L’andamento dei comparti vino e frutta spingono in negativo il bilancio dell’economia agricola del 2023, che ha registrato una diminuzione in volume di produzione e di valore aggiunto rispettivamente dellโ1,8% e del 2,5% in termini reali (in controtendenza rispetto all’economia nazionale), con l’occupazione scesa del 2,4 per cento. Il resoconto dell’Istat testimonia l’effetto climatico soprattutto per la produzione in volume di vino (-17,4%) e frutta (-11,2%), ma anche per comparti come florovivaismo (-3,9%), olio dโoliva (-3%), attivitร di supporto (-1,6%) e zootecnia (-0,9%). Al contrario, l’annata 2023 รจ stata favorevole per i settori delle piante industriali (+10,2%), cereali (+6,6%) e attivitร secondarie (+7,2 per cento).
Considerando il valore aggiunto dellโindustria alimentare, bevande e tabacco, l’Istat ha registrato un aumento del 2,7% in volume. Il macro comparto dell’agroalimentare, che comprende quindi anche agricoltura, silvicoltura e pesca, oltre allโindustria alimentare, รจ rimasto sostanzialmente invariato rispetto allโanno precedente (+0,1%). In miglioramento la quota del settore agroalimentare sul totale dell’economia: nel 2023 al 4,2% rispetto al 3,8% dellโanno precedente, grazie a un rafforzamento del contributo dellโindustria alimentare (2% rispetto allโ1,6% del 2022) e a una conferma del contributo del settore dell’agricoltura (2,2%, come nel 2022).
La produzione del vino nel 2023 รจ tornata ai livelli del 2017, con una diminuzione in volume del 17,4% sul 2022. ยซCaldo e assenza di precipitazioni hanno influito positivamente sulla qualitร delle uve, ma il prolungamento di queste condizioni nel periodo autunnale ha causato una consistente riduzione del raccoltoยป, scrive l’Istat. Il calo produttivo piรน rilevante, anche per effetto della peronospora, รจ stato in Abruzzo (-55,2%), ma pesanti perdite si sono registrate in altre regioni: Marche (-38,4%), Puglia (-34,2%), Umbria (-30,7%), Lazio (-30,2%), Campania (-30%) e Toscana (-24,3%). In aumento, la produzione di vino in Liguria, Emilia-Romagna, Molise, Calabria e Basilicata. Non ha soddisfatto neppure la produzione di olio dโoliva (-3% in volume), nonostante le positive aspettative per unโannata che era prevista di carica.
Considerando l’occupazione, nel settore agricoltura, silvicoltura e pesca, il calo รจ stato del 2,4%, con modesta riduzione tra i lavoratori dipendenti (-0,3%) e una piรน consistente tra i lavoratori indipendenti (-3,5%). Lโinput di lavoro del settore agroalimentare si รจ contratto dello 0,9%, nonostante la crescita del 3,3% dellโoccupazione nellโindustria alimentare. I redditi da lavoro dipendente in agricoltura silvicoltura e pesca sono cresciuti dello 0,7%, accompagnati da un aumento dellโ1,1% delle retribuzioni lorde. Gli investimenti fissi lordi hanno mostrato un decremento sia in valori correnti (-2,6%) che in volume (-1,5 per cento).
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Reset<<<< Questo articolo รจ stato pubblicato su Trebicchieri, il settimanale economico di Gambero Rosso.
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