LโUE รจ pronta a blindare il proprio mercato agricolo con nuove restrizioni sulle importazioni, colpendo quei prodotti alimentari realizzati secondo standard piรน permissivi. Una mossa che riecheggia la politica commerciale โreciprocaโ di Donald Trump e che potrebbe innescare nuove tensioni globali. A rivelare la possibile risposta europea ai dazi americani, che dovrebbero partire dal 2 aprile prossimo, รจ stato il Financial Times secondo cui tra i primi obiettivi potrebbero esserci le colture statunitensi, come la soia, che vengono coltivate utilizzando pesticidi vietati nel Vecchio Continente. Un simile divieto contribuirebbe a impedire che i prodotti importati costino meno degli agricoltori dell’Ue. Una posizione, quella dei dazi, che come abbiamo visto preoccupa le cancellerie europee, ma non Matteo Salvini che, anzi, vede delle potenzialitร nella politica di Trump.
La reciprocitร , nel bene e nel male
Il piano, che รจ stato paragonato alla politica commerciale “reciproca” del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, รจ menzionato nel documento trapelato dall’Ue sulla Visione per il futuro dell’agricoltura.
Storicamente, la Commissione si รจ opposta alle richieste degli Stati membri, come la Francia, di imporre politiche commerciali “reciproche”, sostenendo che ciรฒ avrebbe potuto violare le regole stabilite dall’Organizzazione mondiale del commercio. Le restrizioni sono consentite solo per motivi scientifici. John Clarke, ex direttore delle relazioni internazionali della Commissione Europea, afferma nella sua newsletter che queste โclausole speculariโ sono proibite dalle regole dellโOmc in quanto possono potenzialmente portare al protezionismo in quanto i membri devono offrire le stesse tariffe gli uni agli altri a meno che non concludano un accordo commerciale bilaterale o regionale. Sottolinea che in luoghi diversi sono necessari pesticidi diversi: ad esempio, nelle zone tropicali i parassiti sono diversi da quelli europei. Nel corso della sua campagna elettorale Trump ha parlato di โocchio per occhio, tariffa per tariffa, stesso identico importoโ.
Il ruolo dei pesticidi nella guerra commerciale
Secondo un rapporto pubblicato all’inizio del mese, il gruppo Pesticide Action Network Europe ha trovato pesticidi come il fungicida propiconazolo e insetticidi neurotossici che uccidono le api in molte importazioni. Queste sostanze sono spesso presenti in miscele di โcocktail di pesticidiโ e, in alcuni casi, i loro livelli superano i limiti di residui legali stabiliti per i singoli pesticidiโ, ha dichiarato il gruppo. ยซSpesso vengono mantenuti limiti di residui piรน elevati per venire incontro ai partner commerciali internazionali, mettendo a rischio la salute dei cittadini europeiยป. Il tรจ e il caffรจ sono stati i prodotti piรน comuni con residui di pesticidi vietati, con il 38% dei campioni di tรจ e il 23% di caffรจ. Quasi un quarto dei campioni provenienti dall’India e il 17% dalla Cina, entrambi grandi produttori di tรจ, contenevano residui di pesticidi vietati. Secondo quanto riportato dal Financial Times la Commissione intende inoltre includere nei futuri accordi commerciali standard piรน elevati per il benessere degli animali dato che l’Ue ha regole sulla quantitร di spazio per galline e vitelli, sulla pulizia degli alloggi e su altri aspetti che aumentano i costi per gli agricoltori.

Arriva l’interrogazione parlamentare per il ministro Lollobrigida
In un contesto di momentanea incertezza e di osservazione dei comportamenti commerciali degli americani le cancellerie europee stanno cercando di capire come muoversi nel dare una risposta ai dazi che dovrebbero entrare in vigore dal 2 aprile prossimo. In quest’ottica il Movimento 5 Stelle ha giร depositato un’interrogazione parlamentare, con prima firmataria la senatrice Gisella Naturale, per chiedere al ministro Francesco Lollobrigida se i dazi possano compromettere la competitivitร del made in Italy agroalimentare, ma anche se reputi che tali misure possano attivare un meccanismo ritorsivo attraverso il concetto di reciprocitร dei provvedimenti. A tal proposito la stessa senatrice Naturale ci ha dichiarato: ยซIl valore commerciale delle nostre eccellenze agroalimentari, quelle maggiormente esportate, รจ sotto minaccia. Gli effetti collaterali che possono generarsi sono preoccupanti sotto diversi aspetti. Uno di questi riguarda il possibile inasprimento delle relazioni commerciali attraverso lโapposizione reciproca di tariffe aggiuntive, un meccanismo che non giova a nessuno. Il mercato dei nostri vini, dellโolio extravergine di oliva, dei formaggi, tanto per fare degli esempi concreti, subirebbe un drastico arresto in un momento dโoro per lโexport, che attualmente frutta 7,8 miliardi di euro. A fare le spese di questa misura saranno gli anelli deboli della filiera agroalimentare, vale a dire i produttori agricoli italiani e i consumatori, esposti senza protezione ad una dilagante diffusione delle imitazioni, dellโitalian sounding, oltre che alla concorrenza di competitor piรน appetibili sotto il profilo economico. Chiediamo al ministro Lollobrigida di attivare immediatamente un confronto, con gli altri dicasteri coinvolti e anche nelle sedi eurounitarie, per contenere tutti i possibili effetti collaterali. Il drastico calo oltreoceano degli acquisti dei nostri prodotti distintivi รจ dietro lโangolo e rimanere inerti sarebbeย imperdonabileยป.