27È da diversi anni che diciamo che nella regione piccola c’è il vino buono, ma mi sa che parafrasare il detto non basta più. L’Umbria, quest’anno più che mai, ci offre uno spaccato di altissimo livello e il numero record dei Tre Bicchieri. ben 18, i è li a testimoniarlo.
Nella Guida Vini d’Italia 2026 del Gambero Rosso sono recensite ben 78 cantine umbre che producono vini in quasi tutto il territorio regionale, caratterizzato da una moltitudine di suoli e di varietà tradizionali incredibili per numeri, se paragoniamo il dato all’estensione della regione. Come già spesso evidenziato, Montefalco la possiamo considerare la locomotiva della regione e non solo perché capitanata da un grande vitigno qual è il sagrantino, anzi.
Accanto a questa nota varietà a bacca rossa (che quest’anno offre ben sei etichette premiate) si affiancano il sangiovese (protagonista principale del Montefalco Rosso) e due varietà a bacca bianca il grechetto (da cui la Denominazione Montefalco Grechetto) e il trebbiano spoletino, che troviamo nella Doc Spoleto o nel Montefalco Bianco.
Stiamo sul fronte bianchista per parlare di un’altra grande Denominazione umbra che inizia a rivivere una stagione di grande prosperità. E non è un caso visto che sono sempre di più le aziende che propongono degli Orvieto di gran classe, capaci di dare complessità ed eleganza, ma soprattutto grandi capacità di invecchiamento. La testimonianza arriva proprio da tre dei vini premiati, che sono frutto delle annate 2022 e 2023, ma sembrano ancora giovanissimi.
I bianchi, però, danno soddisfazione anche nelle colline poco distanti da Perugia e nella zona di Todi: da queste aree arrivano ben tre vini premiati, il FiorFiore di Roccafiore (premiato già in passato), il Trebbio di Goretti e il Campo delle Api di Monte Vibiano, due assolute novità.
Torniamo a parlare di rossi per citare la piccola Doc Torgiano, sempre in grado di darci soddisfazioni col Sangiovese, anche se i Torgiano Bianco si ritagliano i loro spazi, mentre andiamo sul lago Trasimeno per il Gamay (solo di nome, perché di fatto è una Grenache) che si rivela vino delizioso, elegante, mediterraneo e quotidiano. A proposito di vini quotidiani, non possiamo concludere senza citare il Ciliegiolo. Quello di Narni è una vera delizia e Leonardo Bussoletti è l’interprete che più ci piace.
Ecco i vini che hanno ottenuto il massimo riconoscimento nella guida Vini d’Italia 2026 del Gambero Rosso.
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