La prima edizione della manifestazione Bolgheri Divino dedicata all’approfondimento dei vini e del territorio bolgherese, si รจ svolta sabato 4 settembre, al Castello di Castagneto Carducci. Oltre alla presentazione in anteprima alla stampa specializzata del vino Doc Bolgheri Superiore 2019 (4 mesi di anticipo sullโuscita legale prevista), dalle 10.30 sino alle 17 c’รจ stata una degustazione diffusa sul territorio, aperta al pubblico, di tutti i Bolgheri Rosso 2020 (legalmente uscito sul mercato da 2 giorni), con tutti i produttori.
La sera di sabato 4 settembre, al termine della manifestazione di Bolgheri Divino, si รจ svolta una spettacolare serata di gala sullo sfondo dello scenografico e iconico Viale dei Cipressi che il poeta Giosuรจ Carducci rese immortali con i versi โ…I cipressi che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar, quasi in corsa giganti giovinetti, mi balzarono incontro e mi guardar… โ.
Questโanno, nel pieno rispetto delle regole Covid, la cena รจ stata servita lungo un tavolo lungo oltre un chilometro dove sono stati accolti circa 1.000 ospiti, italiani e stranieri. All’evento hanno partecipato tutte le 64 aziende associate al Consorzio di tutela e, durante la cena, c’erano ben 120 etichette da assaggiare per accompagnare i piatti.
La Doc deve il suo nome a Bolgheri, la frazione del Comune di Castagneto Carducci, in provincia di Livorno, situata nel cuore dell’Alta Maremma, in uno dei tratti della costa toscana piรน bella con a monte una natura selvaggia fatta di boschi e di sugherete ancora intatte, dove si sta sviluppando una delle piรน importanti aree vinicole italiane. Qui รจ nato il Sassicaia e alcuni tra i piรน famosi produttori nazionali – da Incisa ad Antinori, da Frescobaldi a Merli e a Satta a cui si sono aggiunti Allegrini, Gaja, Folonari, Berlucchi, Bulgheroni e tanti altri ancora – hanno lavorato in sinergia per accrescere il valore del territorio e dei vini.
Un successo in qualche modo annunciato, tanto che nemmeno la pandemia ha rallentato la corsa della Doc Bolgheri e della Doc Bolgheri Superiore (compreso il Sassicaia) che rispettivamente rappresentano il 64% e il 19% del totale del vino prodotto. Se giร erano le denominazioni con il valore medio a bottiglia piรน alto dโItalia, questo รจ aumentato in maniera stabile per tutto l’ultimo anno. Un’indagine di mercato, realizzata da LT wine & food advisory (aprile 2019-aprile 2021) ha confermato la crescita del prezzo per bottiglia sulle varie piattaforme e-commerce, rispettivamente del +11% per il Bolgheri Rosso (media prezzo 24,8 euro in Italia e 40,46 euro all’estero) e del +15% per il Bolgheri Superiore (media prezzo 85,00 euro in Italia e 138,00 euro all’estero). La conferma dell’incremento รจ attestata anche dallโindice del mercato globale del vino, il Liv-Ex. Nel 2020 infatti, tra le 10 referenze piรน quotate ben 3 sono di Bolgheri, un vero e proprio primato.
Fondato nel 1995 da 7 produttori, per alcuni anni il Consorzio ha avuto unโoperativitร – dato lโesiguo numero di soci – per lo piรน formale. A partire dal 2014, dopo il riconoscimento ad operare erga omnes, il Consorzio รจ passato dai 37 soci del 2013 ai 64 del 2020, in rappresentanza del 98% della produzione. In questi anni la creazione di un ambiente favorevole al dialogo e allโarmonia tra i soci ha costituito la prioritร del Consorzio perchรฉ โil rapporto tra i produttori รจ fondamentale non solo per assicurare una gestione consortile partecipata, ma anche per garantire condivisione e confronto sulle strategie a tutti i livelli, dalla coltivazione del vigneto alla gestione dei mercatiโ. L’attuale cda โ composto da 11 membri, di cui 6 donne โ รจ stato eletto a ottobre 2019 e rimarrร in carica sino ad ottobre 2022.
