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Nuovi nomi per i dealcolati, estirpi e prolungamento dei fondi promozione. Ecco il "pacchetto vino" della Commissione Ue

Nuova definizione per i vini no-low alcol, via libera agli estirpi dei vigneti con fondi nazionali, stop alle autorizzazioni per nuovi impianti in base alle esigenze di mercato e prolungamento della durata dei reimpianti, controllo delle rese, aumento dei fondi per interventi di contrasto alla crisi climatica e per il sostegno all’innovazione, tempi piรน lunghi […]

  • 31 Marzo, 2025

Nuova definizione per i vini no-low alcol, via libera agli estirpi dei vigneti con fondi nazionali, stop alle autorizzazioni per nuovi impianti in base alle esigenze di mercato e prolungamento della durata dei reimpianti, controllo delle rese, aumento dei fondi per interventi di contrasto alla crisi climatica e per il sostegno all’innovazione, tempi piรน lunghi per le azioni di promozione, un Qr code in etichetta armonizzato a livello europeo per calorie e ingredienti, potenziamento dei compiti dei Consorzi per promuovere l’enoturismo. Sono, in sintesi, le misure contenute nel Pacchetto vino, la proposta legislativa che la Commissione europea ha approvato venerdรฌ 28 marzo e che sarร  presentata nelle prossime settimane al Parlamento e al Consiglio Ue. Il documento si basa in gran parte sulle richieste avanzate a Bruxelles a dicembre 2024 dal Gruppo di alto livello vino. Il Commissario europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen, aveva annunciato misure urgenti per il vino (anche durante la recente visita in Italia, durante Agricoltura รจ, a Roma) all’inizio del suo mandato. Ora, potrร  presentare la proposta alla Comagri del Parlamento Ue giร  ai primi di aprile.

Parola d’ordine flessibilitร 

La proposta (che interviene su tre regolamenti) รจ basata sul concetto di flessibilitร  e affronta una ยซcrisi differente da quelle passateยป, in cui convivono elementi congiunturali e strutturali (calo dei consumi nel post-pandemia, rallentamento dell’export, nuove preferenze dei consumatori, effetti dei cambiamenti climatici sulle produzioni) e che tiene conto del fatto che i territori europei viaggiano a doppia velocitร , con regioni vitivinicole in profonda crisi e altre in crescita. L’obiettivo, secondo le informazioni raccolte da un funzionario europeo, รจ dare agli Stati dell’Ue a 27 tutti gli strumenti per garantire sviluppo e competitivitร  alle imprese.

In arrivo “Alcohol free” e “Alcohol light”

Cambia la denominazione dei vini dealcolati e parzialmente dealcolati, introdotti nell’Ue con la riforma del 2021. L’obiettivo รจ usare termini piรน semplici e familiari. Nel documento proposto da Hansen, la proposta รจ di chiamare e usare in etichetta due termini: il primo รจ “Alcohol free” (senza alcol) per i vini con titolo alcolometrico fino a 0,5% vol. con la possibilitร  di usare “0.0” se la gradazione รจ al di sotto di questa soglia, soprattutto perchรฉ gradita in alcuni mercati, come i Paesi arabi o i Paesi dell’Africa; il secondo รจ “Alcohol light” (a bassa gradazione) per quei prodotti che sono oltre lo 0,5% (o la cui gradazione รจ al di sotto del 30% rispetto alla media della rispettiva categoria di vino). Altra novitร  riguarda la semplificazione delle norme per la produzione di spumanti no-low alcol e, infine, l’apertura alla dealcolazione di vini aromatizzati (oggi vietata), per ยซrispondere alle richieste dei consumatoriยป.

 

Nuovi impianti e reimpianti viticoli

Il “pacchetto vino” della Commissione interviene sulle autorizzazioni degli impianti viticoli. Gli Stati membri potranno limitare e bloccare la concessione di quelle nuove (nella misura dell’1% annuo) sia a livello nazionale sia regione per regione. La loro durata rimane triennale, con sanzioni per chi non le utilizza. Per quanto riguarda i reimpianti, la proposta estende la durata delle autorizzazioni a 8 anni e sospende le penali per chi non ne fa uso. Dare piรน possibilitร  ai produttori per valutare meglio quando e cosa impiantare in funzione delle evoluzioni di mercato, รจ l’obiettivo dichiarato. Ogni Paese produttore potrร  stabilire i criteri della concessione per nuovi vigneti e anche per i reimpianti, regolandosi sulle necessitร  di sviluppo di certe aree produttive. Inoltre, Bruxelles darร  la possibilitร  di rimuovere, entro il 2026 e senza penali, le autorizzazioni ancora circolanti.

