Vino e fast food. Un abbinamento che suona strano, quasi unโeresia per chi considera il buon vino un piacere lento, meditato, da assaporare con calma e in buona compagnia. Eppure, cโรจ stato un tempo in cui ordinare un Big Mac e accompagnarlo con un bicchiere di rosso non era una provocazione, ma una semplice possibilitร . Accadeva in Francia, terra di grande tradizione vitivinicola, dove negli anni Settanta McDonaldโs tentรฒ un esperimento oggi piuttosto insolito: servire vino nei suoi ristoranti.
Lโarrivo di McDonaldโs in Francia non fu semplice. Il colosso del fast food, che aveva giร conquistato gli Stati Uniti e parte dellโEuropa, si trovรฒ di fronte a una resistenza culturale non indifferente. I francesi non erano abituati a mangiare in fretta seduti su sgabelli di plastica e con un bicchiere di bibita gasata e zuccherata al posto della tradizionale bottiglia di vino. Il fast food sembrava in aperto contrasto con la sacralitร del pasto, un rito che prevedeva tempo, conversazione e, naturalmente, un calice ad accompagnare le pietanze. La prima apertura nel 1972, a Crรฉteil, nei sobborghi di Parigi, fu quindi un banco di prova. Il proprietario del primo McDonaldโs francese, Raymond Dayan, decise di piegarsi alle abitudini locali e introdusse il vino nel menu. Un tentativo di conciliare due mondi, al tempo, lontanissimi: quello degli hamburger e delle patatine fritte con quello dei grandi formaggi e Bordeaux.
Lโesperimento, perรฒ, non durรฒ a lungo. Le tensioni tra Raymond Dayan e la casa madre americana portarono allโinterruzione del rapporto: nel 1979 McDonaldโs Francia passรฒ ufficialmente sotto il controllo della societร e il vino scomparve dai ristoranti. Lโazienda decise di puntare sulla propria identitร globale, senza ulteriori tentativi di adattamento al gusto locale. Unโidea che, alla fine, si rivelรฒ vincente. Negli anni successivi, la Francia si abituรฒ al fast food e oggi si contano oltre 15mila McDonaldโs sparsi sul territorio. Il vino, tuttavia, restรฒ fuori dai menu per sempre, confinato nei ristoranti tradizionali, lontano dai vassoi in plastica e dalle cannucce colorate.
Cโรจ da dire, perรฒ, che il connubio tra fast food e vino non รจ morto del tutto. Anzi, negli ultimi anni cโรจ chi ha provato a rispolverarlo (ad esempio, nella regione della Champagne troviamo pub che abbinano le migliori bottiglie di Francia a cibi da diner americano). Anche il gruppo Pernod Ricard, gigante del settore vinicolo e degli alcolici, ha lanciato nel 2023 una linea di vini pensata appositamente per accompagnare cibi da consumo veloce – e il nome รจ una dichiarazione di intenti – Greasy fingers, ovvero โdita unteโ. La gamma comprende due etichette: Greasy fingers luscious, un vino rosso a base di syrah e grenache, e Greasy fingers big buttery, un bianco a base di chardonnay. Lโobiettivo non รจ tanto quello di riportare il vino nei fast food, quanto piuttosto di intercettare un pubblico giovane e informale, pronto a sperimentare senza rigiditร .
Forse, un giorno, ordinare un bicchiere di vino con un hamburger da fast food non sarร piรน una stranezza. Nel frattempo, non cโรจ nulla di male a portare a casa un Big Mac e sperimentare. Magari, il connubio perfetto era sotto i nostri occhi da sempre.
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