Educare i consumatori a fare scelte informate e, allo stesso tempo, garantire la sostenibilitร dell’industria vitivinicola. Sono i due obiettivi da perseguire in parallelo secondo l’Accademia italiana della vite e del vino, in un contesto, come quello attuale, di forte attenzione su uso e abuso di alcolici e sui conseguenti dibattiti sul rapporto tra alcol e salute. Il vice presidente, Vincenzo Gerbi, ha messo nero su bianco una relazione dal titolo Alcol e vino: un rapporto da ripensare, per offrire un contributo scientifico e in cui analizza sia le recenti prese di posizione dell’Organizzazione mondiale della sanitร (Oms) sia la questione dei vini dealcolati, che l’Italia ha recentemente autorizzato con un apposito decreto del Masaf.
L’educazione รจ il centro delle argomentazioni di Gerbi (accademico dell’Universitร di Torino, docente anche al Corso di alta formazione Il Vino del Futuro presso la Gambero Rosso Academy). Il crescente numero di casi di coma etilico tra i giovani solleva preoccupazioni riguardo al consumo irresponsabile di alcol. Ecco che ยซl’educazione alimentare risulta cruciale per promuovere una maggiore consapevolezza tra i giovani e i loro genitori. ร fondamentale – scrive Gerbi – che i messaggi sui rischi legati all’alcol siano chiari e completi, evitando semplificazioni eccessiveยป. Dai vini della vendemmia 2024, sarร obbligatorio indicare in etichetta le informazioni nutrizionali e gli ingredienti della vinificazione. Da un lato, รจ un passo importante verso la trasparenza ma, dall’altro lato, ยซรจ essenziale che i consumatori siano in grado di interpretare correttamente queste informazioniยป.
Se lโalcol รจ un pericoloso cancerogeno, sottolinea Gerbi, qualunque sia la bevanda che lo contiene e indipendentemente dalla dose assunta, allora il bevitore di vino, saggio e moderato, dovrร considerare lโalcol del vino come un possibile danno collaterale, un pericolo da tenere presente, senza perรฒ indurlo a rinunciare al piacere sensoriale di questa fantastica e millenaria bevanda. Ma in un contesto in cui il dibattito รจ piรน acceso che mai, la scelta di bere vino deve essere accompagnata da una ยซconsapevolezza critica. Se il vino viene consumato con moderazione e apprezzato per le sue qualitร intrinseche – sottolinea l’accademico – puรฒ rimanere una parte significativa della cultura gastronomicaยป.
La crescita sul mercato dei vini dealcolati, sta consentendo ai produttori di esplorare nuove possibilitร e offrire bevande con ridotto o nullo contenuto alcolico, mantenendo perรฒ le proprietร benefiche dell’uva. ยซTuttavia – osserva Gerbi – questa pratica solleva interrogativi sulla qualitร e sul profilo gustativo dei vini, specialmente per quanto riguarda l’equilibrio tra dolcezza, tannicitร e aciditร ยป. Secondo il presidente dell’Accademia, Rosario Di Lorenzo, quella della dealcolazione รจ una ยซquestione molto sentita e dibattuta tra puristi della tradizione, senza alcol non รจ vino, e chi si apre alla necessitร di dare risposta alle nuove tendenze, che si basano anche su aspetti legati ai nuovi consumi e di conseguenza dei mercatiยป.
Il professor Gerbi, nella sua relazione, ha ricordato come anche il responsabile del dipartimento Salute degli Stati Uniti (governo Biden) abbia recentemente abbracciato la linea dell’Oms, secondo cui non ci sarebbe un consumo moderato e nessuna quantitร sicura di alcol per la salute. Tuttavia ยซesiste – ricorda Gerbi – un segmento del mondo medico che sostiene l’idea di un consumo moderato di vino considerato da secoli una bevanda complessa e ricca di componenti vegetali beneficiยป, che si caratterizza anche per il suo ยซelemento culturale fondamentaleยป (tema evidenziato anche dall’associazione Wine in moderation, nell’intervista al settimanale Tre Bicchieri del Gambero Rosso del 9 gennaio 2025). Il nuovo clima generale sta portando professionisti e appassionati a riflettere sulle implicazioni etiche e sociali del loro operato. Chi si intende di vino non si concentra sul grado alcolico della bevanda bensรฌ sulla complessitร di sapori e aromi che ogni varietร e territorio conferiscono al vino. Chi lo conosce ยซsoffre nel sentirne parlare come di una qualunque bevanda alcolica, bevuta distrattamente, scelta per sfruttare il suo contenuto in alcol e ottenerne un effetto euforizzante e disinibente. Il vino – rileva Gerbi – รจ invece lโaccompagnamento ideale del cibo in uno stile di vita tipico delle popolazioni mediterraneeยป.
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