Quando, a luglio 2021 Inkiostro di Parma ha annunciato la fine della collaborazione con ย Terry Giacomello, si รจ subito creata grande aspettativa intorno al nome che sarebbe andato a sostituirlo. Se da un lato, infatti, per un ristorante di reputazione come quello parmense questi passaggi sono sempre delicati, dallโaltro poche famiglie – negli ultimi anni – si sono dimostrate illuminate e lungimiranti come la famiglia Poli, che ha sempre sostenuto i propri chef, e ha reso questo ristorante un laboratorio di sperimentazione, rendendolo meta desiderabile per molti cuochi da tutta la penisola. Un luogo per molti versi eretico, rispetto la grande tradizione nostrana. Ma l’eresia trova tanti modi per esprimersi, e non sempre non parla il linguaggio rumoroso dell’esagerazione. L’ordine e il pensiero possono rivelarsi antitetici rispetto alle nostre aspettative, spesso ben piรน di una dimostrazione di tecnicismi estremi.
Lunedรฌ 25, finalmente lโannuncio: dietro i fornelli arriva Salvatore Morello, classe 1984. Calabrese di origine, Morello si รจ formato tra Francia e Germania, lavorando con grandi maestri come Alan Ducasse e Paul Bocuse e i alcuni dei piรน importanti locali della scena gastronomica tedesca, come Essenza in Potsdamer Platz a Berlino e DaVinci a Koblenz. Sciolte le riserve, รจ stata la stessa Francesca Poli a sintetizzare passato e futuro del ristorante: โInkiostro รจ nato nel 2011 ma la mia Famiglia รจ nel mondo della ristorazione da oltre cinquantโanni. Siamo partiti sin da subito con un ristorante gastronomico conseguendo nel 2013 la stella Michelin, poi nel 2015 il cambio chef e la svolta tutta avanguardista. Un periodo di studio con grande attenzione alla ricerca, conclusosi il 31 luglio 2021 dopo sei anni. Quello che vogliamo trasmettere oraโ continua โรจ un approccio piรน maturo e tondo alla nostra proposta culinaria: una cucina elegante e raffinata che mantiene uno sguardo verso la sperimentazione, soprattutto nelle tecniche di cottura e nellโapproccio alla materia prima, ma ricordando che al ristorante si va per stare bene e per vivere unโesperienzaโ.
Una dichiarazione d’intenti, quella di Francesca, che parrebbe spingere verso una versione gustosa โ magari โ ma spesso opaca di una cucina dove โtradizione e innovazione si incontranoโ. Niente di piรน errato. Salvatore Morello, compie la propria eresia senza provocazioni, una rivoluzione figlia del ragionamento, dello studio e della ricerca. Non piรน una proposta figlia della sperimentazione piรน spericolata, ma l’espressione di una cucina tecnica, colta, elegante. In un territorio votato alla gastronomia come lโEmilia, Morello si presenta con un menu che non vuole parlare del โdoveโ ma del โcosaโ, intendendo con questo lโarte stessa del cucinare. Nelle portate si riscopre tutto quel fascino della ristorazione internazionale di cui non รจ stato possibile godere negli ultimi due anni, attraverso ingredienti e tecniche che strizzano lโocchio alla Francia tanto quanto alla Danimarca, tra oriente e italianitร fuori dagli stereotipi.
Astice Carota Miso
La prima uscita di Morello รจ con un menu che vira sul gusto mare. Una scelta che รจ quasi una notizia, nel cuore della Food Valley italiana. Giร dallโamuse-bouche si percepisce questa direzione, tra Ostrica con granita di calamari e Croccante di riso con ceviche di ricciola e gel al sake, direzione che poi diventa protagonista come in un crescendo, in piatti come Amberjack, Alghe, Granny Smith, o Salmone, Cavolfiore, Curry verde (bellissima la cottura) e nel Branzino, tapioca, porro thay. Insieme al prodotto principale – pesce, che occupa gran parte ma non tutto il menu โ ci sono elementi, diversi, e tante verdure, non semplici comprimarie ma componenti fondamentali, insieme agli altri. La parte vegetale รจ fondamentale, in armonia con le tendenze attuali che vogliono i sapori dell’orto protagonisti nell’alta cucina di tutto il mondo. Qualche esempio? Il Tortello Zucca Hokkaido, St.Jacques estremamente armonioso, oppure Astice, Carota, Miso dove รจ il gioco delle consistenze a rendere il piatto funzionante.
Bottone Cavolo nero Tartufo
Inaspettati anche gli altri elementi del piatto, che sembrano volutamente provenienti da ogni angolo del globo esclusa lโEmilia. Dal punto di vista meramente filosofico questa scelta ben si coniuga con la volontร della famiglia Poli di diventare un punto di riferimento per il territorio dโappartenenza. Se fino a ora Inkiostro รจ stata tappa obbligata per gli amanti del fine dining dagli accenti piรน sperimentali, oggi si vuole creare un nuovo rapporto con il cliente, che deve poter venire al ristorante e godersi a pieno lโesperienza prescindendo dal proprio grado di conoscenza del mondo dellโalta cucina. Inkiostro, nella filosofia Morello-Poli, non รจ piรน inteso come museo permanente della territorialitร , ma come una galleria dโarte aperta a mostre da tutto il mondo, dove venire piรน volte per conoscere la gastronomia e i sapori diversi.
Con il cambio di chef รจ rinata anche lโintera brigata di cucina, creata su input dello stesso Morello per gestire al meglio le esigenze tecniche necessarie per seguire il nuovo menu, in cui la quasi totalitร dei piatti viene realizzata espressa. Nonostante ci sia stato solo un mese e mezzo di lavoro di team, lโequilibrio pare giร trovato. Se in cucina si respira novitร , in sala invece รจ la stabilitร a farla da padrona. Il sommelier Daniele Molinaro, che giร si divertiva tra questi bicchieri nellโepoca pre- Giacomello, dimostra di non volersi accontentare dellโampia cantina di vini, creando nuovi abbinamenti che passano dai fermentati di melograno ai tรจ, dai cocktail fino alla stout.
Tre i percorsi degustazione proposti: Frammenti (5 portate a scelta dello chef, anche in versione Vegetariana. 95 โฌ) Equilibrio (7 portate 115 โฌ ), Inkiostro (9 portate 140 โฌ). Una nuova era inizia a Parma, a partire dal 1 novembre,. Il primo percorso gastronomico รจ tracciato, e sembra evidente che ancora una volta ci si potrร divertire alla tavola della famiglia Poli, uscendo dallo scontato in direzione dellโinatteso, seppur seguendo altri tracciati rispetto a prima.
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