In questi mesi difficili il pane รจ stato simbolo di resistenza e rinascita, e non solo per i molti che hanno scoperto il valore terapeutico dell’impastare ma anche perchรฉ i forni non si sono mai spenti. Un prodotto che vive una nuova vita, il pane, ma che soprattutto รจ diventato veicolo e protagonista di una trasformazione importante. Che investe il modo di fare critica, di concepire il prodotto, di consumarlo. Per chi ne scrive, unโoccasione unica per partire dalle radici, per analizzarne lโessenza e attraversarne il valore simbolico, con lโenorme ricchezza di storie che porta con sรฉ. Perchรฉ dietro ogni pagnotta cโรจ una storia, del professionista che la produce, del grano da cui proviene la farina, del territorio su cui รจ stato coltivato, della popolazione che ci vive.
panino.eat Cagliari
Per questo abbiamo deciso di lanciare lโuscita della seconda edizione della Guida Pane & Panettieri dโItalia con una delle โstorie di paneโ che piรน ci hanno colpito. Una storia che amplifica il valore simbolico di questo alimento straordinario: primordiale, trasversale, universale. ร la storia di Mamadou Diallo, panificatore responsabile del nuovo Panino.eat di Cagliari. Un format che si concentra su una formula pranzo veloce appunto a base di panini, alla quale si affianca una piccola produzione di pane, il tutto seguito da Mamadou. Ventidue anni, รจ arrivato in Italia dalla Guinea quattro anni fa. Quando ha lasciato la sua casa e i suoi affetti non aveva ancora 18 anni, non si aspettava di dover fare un viaggio cosรฌ lungo e difficile attraverso il Gambia, poi la Libia aiutato sempre da suo zio alla fine ucciso dagli scafisti, ma teneva stretto i suoi due grandi sogni da realizzare rigorosamente in Italia: fare il calciatore o il cuoco, perchรฉ della ristorazione italiana, si sa, ne parlano in tutto il mondo.
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โSono arrivato a Crotone e da quel momento per diversi anni non mi sono mai fermato. Sono stato a Bologna, poi a Ferrara. Ogni volta esprimevo il desiderio di studiare, sapevo benissimo che se non avessi imparato lโitaliano non avrei potuto fare molto. Ma lโiter per iniziare la scuola non era proprio semplice e mi si prospettavano anche quattro, cinque mesi di attesaโ. Mamadou con la leggerezza di chi lโha combattuta e ce lโha fatta evidenzia una delle piรน grandi criticitร che riguardano da vicino i giovani stranieri che arrivano in Italia: il tempo, la noia. Il rischio di doversi alzare la mattina in casa di accoglienza e trascinarsi in giornate scandite soltanto dai pasti, da una partita in cortile. Quello che per molti puรฒ sembrare una vacanza, ma che per chi ha messo tutto in una borsa in vista di un futuro migliore, tutto da costruire, si puรฒ trasformare in un incubo. Puรฒ spingere alla strada, come accade nella maggior parte dei casi.
โA Ferrara ho incontrato una donna che mi ha aiutato molto, ha accolto il mio desiderio di imparare la lingua, mi portava in biblioteca, mi aiutava a leggere. Ma la scuola non arrivava mai, cosรฌ mi sono spostato in Svezia per tre settimane, in Francia e ancora in Italia, a Como, Torino, Firenze, Milanoโ. Solo in ultimo รจ arrivata la Sardegna. Qui per Mamadou tutto ha preso la piega giusta. โMi sono presentato in questura, ho avuto subito la possibilitร di accedere a una casa di accoglienza (questo non accade sempre, e in molti casi dalla questura alla casa di accoglienza si passano diversi giorni in strada ndr). Hanno accolto la mia richiesta di andare a scuola, cosรฌ finalmente ho iniziato a studiare. Ho giocato per due anni a calcio, ho fatto il mediatore culturale (Mamadou parla inglese, francese e due dialetti africani ndr) e il volontario al 118โ.
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Eppure, il sogno della cucina il giovane guineano non lโaveva mai abbandonato. Unโoperatrice del centro di accoglienza gli suggerรฌ un corso di formazione tenuto da Cannavacciuolo, e dopo qualche mese lo presentรฒ a Giuseppe Carrus e Alessandra Meddi, proprietari di Cucina.Eat a Cagliari. Qui avrebbe avuto la possibilitร di fare esperienza. โPortavo nel cuore i profumi e i gesti di mia madre, ma in cucina fino ad allora ero stato solo con lei, con i piatti della mia terra. I primi tempi avevo paura anche di mettere la padella sul fuoco. Ma Alessandra, Francesco Vitale e Mauro Ladu hanno cercato e trovato la giusta via per aiutarmi. Mi portavano al mercato per mostrarmi il cibo. Stavo attraversando senza dubbio il cambiamento piรน importante della mia vita. E con Francesco Vitale รจ arrivato questo amore viscerale per il pane. Lโimpasto, il profumo, lโaspetto, tutto mi riportava improvvisamente vicino alla mia terra, ai miei cari. Impastavamo a mano, proprio come si fa in Africa. E dopo tanto tempo, ho riscoperto di essere felice, ho capito che seguire quel magico processo produttivo che accompagna il pane mi rendeva felice piรน di qualsiasi altra cosaโ.
Francesco Vitale ha trasferito a Diallo tecniche e segreti della lievitazione naturale, di uno stile tutto moderno di fare il pane (grandi pezzature, grani veri e lievito madre) che il giovane panificatore ha studiato e personalizzato a poco a poco. โOggi da Panino proponiamo pane classico, quello che facevo con Francesco, abbiamo messo a punto i bun per gli hamburger, la baguette, con ottimi risultati. Stiamo lavorando anche alle semoline, proprio per celebrare al meglio la cultura del grano duro in Sardegnaโ.
Il pane di Mamadou oggi รจ buonissimo. ร equilibrato nel rapporto crosta mollica, descrive bene il grano da cui proviene, ha unโottima masticabilitร e durevolezza. Ma soprattutto รจ โforte, serio e coraggioso. Credo di esserlo stato e quando rivedo il mio pane oggi, ogni singola pagnotta, ci rivedo forti e chiare tutte queste caratteristicheโ.
A casa, quella che ha lasciato, sanno della sua storia, della sua incredibile storia di pane. Delle sue corse in campo e dei suoi occhi accesi davanti al forno.
Mercoledรฌ 15 luglio presenta al ristorante Mediterraneo del Maxxi a Roma con un evento privato e in ottemperanza delle norme, la sua prima guida dopo lโemergenza. E parte dal pane, con la seconda edizione della guida Pane & Panettieri dโItalia, per celebrare lโalimento che piรน di ogni altro รจ stato ed รจ simbolo di rinascita, di resistenza.
Panino.eat – www.facebook.com/Panino.eat | Cagliariย | piazza Galileo Galilei, 31 | 070 099 1098
Guida Pane & Panettieri dโItalia 2021 – 240 pp. – 8.90 โฌ (disponibile in librerie e on line da metร luglio)
a cura di Sara Bonamini
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