Procedura d’urgenza per gli estirpi ma con fondi nazionali

Per controllare le produzioni, la Commissione ha trovato il consenso sull’uso della vendemmia verde e su quello degli estirpi (la cosiddetta rottamazione dei vigneti) ma finanziati solo con fondi nazionali e approvati dalla stessa Commissione con una procedura d’urgenza. Si tratterร  di un iter ยซacceleratoยป, si apprende da funzionari europei, per quegli Stati che intendono estirpare gli impianti o applicare la vendemmia verde ยซin determinate aree specifiche che sono particolarmente in difficoltร ยป. In materia di controllo delle rese, ci sarร  la possibilitร  di fissare delle regole per il controllo e per una gestione degli stock di vino su specifica richiesta delle associazioni di produttori o interprofessionali. Infine, gli Stati membri potranno fissare criteri per i programmi di ristrutturazione dei vigneti.

Piรน tempo per la promozione sugli stessi mercati

Il settore vitivinicolo dovrร  adattarsi alle fluttuazioni del mercato e soddisfare meglio la domanda. E la proposta legislativa della Commissione interviene sulla durata dei tempi delle azioni di promozione (con fondi Ocm) verso i Paesi terzi, prolungando da tre a cinque anni il tempo per le imprese che vogliono investire su uno stesso mercato. Nel pacchetto, c’รจ anche l’aumento del tasso di sostegno (che sale all’80 per cento) per i finanziamenti all’innovazione. L’obiettivo รจ adeguare piรน rapidamente l’offerta alla luce della riduzione dei consumi, fornendo strumenti finanziari che puntino all’innovazione di prodotto.

Ingredienti e nutrition fact: verso un Qr code unico

Per evitare, come accaduto finora, che ogni Paese interpreti la norma sull’indicazione obbligatoria dei nutrition fact e degli ingredienti, e per scongiurare il rischio di una babele di etichette, la Commissione propone di introdurre un pittogramma, un simbolo unico per tutti i 27 Paesi, che evidenzi al consumatore che dietro al Qr code ci sono sia le informazioni nutrizionali sia gli ingredienti. Per farlo, chiede a Parlamento e Consiglio la delega per stabilire una volta per tutte il simbolo da utilizzare. L’obiettivo รจ armonizzare le norme ed eliminare qualsiasi rischio di interpretazione, cosรฌ come il rischio che le imprese sostengano pesanti costi di ristampa delle etichette a seconda dei Paesi di destinazione dei vini.

Enoturismo e ruolo dei Consorzi

Il pacchetto vino interviene anche sull’enoturismo – tra gli elementi chiesti dal Gruppo di alto livello – e, partendo dal presupposto che le attuali misure inserite nel programma settoriale non sono ben utilizzate, estende ai Consorzi di tutela del settore vitivinicolo la possibilitร  di beneficiare degli aiuti per sviluppare il turismo del vino. La Commissione ha voluto estendere i destinatari delle misure, prima identificati solo nelle organizzazioni interprofessionali, come sottolineato dai funzionari europei. Non essendo tali organizzazioni diffuse in tutta l’Ue la misura di finanziamento รจ stata poco utilizzata. Estenderla ai Consorzi di tutela, che per esempio in Italia sono presenti in tutti i territori, potrร  contribuire allo sviluppo.

Climate change

In materia di contrasto alla crisi climatica, il pacchetto vino dell’Ue potenzia le misure di sostegno giร  a esistenti in materia di climate change in agricoltura e innalza il contributo pubblico all’80 per cento, per quei sistemi vitivinicoli che rispondono a obiettivi di adattamento e mitigazione del clima. Si tratta, spiegano i funzionari Ue, di uno strumento addizionale a disposizione delle filiere del vino.

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