Dopo le prime due edizioni a Spoleto, questโanno deGusto Trebbiano & Food Festival si รจ trasferito nello splendido borgo di Trevi. Nelle due giornate del 15 e 16 giugno, Villa Fabbri e il Complesso Museale di San Francesco, hanno ospitato seminari e degustazioni dedicate al trebbiano spoletino. Allโedizione 2019 hanno partecipato 26 cantine, 17 dellโarea di Montefalco, 4 di Spoleto, 2 di Castel Ritaldi, 1 di Todi, 1 di Trevi e 1 di Arrone, con oltre 40 vini in degustazione.
Il trebbiano spoletino, nonostante sia un vitigno antico, รจ stato riscoperto solo una decina dโanni fa, nellโambito del rinnovato interesse verso le varietร autoctone della nostra penisola. Si tratta di unโuva storicamente presente nellโarea di Spoleto e Montefalco, che ha contribuito per secoli a definire il volto del paesaggio agricolo del territorio. Le viti erano allevate ad alberata, maritate alle piante di olmo o acero, un poโ come accade ancora oggi in Campania con lโAsprinio dโAversa. Un antico metodo di coltivazione, che utilizza le piante come tutori, lasciando alla vite la possibilitร dโesprimere la sua natura di liana rampicante con lunghi tralci carichi di grappoli.
Nella zona della piana di Trevi, lโalberata aveva il vantaggio di tenere lโuva al riparo dalle insidie degli animali, delle nebbie mattutine e dallโumiditร del terreno. ร un sistema dโallevamento arcaico della vite, figlio di unโagricoltura in cui convivevano in promiscuitร piรน coltivazioni, per sfruttare anche il terreno sottostante alla vite, come accadeva in Veneto con la Bellussera. Le vendemmie erano complesse, faticose e si svolgevano con lโausilio di lunghe scale da appoggiare agli alberi. Era una viticoltura legata a una forma dโeconomia agricola molto lontana dallโidea moderna della monocultura e del vigneto specializzato. Anche se oggi sembra un ricordo lontano, questo paesaggio rurale รจ sopravvissuto nella piana di Trevi fino al secondo dopoguerra.
Solo allโinizio degli anni sessanta, la progressiva meccanizzazione agricola ha radicalmente cambiato il volto della campagna, sostituendo le alberate con coltivazioni estensive. Le vigne e gli alberi sono scomparsi dal paesaggio, lasciando spazio ai campi. Oggi sono rimaste solo poche piante con viti maritate, che sopravvivono come veri e propri esempi di archeologia della vite. Lo sviluppo della moderna agricoltura ha eliminato i vigneti dalla piana di Trevi, che non hanno trovato spazio nella zona collinare, da secoli votata alla coltivazione dellโulivo. Il trebbiano spoletino รจ cosi quasi del tutto scomparso, travolto dalla modernitร .
Una decina dโanni fa si potevano contare sulle dita di una mano le cantine che coltivavano trebbiano spoletino, oggi quasi tutti i produttori del territorio di Spoleto e di Montefalco, producono almeno unโetichetta. Gli ettari vitati nella DOC sono ancora pochi, ma si stanno mettendo a dimora nuovi impianti, che tra qualche anno cominceranno a essere produttivi.
Il nome trebbiano puรฒ rivelarsi fuorviante, รจ una sorta di suffisso utilizzato per indicare varietร molto diverse tra di loro e spesso senza nessun rapporto di parentela genetica. Non รจ un caso, che anche a livello di Consorzio, si sia valutata la possibilitร di utilizzare solamente la parola Spoletino per indicare il vitigno. Il trebbiano spoletino, infatti, รจ molto diverso dal trebbiano toscano, dal trebbiano di Soave o dal trebbiano abruzzese, รจ unโuva che produce vini dai profumi freschi ed eleganti, con note fruttate, cenni tropicali, una buona complessitร espressiva e una vibrante aciditร .
ร un vitigno tardivo, che anche a piena maturitร fenolica, conserva sempre unโaciditร molto alta e un Ph basso. Proprio queste caratteristiche lo rendono molto duttile, adatto a produrre spumanti, vini fermi, passiti e vinsanto. La sua straordinaria versatilitร enologica lascia spazio a numerose interpretazioni stilistiche, con vinificazioni classiche in bianco, con macerazione sulle bucce e con affinamenti in acciaio, il legno o dolium in terracotta. Proprio questa sua poliedricitร , il suo volto sfuggente a rigide classificazioni, lo rende affascinante, come ogni cosa della vita capace di esprimere unโanima mutevole e cangiante.
ร un vino dalla natura pirandelliana, molteplice e complessa, che non ama essere incasellato in categorie standard, che rifugge le definizioni univoche, che spiazza lโinterlocutore, dimostrandosi sempre altro rispetto alle attese e rivelando ogni volta una nuova sfaccettatura, capace di sorprendere. Avvicinarsi a un calice di trebbiano spoletino รจ una sfida, un rischio invitante ma irresistibilmente attraente. ร un vino ontologicamente irrequieto, dalla personalitร multipla e mutante. Ha il fascino enigmatico di uno sguardo sfiorato solo per un attimo, ma che ci cattura per sempre tra desiderio, nostalgia del passato e speranza di un nuovo incontro.
ร uno dei vitigni autoctoni a bacca bianca piรน interessanti per finezza aromatica, complessitร e duttilitร espressiva. Possiede anche unโottima capacitร dโinvecchiamento, con interessanti evoluzioni verso note di scorza dโagrumi, frutta tropicale, resina, pietra focaia e idrocarburo. I vini in degustazione hanno confermato la vivacitร del panorama del trebbiano spoletino.
Oltre alla naturale flessibilitร del vitigno, bisogna considerare che siamo ancora in una fase sperimentale. Molte cantine sono alle prese con le prime vinificazioni, altre hanno giร trovato una loro chiave interpretativa, spesso molto diversa tra di loro, con vinificazioni in totale riduzione o lunghissime macerazioni sulle bucce. Questa molteplicitร va vista come una risorsa e una fonte di ricchezza espressiva, su cui costruire il futuro di questo vino. Non รจ assolutamente detto che la strada debba essere unica e omologante, soprattutto per un vitigno dalla natura cosรฌ plastica.
Il livello medio dei vini รจ alto, con numerose eccellenze, che giร adesso spiccano nel panorama dei bianchi italiani come abbiamo potuto testare durante le sessioni di assaggio della manifestazione.
Trebbiano Spoletino DOC Spoleto Del Posto 2017, Perticaia
Trebbiano Spoletino Superiore DOC 2017, Agricola San Sabino
Trebbiano Spoletino IGT Umbria 2018, Bocale
Trebbiano Spoletino IGT Umbria Arneto 2017, Bellafonte
Trebbiano Spoletino DOC Spoleto Anteprima Tonda 2017, Antonelli San Marco
Trebbiano Spoletino Superiore DOC Poggio del Vescovo 2016, Cantina Ninni
Trebbiano Spoletino IGT Umbria Le Tese 2017, Romanelli
Trebbiano Spoletino Superiore DOC 2017, Colle Uncinano
Trebbiano Spoletino DOC 2018, Fratelli Pardi
Trebbiano Spoletino DOC Spoleto Benedetti e Grigi 2017, Benedetti e Grigi
a cura di Alessio Turazza
Niente da mostrare
ResetGambero Rosso SPA
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novitร del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd