La scienza ha parlato: i pomodori vanno tenuti fuori dal frigorifero

Come sempre non sono mancate le polemiche, ma l’opinione degli scienziati è chiara: i pomodori non vanno messi in frigorifero, pena la perdita del gusto. È su questo punto che si concentra il video pubblicato da Focus Italia insieme alla divulgatrice scientifica, chimica e cosmetologa Greta Bertarini, che sul suo profilo social da oltre 20mila follower offre pillole di chimica su prodotti di uso quotidiano, dalle creme solari agli smalti, e naturalmente cibo. Insieme a Focus e My-personaltrainer – sito che dal 2005 parla di salute e benessere online – la chimica ha postato questo contenuto a tema pomodoro su Instagram, suscitando come sempre reazioni opposte.

Perché i pomodori non vanno tenuti in frigorifero

Un video breve, come impone l’etichetta dei social network, ma piuttosto esaustivo: al centro di tutto c’è il gusto del pomodoro, dato dall’unione del sapore percepito dalle papille gustative e l’odore recepito al naso. Uno di quei gusti inconfondibili, ricordi d’infanzia, di pranzi estivi leggeri e bruschette condivise in trattoria con gli amici. Toglieteci tutto, ma non il pomodoro. Ecco, proprio questo sapore caratteristico sparisce un po’ con il freddo. Questo perché il pomodoro è un mix di zucchero e acidi, più tante componenti volatili: la produzione di quest’ultime viene rallentata dal freddo, che rovina anche i profumi, perché inibisce gli enzimi che trasformano gli acidi polinsaturi in molecole odorose.

Pomodori fuori dal frigorifero, ma lontani dalla frutta

Insomma, conservare i pomodori in frigorifero non sembrerebbe una grande idea. Il modo corretto, secondo la chimica, è tenerli a temperatura ambiente, ma facendo attenzione a non posizionarli vicino a frutta che produce etilene (banane, albicocche, kiwi, pesche…) per evitare una precoce maturazione dei pomodori. Tra i diversi commenti sotto il video, qualcuno suggerisce di conservarli in frigorifero e tirarli fuori una quindicina di minuti prima del consumo, ma la Bertarini non è d’accordo, perché “la degradazione che provoca il freddo su certe molecole volatili è irreversibile. Viene recuperata solo in parte”.