Per comprendere meglio come sono arrivati questi risultati abbiamo coinvolto, in un’intervista a tre voci, la presidente del consorzio di tutela, Albiera Antinori (Guado al Tasso – Marchesi Antinori) e le vicepresidenti, Priscilla Incisa della Rocchetta (Tenuta San Guido) e Cinzia Merli (Le Macchiole).
Quella di Bolgheri รจ la storia di un territorio in cui prima sono nate le aziende e poi la denominazione. In questo aspetto รจ molto simile a molte altre pregiate aree vinicole del mondo. A vostro giudizio qual รจ l’originalitร di Bolgheri nel contesto internazionale?
Incisa Della Rocchetta: la personalitร di Bolgheri รจ una combinazione unica garantita dagli elementi principali del suo terroir: la posizione tra il mare e le colline disposta a teatro che ne influenza il microclima e la luminositร , la grande variabilitร di suoli in un territorio molto piccolo ed ultimo, ma non meno importante, lโesperienza e la capacitร dei produttori di interpretare al meglio questa terra. Le nostre uve principali, cabernet e merlot, sono coltivate in molte zone nel mondo, ma qua si declinano in un modo assolutamente particolare e riconoscibile che caratterizza i vini in modo univoco. Le note mediterranee della nostra macchia, la sapiditร marina, la finezza e lโeleganza dei tannini sono tra le caratteristiche principali dei vini di Bolgheri e sono proprio quelle per cui i nostri vini sono tra i piรน apprezzati al mondo. Inoltre, vista la compagine produttiva, fatta quasi esclusivamente da aziende che svolgono la filiera completa, Bolgheri รจ anche sinonimo di alta qualitร come denominazione, a prescindere dal produttore.
Per molti anni allโestero Bolgheri รจ stata considerata come la patria dei Supertuscan tout court. Secondo voi, a che punto รจ la transizione tra questa immagine e quella piรน attuale di una importante denominazione di un territorio vinicolo di fama internazionale?
Merli: il concetto di supertuscan nacque per sopperire al paradosso tutto italiano per cui alcuni dei migliori vini della Toscana e dellโItalia, nel sistema qualitativo nazionale, ricadessero nella categoria piรน bassa di tutte, quella dei โvini da tavolaโ. Bolgheri รจ stata la prima zona e probabilmente anche la piรน celebre a posteriori, a risolvere questa contraddizione, riuscendo a creare – giร nel 1994 – una denominazione di origine controllata che rispecchiasse lโidentitร produttiva dei suoi vignaioli, ancorchรฉ innovativa rispetto alla tradizione. A Bolgheri quantomeno possiamo tranquillamente dire che il termine Supertuscan รจ oramai del tutto anacronistico.
Il disciplinare di produzione della Doc Bolgheri รจ molto flessibile ed รจ stato inclusivo rispetto a tutti i vini che hanno avuto origine nel suo territorio. Inoltre, lascia molto libertร alle aziende di decidere lo stile dei vini: una scelta controcorrente che ha pagato molto in termini di qualitร e di redditivitร . Come รจ maturata questa strategia nel corso del tempo?
Antinori: la scelta di lasciare libertร alle aziende (soprattutto in termini di scelta delle varietร ) nellโambito del disciplinare รจ stata una scelta coraggiosa, nata dalla piena consapevolezza che serviva esplorare – sia da un punto di vista pedologico, agronomico ed enologico – ancora piรน approfonditamente un territorio che non aveva una consolidata tradizione viticola. Lโimpatto che il terroir, con le sue particolaritร ha sui vini, negli anni ha dimostrato un peso che va al di lร delle varietร e con il tempo sempre piรน se ne riconosce il timbro nello stile dei vini. A Bolgheri il vitigno non รจ mai lโelemento dominante, ma lo รจ sempre il terroir. Non a caso anche a livello di disciplinare i nomi delle varietร in etichetta non sono descritte (vermentino a parte).
