Il vino dealcolato fa litigare le associazioni di categoria. Succede in Abruzzo, dove รจ botta e risposta tra le federazioni locali di Coldiretti e Confragricoltura. Se questโultima aveva, infatti, invitato allโazione, proponendo un tavolo di lavoro e un polo regionale per la delacolizzazione, Coldiretti ha lanciato un messaggio in direzione opposta e contraria. E lo scontro sembra destinato a continuare.
Mauro Lovato, vicepresidente Confagricoltura Abruzzo
Tutto รจ iniziato con la nota diffusa da Confagricoltura Abruzzo che lanciava lโallarme: ยซLa crescente domanda di alternative leggere al vino tradizionale non puรฒ cogliere impreparata una regione come lโAbruzzo, eccellenza riconosciuta nel panorama enologico. Tuttavia, permane il rischio che prodotti di altre provenienze vengano commercializzati sotto il marchio abruzzese, compromettendo la credibilitร del territorioยป. Da qui lโidea del vicepresidente Confagri Abruzzo (e presidente Confagri Chieti) Mauro Lovato di cogliere la nuova opportunitร : ยซLโevolversi delle normative sui vini dealcolizzati e le difficoltร economiche che gravano sul settore impongono unโazione rapida e condivisaยป. Nello specifico, la creazione di un polo consortile dedicato alla dealcolizzazione, finanziabile tramite risorse mirate, per supportare anche le piccole e medie imprese. Ma il primo passo, va da sรฉ, sarebbe un tavolo di lavoro con istituzioni, organizzazioni agricole e consorzio Vini dโAbruzzo.
Emanuele Imprudente, assessore Agricoltura Regione Abruzzo
Non si รจ fatta attendere la risposta di Coldiretti, tramite Domenico Bosco, direttore della filiale di Chieti: ยซAttenzione a creare falsi allarmismi, piuttosto serve un invito alla cautela. Il mercato del vino dealcolato che sta suscitando molta curiositร ma pareri contrastanti รจ un mercato attualmente assolutamente limitato e tutto da verificare nella reale consistenzaยป. Una risposta che appare piรน come una frenata rispetto alla proposta di Confagricoltura, che perรฒ non ha intenzione di demordere: ยซIl nostro intento โ ribadisce Lovato – non รจ assolutamente quello che la Coldiretti vuol far intendere. La nostra proposta chiede la convocazione di un tavolo comune che va nella direzione di salvaguardare e tutelare una filiera produttiva abruzzese a forma piramidale che vede la sua base composta da una miriade di piccoli produttori e un vertice composto da pochissime grandi aziende. La tradizione non รจ mai stata un ostacolo al progressoยป, conclude il presidente Confagri Chieti.
Adesso la palla passa allโassessore allโAgricoltura della Regione Emanuele Imprudente, che dovrร decidere se rispondere allโassist di Confagricoltura o bloccare lโazione dโattacco.
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