vitigno viene coltivato in unโarea collinare e pedecollinare costituita da ampie vallate nelle quali si gode di una buona ventilazione e unโottima insolazione. Il terreno รจ generalmente sedimentario-argilloso e trova nelle diverse aree delle differenze nella composizione, espresse dalle percentuali della porzione ferrosa, calcarea, limosa e arenacea.
La maggior parte dei vigneti tradizionali di Albana si collocano nel settore tra sudest e sud-ovest, con risultati davvero eccellenti ad altitudini superiori ai cento metri sul livello del mare, a dimostrare che si tratta di un vitigno a bacca bianca che si avvantaggia di una buona esposizione al sole o meglio di una buona luminositร .
Di colore giallo paglierino da intenso a molto intenso con riflessi dorati, lโAlbana nella versione dolce e passita puรฒ assumere una cromaticitร piรน accesa che vira verso l’oro, caldo e brillante. Secondo Raffaella Melotti, delegata Fisar di Bologna, โรจ un vino che al palato mostra la sua struttura imponente, buon corpo e buona aciditร che lo rendono adatto all’invecchiamento e longevo. Sicuramente un vino dal carattere deciso e intrigante con il quale accompagnare tutto il pasto, e qui lโideale รจ la versione secca e giovane; oppure il fine pasto, e si guarda, invece, a un’Albana nella versione dolce o passitaโ.
โNeglโultimi tre anni le cose sono un po’ cambiateโ riprende Zinzani โe anche grazie al Consorzio che lo sta valorizzando sempre di piรน, lโAlbana sta crescendo in termini di conoscenza, qualitร e fatturatoโ.
Ed essendo un vitigno dallโorgoglio romagnolo e che ama la metamorfosi, proprio in Romagna รจ stato creato, ormai da qualche anno, lโAlbana Dรฉi, iniziativa annuale giunta alla settima edizione ideata e curata da Carlo Catani e Andrea Spada; una sorta di degustazione itinerante lunga un mese, che รจ anche una festa, nelle principali piazze dei borghi della Romagna.
Fino ai primi giorni di luglio, il pubblico puรฒ conoscere le migliori cantine che producono Albana nella versione secca, selezionate da una giuria tecnica nelle settimane precedenti, assaggiare i vini e valutarli esprimendo le proprie preferenze. Una vera e propria giuria popolare che, alla fine della manifestazione, nominerร il vino migliore. Lโevento, che in questa fase prende il nome di Alba di Romagna e che si svolge in collaborazione con lโEnoteca regionale dellโEmilia Romagna, consente quindi di gustare il vino nei luoghi in cui viene prodotto in una festa lunga un mese. โร un modo per rendere gli appassionati di questo vino protagonisti, ponendoli davanti a un giudizio sul quale, a loro avviso, sia lโAlbana migliore, insomma, una bella responsabilitร โ. Nel mese di luglio la fase finale di questo lungo tour degustativo con una serata in cui si proclamerร il miglior Albana del 2019. E sarร festa.
Ma gli approfondimenti su questo vitigno autoctono di collina, che molto sta dando al territorio, non finiscono qui. Nel mese di novembre il consorzio organizza una master class dedicata ad esperti e sommelier per raccontare, in modo approfondito, le potenzialitร e le mille espressioni di questo vino attraverso lezioni frontali e degustazioni sorprendenti. โIl consorzio crede molto in questa nuova primavera dellโalbanaโ conferma Zinzani โperchรฉ รจ un vitigno con tanti anni di storia alle spalle che rappresenta al meglio la tipicitร delle colline romagnole, essendo coltivato solo qui. Con tenacia e pazienza si riesce a produrre un vino veramente eccellenteโ. Non รจ un caso, infatti, che, nella versione amabile, dolce e passita, lโAlbana abbia giร vinto premi importanti posizionandosi ai primi posti in concorsi e classifiche nazionali ed internazionali. Ma non รจ un punto di arrivo: da Imola a Cesena passando per Forlรฌ e Ravenna, i produttori hanno fatto passi da gigante e oggi guardano dritto davanti a loro sapendo di avere tra le mani, e in cantina, un vino sorprendente e dalle mille potenzialitร , in molti casi ancora da scoprire.
http://www.consorziovinidiromagna.it/vini/albana/
a cura di Tommaso Costa
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