ร straniante misurarsi con lo spettacolo dei templi. Al tramonto la luce radente rende infuocate quelle colonne di tufo di duemila anni, costruite in una valle dove pare si concentri la feconditร del creato, con le arance, i mandorli, i peschi a far da puntello. E poi lo sfondo, quel mare azzurro abbacinante, confinato dalla marna, bianca e porosa. Scolpendola le acque e il vento hanno dato vita nei secoli allo spettacolo della Scala dei Turchi, qualche km a ovest, nella vicina Realmonte.
La scala dei turchi
Solo qui si puรฒ camminare nellโEden perdendo di vista il tempo: per ammirare, ad esempio, un agrumeto con duemila anni di storia bisogna andare nel Giardino della Kolymbethra, nella Valle dei Templi, oggi rigoglioso e splendente grazie allโopera del FAI. Dal sito del Fondo Ambiente Italiano รจ anche possibile sostenere il progetto acquistando le cassette delle deliziose arance raccolte in loco.
La scalinata cattedrale di San Gerlando
Per questo, per tutta questa esaltante bellezza, il confronto con la cittร โnuovaโ che guarda tutto dallโalto della collina รจ impietoso: quei palazzi senza anima costruiti durante il sacco di Agrigento, dagli anni โ50, una macchia immane che non riesce comunque a cancellare il fascino, lโattrattiva di questo luogo. Certo aumenta lโamarezza, al pensiero di quanto sarebbe stata incredibilmente bella la cittร se lโavessero lasciata in pace.
Il panorama dalla cattedrale
Si intuisce ammirando le linee di via Atenea, il salotto buono cittadino: medioevo e barocco si danno la mano fino a piazza Pirandello, il figlio illustre di Girgenti. E poi, che panorami che si godono dagli angoli piรน defilati. Salire sui campanili della splendida Cattedrale di San Gerlando รจ unโesperienza nellโesperienza, ma anche una chiacchierata sulle panchine del belvedere Domenico Modugno, lo sguardo che spazia sullโantica area sacra, ha il suo perchรฉ.
La capra girgentana
Siamo sempre in Sicilia, qui il patrimonio gastronomico รจ parte integrante dellโesperienza. Chi vuole dedicarsi allo street food troverร ad Agrigento tutto il repertorio di tavola calda, focacce e fritti, come arancine, rizzuole, ravazzate. I dolci ubertosi, come cannoli, cassate, granite, ricci di mandorla. Ma anche antichissimi, come il cous cous di pistacchi, ricetta delle suore cistercensi del Monastero di Santo Spirito. E in tavola piatti di mare e di campagna, dal macco di fave alle caponate, passando per cavatelli e involtini, con lโesotismo dellโagrodolce, marchio di fabbrica dellโisola. Grande peculiaritร della zona i formaggi di capra girgentana, bellissima razza ovina dalle lunghe corna attorcigliate, pare importata dagli Arabi nellโisola, e oggi reintrodotta, con un interessante progetto del parco archeologico, nellโambiente della Valle dei Templi.
Food lab in pieno centro cittadino, sulla via Atenea, che vede ai fornelli il giovane Alessandro Ravanร , scuola Pino Cuttaia. La proposta รจ ampia, da bistrot, incentrata su piatti interessanti e saporiti, come il macco di fave o lo stinco glassato al forno, ma si va anche dalle pizze gourmet ai panini con prodotti locali, come verdure sottโolio, formaggi di capra girgentana e salumi di maiale nero. Dโestate รจ aperto solo a cena, ma nel resto dellโanno si punta a una formula โall dayโ, dalla mattina alla sera, con bancone del pane e salumi che diventano pezzo forte anche per un take away di classe. Da assaggiare il cous cous di pistacchio. Buona selezione di vini, soprattutto siciliani.
Le Boccerie โ via Atenea, 231 โ Agrigento – leboccerie.it
Val la pena accomodarsi solo per la vista meravigliosa che si gode dal piccolo dehors su strada, ma anche per il bellissimo progetto di integrazione alla base del lavoro della cooperativa Al Kharub e della chef di origini senegalesi Mareme Cissรจ (questโestate vittima di uno spiacevole episodio di razzismo). Materie prime di assoluta qualitร โ a partire dalla degustazione di formaggi di capra girgentana โ entrano in piatti stagionali, ricchi di contaminazioni tra la cucina siciliana e quella senegalese.
Ginger People & Food- Agrigento – via Empedocle, 21- www.gingerpeoplefood.com
In pieno centro storico, in una deliziosa piazzetta, un locale di tendenza ma con lโanima. Ex panificio degli anni Cinquanta, con dentro ancora antichi attrezzi del mestiere e i cassettoni in legno per farina e granaglie, oggi รจ riferimento per chi cerca in cittร ricette tradizionali, โsvegliateโ anche da un tocco di creativitร . Fra i piatti piรน apprezzati il primo sale alla piastra, semplice e gustoso, i cavatelli, lo spiedino di sarde a beccafico e la gettonatissima pasta nโcaciata con cavolfiore, pinoli, uvetta e caciocavallo. Buona selezione di vini, servizio cordiale e svelto. Adiacente agli ambienti del ristorante, Buvette, un piacevolissimo cocktail bar, con una proposta seria e curata.
Ex Panificio Osteria e Buvette – Agrigento – p.tta G. Sinatra, 16 – osteriaexpanificio.it
Per gustare unโottima pizza si va al Villaggio Mosรจ, nellโinsegna della famiglia Sorce. Prodotti in prevalenza locali arricchiscono le pizze a lunga maturazione. Il menu si articola in cinque macro sezioni: pizze fritte, 4 Margherite, specialitร , selezione gourmet e classiche. Sontuoso il menu degustazione, a soli 30 euro. Buone le varie proposte di impasto, dal padellino alla pala alla romana, passando per il localissimo Cudduruni Favarese, con pomodoro siccagno pelato, parmigiano, sarde, aglio, basilico e origano. Molto attento il servizio.
Sitร ri – Villaggio Mosรจ (AG) – Sorce family – v.le L. Sciascia, 286 โ sitari.it
Locale molto moderno e curato, sulla salita che porta alla Cattedrale, con proposta di pasticceria tradizionale fatta con cura e quarantโanni di storia alle spalle. Si viene qui per il caffรจ della mattina, magari accompagnato da cartoccio alla crema di ricotta, per rinfrescarsi con una granita o con un gelato al pistacchio dal gusto pieno. Non manca nulla dellโantologia dolciaria locale, dalla cassata ai ricci di mandorla. Non male fermarsi per un aperitivo.
Pasticceria Rizzo – Agrigento – Via Duomo, 32 – pasticceriarizzo.eu
Nella piazza intitolata allโagrigentino premio Nobel per la letteratura, la famiglia Saito gestisce questa solida insegna specializzata in dolci siciliani. D’estate granite e gelati – in coppa o insieme alle soffici brioche – vanno fortissimi; doverosi gli assaggi di cannoli, torta rustica, cassate (anche al forno), sfince di San Giuseppe, genovesi e sciarduni (specialitร locale, cannoli di frolla glassati ripieni di crema di ricotta e coperti di granella di mandorle). Ancora, geli in gusti assortiti, frutta martorana e frolle. Buono pure il repertorio di pasticceria italiana classica, in primis bignรจ, babร , cestini crema e frutta. In vetrina refrigerata, torte e monoporzioni (ottimo il tiramisรน alla ricotta). Buccellati e biscotti ricci alle mandorle sono ideali come golosi souvenir. Servizio gentile e disponibile.
Caffรจ Concordia โ Agrigento – p.zza L. Pirandello, 36
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