La provincia di Teramo è un’area dove le tradizioni gastronomiche sono ancora molto radicate, sentite e praticate, a casa come al ristorante. Ci sono piatti che sono considerati solo teramani, non abruzzesi. Le scrippelle ‘mbusse per esempio, rigorosamente senza latte, ma anche la mitica zuppa “svuotadispensa” che celebra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Sono le Virtù, una specialità contadina molto ricca che si prepara da sempre per la Festa dei lavoratori.
Leggenda vuole che anticamente fosse cucinata da sette vergini che utilizzavamo sette tipologie di legumi, sette aromi, sette tipi di carne, sette verdure di stagione e sette varietà di pasta, il tutto cotto in sette ore, e che fosse dedicata alle sette virtù cristiane. Il rito continua ancora oggi e l’allestimento della minestra prevede una procedura abbastanza complessa, per il numero di ingredienti e per i tempi di cottura differenti dei vari elementi, che vengono assemblati alla fine. Si prepara nelle case così come in trattorie e ristoranti, di vecchia o nuova generazione, in qualche caso con un tocco moderno senza mai snaturarne il carattere. A edizione limitata, presente nei menu solo per la Festa dei Lavoratori o nella prima settimana di maggio, la zuppa teramana d’inizio primavera vale decisamente l’assaggio. Ecco dove, tra Teramo e dintorni.
Trattoria. Baluardo della cucina teramana, casereccio e accogliente, il Bacucco da anni si fa portavoce dei sapori e dei prodotti del territorio, ricercati con cura e proposti in un menu che cambia con le stagioni e i capisaldi li contempla tutti. Anellini alla pecorara, quindi, pasta alla chitarra con le pallottine, pappardelle all’anatra, timballo, piatti a base di funghi e zuppe di verdure primaverili, prima in ordine cronologico le Virtù. E poi le carni, tra cui capretto e agnello.
Al Bacucco d’Oro – Pineto – loc. Mutignano – via del Pozzo, 8 – 085 936227 –Facebook
Ristorante. In un casolare di campagna ristrutturato, Borgo Spoltino è la meta ideale per una gita fuoriporta nel verde ma anche per celebrare eventi importanti, grazie a spazi ampi e funzionali. Il menu è territoriale con variazioni legate al periodo e qualche tocco creativo senza esagerare. La proposta del 1 Maggio 2025 prevede un ricco antipasto di salumi e formaggi del territorio, pallotte cac’e ova e ovviamente le “sacre” Virtù (“rigorosamente tradizionali e abbondanti”), disponibili pure senza glutine e veg.
Borgo Spoltino – Mosciano Sant’Angelo – s.da Selva Alta – 085 8071021 – borgospoltino.it
Trattoria. Nella Teramo antica, sotto un porticato e con due salette semplici ma curate, la Cantina è il luogo perfetto per provare ricette della tradizione locale interpretate con puntiglio e fedeltà al territorio. Un must del menu sono proprio le Virtù, disponibili in primavera dal Primo Maggio in poi, fatte secondo Disciplinare.
La Cantina di Porta Romana – Teramo – c.so di Porta Romana, 105 – 0861 25257 – lacantinadiportaromana.it
Trattoria. A poco più di un anno dall’apertura procede a gonfie vele questo progetto ideato da un gruppo di giovani che, già dal nome, hanno chiaro l’intento di valorizzare il territorio con attenzione massima alla sostenibilità e alla provenienza della materia prima. In menu piatti di tradizione rivisitati con belle idee, vedi il frmaggio fritto in crosta di riso, confettura di susine e polvere di pomodoro. Ovviamente non mancano le Virtù (anche da asporto e senza glutine).
Entroterra Trattoria Sostenibile – Teramo – via Vittorio Veneto, 48 – 328 3587966 – Instagram
Trattoria. I Maltagliati ha riaperto a settembre 2023 con una nuova giovane gestione, quella di Maicol Capriotti e Federica Brandimarte, che non ne hanno snaturato lo spirito di osteria della tradizione pur rinfrescandone i contenuti. In menu si punta molto su carne e griglia, ma anche i vegetali e le paste sono proposti in belle interpretazioni (lattuga alla brace con vignarola, tanto per fare un esempio), come quella delle Virtù. Sala e atmosfera calde e accoglienti.
Osteria dei Maltagliati – Torano Nuovo – via Regina Margherita, 24 – 366 5326427 – osteriadeimaltagliati.it
Ristorante. Un locale a conduzione familiare gestito con bravura da Valerio Di Mattia, erede diretto della tradizione, e da sua moglie Yelena Kovalyov, al lavoro in cucina a piatti che interpretano con mano gentile i sapori del vicino mare. Ed è proprio la qualità della materia prima ittica – selezionata tra fidati fornitori di zona – la protagonista di una proposta culinaria che asseconda stagione e disponibilità di giornata spaziando tra preparazioni classiche e piatti impreziositi da sobri tocchi di estro, dai crudi alla carbonara di mare fino al carpaccio di mormora con agretti ed emulsione all’aglietto. La “minestra di maggio” (come la chiamano loro) è disponibile anche d’asporto. Si beve molto bene.
Il Palmizio – Alba Adriatica – v.le G. Marconi, 160 – 0861 751339 – Facebook
Trattoria. Nel cuore di questo suggestivo borgo medievale fortificato ecco una realtà familiare rodatissima e molto amata, per la cucina verace fedele al repertorio dell’entroterra ma anche per l’accoglienza affettuosa e la piacevolezza del locale. Ai fuochi la brava Elenia Alcantarini, abile coi classici proposti con un leggero tocco moderno. Carta dei vini regionale.
Pervoglia – Castellalto – loc. Castelbasso – v.le XXIV maggio, 27 – 0861 508035 – Facebook
Trattoria. Proporre i piatti della tradizione può sembrare semplice, farlo puntando alla perfezione non lo è affatto. E proprio questo è l’impegno di Zenobi, immerso nel verde dei primi colli abruzzesi, a poca distanza dal mare. Le materie prime (di pregevole qualità) provengono da produttori della zona, conosciuti personalmente, e vengono trattate con grande tecnica: pappardelle al sugo di papera o maccheroncini con le polpettine, agnello cac’ e ova o scottadito, pizza dolce teramana, tutto di notevole soddisfazione, come testimonia il costante successo del posto. Le Virtù sono una ricorrenza che qui non manca mai. Conto leggero.
Zenobi – Colonnella – via degli Ulivi, 49 – 0861 70581 – ristorantezenobi.it
Ristorante. Fresca di trasferimento, la squadra giovane e agguerrita capitanata da Daniele Zunica e coordinata oggi da Gianni Dezio, il nuovo chef, si è già perfettamente ambientata nella splendida villa del XIX secolo di Sant’Omero. I nuovi piatti di Dezio hanno una chiara personalità e sono coerenti con la filosofia di questo storico ristorante che da sempre ha il merito di valorizzare giovani talenti. Per il pranzo del Primo Maggio il menu (75 euro) va dal carciofo di Cupello alla brace con mentuccia e panna di affioramento alla faraona ripiena con patate e aglio orsino, passando chiaramente per le mitiche “Virtù di Zunica 1880”.
Zunica 1880 – Villa Corallo di Garrufo di Sant’Omero (TE) – via Metella Nuova, 77 – Facebook
© Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati