Chi guarda il bicchiere mezzo pieno vede una regione dinamica che permette alle sue etichette piรน blasonate di andare allโattacco di mercati che sembravano irraggiungibili fino a poco tempo fa. Il pessimista, quello che, invece, il bicchiere lo vede sempre mezzo vuoto, pensa che allโestero le aziende valdostane di successo sono poche e che quel successo sorride solo alle realtร piรน organizzate e piรน grandi. Ragionando un poโ piรน in profonditร , ci si rende conto che i numeri del vino regionale lo condannano inesorabilmente a rimanere entro i propri confini e ad aspettare gli stranieri in casa. Le due posizioni hanno le loro buone ragioni, anche se alla fine la differenza la fa solo la mentalitร del produttore: cโรจ chi osa e chi si accontenta.
Questa รจ in definitiva lโesatta immagine della Valle dโAosta vitivinicola: il potenziale che offre il clima di montagna e la diversitร dei suoi suoli รจ indubbio, ma รจ piรน rassicurante non prendere rischi e stare tranquilli in attesa. Il problema รจ che cosรฌ facendo non si cresce e il mercato, anzichรฉ aggredirlo, lo subisci. Molti vini locali sono senza lode e senza infamia, sono piacevoli ma spesso un poโ banali e non riescono o non vogliono fare il passo successivo, quel passo che gli permetterebbe di entrare alla corte dei grandi vini. Come in tante altre regioni del nostro paese, sono troppi i viticoltori che disperdono le proprie forze, coltivando tanti vitigni solo per motivi commerciali, senza mai capire fino in fondo quale sia la vocazione del luogo. Il prezzo di questi vini lo fa il mercato e quasi sempre il genius loci rimane nascosto. Ed รจ proprio questo il vero peccato; allโeccezione di pochi casi in cui รจ nato un connubio forte tra vitigno e territorio, sovente piรน per motivi geografici โ vedi il caso del nebbiolo a Donnas in Bassa Valle, al confine con il Piemonte โ che per affinitร elettive, รจ il mercato a condizionare le scelte.
Il vero dispiacere รจ che i grandi vini della Valle, che per fortuna sono anche numerosi, sono piรน opera dei singoli viticoltori โ come i fratelli Laurent e Andrรฉ Cunรฉaz e la loro Cave Gargantua che si aggiudicano per la prima volta Tre Bicchieri con un raffinato Pinot Noir โ che frutto di unโampia presa di coscienza generale. In questo modo, purtroppo lโimmenso potenziale della regione viene sfruttato solo parzialmente.
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