Paqua

Pasqua: la frittata di Montaquila con la ricetta di un grande artigiano

A Montaquila, in Molise, la frittata di Pasqua si fa con almeno 100 uova. Un impasto compatto, ricchissimo che ne fa una perfetta torta rustica per celebrare la festa.

โ€œSotto le 100 uova non รจ neanche una frittata, noi abitualmente la facciamo di 130, ma arriviamo anche a 200, non c’รจ limiteโ€ dice Angelo Ricci. L’attivitร  che porta il suo nome, creata oltre 50 anni fa a Montaquila dai suoi genitori, รจ oggi un locale polifunzionale che associa il forno storico a un moderno laboratorio di pasticceria (in mano alla terza generazione – Mattia – che vanta esperienze da pastry chef alla corte degli Alajmo) e a un laboratorio di cucina. Un organismo articolato che รจ meta di pellegrinaggi dentro e fuori il Molise, per via di quella capacitร  di andare dritto al cuore dei prodotti: grandi materie prime, processi che sanno armonizzare tradizione con le tecniche e i macchinari piรน contemporanei, senza perdere di vista gusto, eleganza, precisione. รˆ lui che ci consegna la ricetta di una specialitร  locale, che proprio nei giorni di Pasqua vive il suo memento di gloria: la frittata montaquilana, ereditร  di una vita contadina in cui i pochi prodotti agricoli erano il sostentamento di famiglie numerose. Tra queste le uova, versatili e nutrienti, sempre disponibili (e in particolar modo in primavera), anche nei momenti piรน difficili e per quelle famiglie che non potevano contare neanche su un fazzoletto di terra.

frittata montaquila

La storia della frittata. Molise e tradizioni contadine

Tra le origini di questo piatto, il gioco della Tuzza che riuniva nei giorni precedenti la Pasqua gruppi di amici e familiari pronti a sfidasi a colpi di uova: โ€œognuno, per partecipare alla gara, portava 5 uovaโ€ racconta Angelo, portando cosรฌ il paniere a riempirsi di un numero imponente di uova che, una volta rotte, finivano per alimentare l’impasto della frittata che avrebbe poi celebrato il vincitore. La tradizione della frittata si lega a quella della Pasqua, con le uova simbolo, come sempre, di rinascita e di vita, e ai rituali contadini che celebrano, in alcuni momenti dell’anno, la loro socialitร  e i legami familiari: tra gli usi legati a questo piatto, quello di far rompere a ogni componente della famiglia il proprio uovo per buon augurio, e anche in nome dei defunti.

Molise. Frittata in festa a maggio

Pur se legata alla Pasqua, la frittata si celebra con una sagra all’inizio di maggio, un grande evento in cui si prepara una frittata da record: nel 2019 furono oltre 1600 le uova impiegate. Ma non pensate che sia una curiositร  da Guinness. La tradizione montaquilana รจ ancora molto viva, e la frittata viene ancora preparata con un numero incredibile di uova โ€“ spiega Angelo che piรน รจ grande piรน รจ buona, โ€œcon 50 uova ha un sapore, con 100 un altro e con 200 un altro ancora, รจ una questione di massaโ€ – unito a salumi (prosciutto, salsiccia, pancetta) o coratella di agnello, e poi formaggio primo sale ed erbe aromatiche tra cui la nepitella. La ricetta della โ€œFrittata di Pasqua โ€“ Ricetta di Montaquilaโ€ รจ stata depositata nel 2005 presso la Camera di Commercio di Isernia e codificata dallโ€™Accademia Italiana della Cucina, ed รจ diventata De.Co il 25 giugno 2019.

frittata ricci

La cottura della frittata

La caratteristica, perรฒ, รจ nella struttura compatta, che ne fa una specie di torta rustica. โ€œLa chiamiamo frittata, ma in realtร  รจ un rustico a tutti gli effettiโ€ spiega Angelo, e nei fatti si consuma a fettine, spesso a farcire del pane casereccio, ed รจ uno dei prodotti immancabili il lunedรฌ di Pasquetta. โ€œSi prepara anche il venerdรฌ Santo, e poi si mangia nei giorni a seguireโ€, complice una lunga shelf life, anche oltre la settimana (se non finisce prima!). โ€œCon quei volumi importanti e quella struttura asciutta si conserva a lungo, anzi dopo qualche giorno รจ ancora piรน buonaโ€ spiega ancora Angelo, che poi aggiunge โ€œse preparata a puntino; il segreto รจ tutto lรฌ, nella cotturaโ€. Gestire un impasto di oltre 10 chili non รจ semplice e non solo per il peso: occorre molta abilitร  per non farla attaccare, non romperla quando si gira e si rimette in pentola e soprattutto ottenere una cottura perfettamente omogenea anche al cuore di un impasto alto anche 10 centimetri: โ€œbisogna portare la massa attorno ai 60 gradi e piรน senza farla attaccare, poi continuare a fuoco lentissimo a padella scoperta, e contemporaneamente compattare il rustico, togliendo man mano tutta l’umiditร  dall’impasto, tutta l’acqua e l’olio in eccesso che la frittata manda fuori e si accumula sui fianchi della pentolaโ€. Liquidi che bisogna far evaporare e poi eliminare mentre si continua la cottura che, per un impasto di 100-120 uova, va avanti anche per due ore, โ€œdurante le quali va assistita di continuoโ€. A tre quarti la frittata va girata, possibilmente con l’aiuto di qualcuno โ€œoggi ci sono i termometri, ma l’olfatto รจ un buon indicatore per capire quando sotto รจ il momentoโ€.

La ricetta del Forno Ricci

  • 100 uova (circa 6 kg)
  • 35/40 g sale,
  • 600-800 g olio evo
  • 400-500 g pancetta stagionata cubettata piccola,
  • 400-500 g salsiccia stagionata cubettata,
  • 400-500 g prosciutto crudo cubettata,
  • 400-500 g formaggio primosale cubettato,
  • 100 g trito di prezzemolo, code d’aglio, nepitella selvatica

Mettere l’olio in padella, lasciar imbiancare la pancetta, aggiungere prosciutto e salsiccia con le erbe e lasciare appassire. Aggiungere le uova precedentemente sbattuta e salate. Cominciare la cottura portando velocemente intorno ai 60ยฐ poi continuare a fuoco bassissimo fino eliminando acqua e olio in eccesso. Girare a tre quarti di cottura.

Montaquila (IS) โ€“ ss 158 km 37,200 โ€“ 0865 960183 – www.fornairicci.it

 

a cura di Antonella De Santis

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