LA VIGNA | Il nocera è un vitigno diffuso quasi esclusivamente nell'areale della provincia di Messina e della Doc Faro in particolare, tanto da far parte integrante del suo disciplinare sin dal 1976. La vigna che ancora oggi Giovanni Scarfone utilizza per il suo Faro e nel nostro caso soprattutto per Ilnò è stata piantata da suo nonno intorno al 1950, a cavallo tra le contrade Bonavita e Mangiavacchi nelle colline di Faro Superiore a circa 500 metri d'altitudine, a meno di un chilometro in linea d'aria dallo Stretto che divide la Sicilia dalla Calabria.
LA PERSONA | Giovanni Scarfone in questa vigna non solo ci è nato, ma ci ha lavorato sin da ragazzino, sia con il nonno che con l'amatissimo padre Carmelo, che forse avrebbe preferito vederlo seduto come lui dietro una all'epoca solida scrivania in banca, ma che senza dissuaderlo, ma anzi incoraggiandolo a seguire la sua vocazione. Così Giovanni invece che alla Bocconi ha studiato agraria a Bologna, si è fatto le ossa in giro per l'Italia, ma senza perdere di vista la sua vigna, tanto da imbottigliare il suo primo Faro nel 2005 appena laureato, distinguendosi sin da allora per la sua attenzione alla viticoltura sostenibile e tradizionale.
IL VINO | Utilizzato nell'uvaggio del Faro il nocera serve a dare morbidezza, struttura e frutto al nerello, ma anche un pizzico di colore. Vinificato in purezza da ottimi risultati, grazie anche alla buona acidità che mantiene pur raggiungendo un grado Babo abbastanza alto a maturazione completata. Ilnò '21 si presenta di un bel rubino brillante non intenso, ma dai riflessi più bluastri che violacei, ampio e complesso il ventaglio olfattivo dai sentori di violetta e rosa appassita, agrumi scuri, frutti di rovo maturo, salicornia, macchia mediterranea e sale marino. Succoso e fresco il palato, ben contenuto da un'elegante cornice tannica ancora indomita, per un finale lungo, fresco di appaganti sentori balsamici.