Mentre buona parte della redazione รจ impegnata al festival con Casa Sanremo, a Roma abbiamo comprato e assaggiato i vini dell’azienda Le Quattro volteย di cui Brunori Sas รจ socio. L’artista calabrese ha debuttato a Sanremo con L’albero delle noci, senza dubbio una delle canzoni piรน originali e profonde del festival, che ben racconta la gioia e le paure legate alla genitorialitร . Tra le sue passioni c’รจ il vino. Abbiamo assaggiato tre bottiglie mettendo in sottofondo un accompagnamento musicale appropriato. Quale canzone? โLe quattro volteโ di Brunori Sas, pubblicata nel 2014.
Si spazia dal rifermentato Colbotto al bianco macerato sulle bucce Vivavรฌ, terminando con il vino rosso piรน importante dell’azienda, il Pimi. Dopo gli assaggi, siamo rimasti con un po’ di amaro in bocca. Nella nostra Guida Vini d’Italia 2025, abbiamo sottolineato piรน volte lโottimo momento per la Calabria del vino, ma in queste etichette non sempre abbiamo trovato sempre un equilibrio gustativo e una piena definizione stilistica.
In una recente intervista nel podcast “Tintoria” di Daniele Tinti e Stefano Rapone, Brunori Sas ha raccontato con grande ironia di essere diventato produttore di vino per rispettare l’etichetta del Club dei Cantautori italiani (che prevede, tra l’altro, di trattare certi temi socio-politici, di portare la barba, fino ad essere socio ยซnon inferiore al 10%ยป in unโazienda del vino naturale), dietro questa attivitร c’รจ un sincero amore del cantante per la Calabria, sua terra natale.
E in Calabria, in quella ยซterra crudele dove la neve si mescola al miele e le persone buone portano in testa corone di spineยป,descritta nella canzone portata a Sanremo, sorge lโazienda agricola di cui รจ socio insieme a Daniela De Marco, Giampiero Ventura ed Emilio Di Cianni.ย
Un progetto messo in piedi tra il Parco Nazionale della Sila e quello del Pollino, dove si producono grano, olio, fichi, agrumi e, naturalmente, vino. Il focus รจ incentrato sui vitigni autoctoni come magliocco canino e mantonico e greco bianco. La coltivazione non vede lโuso di pesticidi e segue un approccio naturale che vede assenza di prodotti di sintesi nei vigneti.
Partiamo in leggerezza con il rifermentato a base di uve magliocco. Il registro olfattivo passa da sensazioni di mandorle, fragoline, pepe bianco arricchito da un tocco floreale. La bocca si assottiglia velocemente dopo lโingresso, caratterizzato da una carbonica briosa in cui emergono sentori di viola appassita e arancia rossa. Un buon punto di partenza di cui perรฒ non rimaniamo totalmente convinti dalla beva, che si mostra spensierata e fresca, ma con un finale non del tutto convincente. Vira verso un amarognolo deciso che stringe un po’ la chiusura.
Passiamo ai vini fermi e a un vino dal colore aranciato a base di mantonico. In questa versione, le uve rimangono a contatto con le bucce per circa un mese ยซal fine di estrarre tutte le caratteristiche che il sole del sud, insieme alla terra di provenienzaยป si legge sul sito dellโazienda. Le leggere sensazioni di smalto e di volatile si diradano lievemente dopo aver lasciato il vino nel bicchiere, ed affiorano le note fruttate di albicocca, nespola acerba, insieme ad alloro e timo. La consistenza al palato ci lascia sorpresi. Un vino che ha โpesoโ sulla lingua, ma con un’aciditร non perfettamente integrata. Non riesce a trovare del tutto il giusto slancio. Il finale รจ sapido, strutturato da sensazioni di frutta a pasta gialla. Peccato che il sorso faccia un po’ fatica a distendersi, perchรฉ c’รจ carattere.
Le aspettative qui sono piรน alte. Il Pimi รจ infatti il ยซrosso piรน importante della cantina Le Quattro Volte, composto esclusivamente da uve Guarnaccino coltivate a circa 350 metri sul livello del mareยป. Notiamo subito una sensazione che lo accomuna al vino precedente, la volatile. Poi arriva la terra bagnata, la cola, un pizzico di cacao fondente e infine un sottofondo floreale. Prendiamo un sorso. La bocca รจ contratta da un tannino un poโ verde e rustico che rende il finale non molto equilibrato. Per noi รจ il meno convincente tra gli assaggi che si concludono tra gli ultimi versi della canzone. ยซSi puรฒ nascere / Un’altra volta / Poi rinascere Ancora un’altra volta, se ti va / Ancora un’altra volta / Se ti vaยป.
Caro Brunori, facciamo il tifo per te e ci auguriamo che con il tempo anche i tuoi vini possano trovare quella maturitร che canti, con cosรฌ tanto amore, in questi giorni.
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