Sono trascorsi 27 anni dalla promulgazione della Doc Bolgheri qual รจ il bilancio che si puรฒ fare sulla conoscenza del territorio e dei suoli? Quanto รจ stato fatto e quanto ancora c’รจ da fare? Lo spirito pionieristico e la voglia di sperimentare รจ ancora un tratto caratteristico della denominazione?
Merli: lo studio sui suoli รจ stato da subito molto importante e la zonazione condotta da Attilio Scienza tra gli anni 90 e gli anni 2000 ne รจ il piรน celebre esempio. La sperimentazione e la ricerca fanno parte del Dna bolgherese, anche dopo 27 anni. Tuttโora, benchรฉ Bolgheri sia mostrata come una formula vincente, non manca la sperimentazione costante tanto in vigneto quanto in cantina, come ad esempio a livello di sistemi di allevamento, densitร di impianti o contenitori per lโaffinamento. Certamente il fermento maggiore riguarderร i vini bianchi.
Come si sono comportate le varie tipologie della Doc Bolgheri durante la pandemia?
Antinori: durante la pandemia la nostra denominazione si รจ comportata molto bene. Il valore dellโimbottigliato รจ cresciuto in maniera costante negli ultimi 2 anni in tutti i segmenti, in media dal 10 al 15%. ร un fatto estremamente positivo, merito della costanza e lungimiranza dei nostri produttori che anche durante un periodo di crisi non hanno fatto un passo indietro sulla valorizzazione dei nostri vini, che รจ per noi una prioritร . Per quanto riguarda i bianchi, con lโapprovazione del nuovo disciplinare, nei prossimi anni vedremo certamente nascere dei nuovi vini. (Recentemente il disciplinare del Bolgheri Bianco รจ stato modificato. Seguendo lโesempio del Bolgheri Rosso, sono state individuate tre varietร su cui impostare la tipologia: vermentino, sauvignon blanc e viognier, che potranno essere impiegate da 0% a 100%. Sarร inoltre possibile utilizzare anche vitigni complementari entro il 40%; ndr.)
Quali sono le principali conseguenze del cambiamento climatico sul territorio bolgherese? Quali sono le difficoltร che le aziende si trovano ad affrontare?
Incisa Della Rocchetta: I cambiamenti in questo senso sono sotto gli occhi di tutti purtroppo e non si limitano certo solo allโagricoltura. Nel caso di Bolgheri abbiamo due elementi che ci aiutano in particolare a contrastarli sul piano viticolo. Il primo รจ la vicinanza del mare, che grazie al suo effetto mitigante attenua certi estremi. Lโaltro รจ la possibilitร di lavorare su diverse varietร e quindi a seconda dellโannata gestire tutte le particolaritร in modo piรน efficiente. ร ovvio che se fenomeni climatici estremi diventassero sempre piรน frequenti i problemi aumenterebbero, ed รจ per questo che per quanto possiamo dovremmo tutti fare del nostro meglio per cambiare le cose in meglio. A tal proposito per il futuro ci piacerebbe riuscire a sviluppare un protocollo di sostenibilitร a livello di territorio.
ร giร possibile fare il punto sulla prossima vendemmia? Quali sono le aspettative?
Antinori: Direi che ancora la vendemmia vera e propria, non รจ entrata nel vivo. Si prevede l’avvio, in settimana. Le uve sono belle, le sere si sono raffrescate quindi il clima รจ perfetto. La siccitร non ha dato troppe difficoltร , anche perchรฉ aveva piovuto tanto in inverno. Qualcuno ha giร colto dei merlot, i rosati (almeno per noi) sono quasi alla fine e poi qualche uva bianca. Si prevede una buona vendemmia.
a cura di Andrea Gabbrielli
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