Il mix negativo provocato dai dazi del 25% sui beni europei annunciato dagli Stati Uniti potrebbe costare quasi un miliardo di euro nel valore dell’export di vino italiano. Un impatto che, secondo Unione italiana vini, include anche la perdita di Pil. Infatti, come ha dichiarato il commissario Ue agli Affari economici Valdis Dombrovskis a Repubblica ยซa medio termine il Pil globale scenderร del 7%. Come perdere il Pil complessivo della Germania e della Franciaยป.
Il sindacato vitivinicolo parla di ยซeffetto a cerchi concentriciยป, dagli Usa (con una perdita stimata a 472 milioni di euro e un -25% sul 2024) ai Paesi colpiti direttamente dalle nuove tariffe firmate Donald Trump, che potrebbero rallentare o recedere, come la Germania.
Stati Uniti – Casa Bianca – Campidoglio – foto wirestock su Freepik
Nel conto (salato) va considerato anche la recessione del Canada, dove lโexport italiano del 2025 potrebbe segnare un -6%, e anche della stessa lโUnione europea, con una stima di -5%, pari a 216 milioni di euro in meno. Tirando le somme, tra gli Usa, il Canada e l’Ue, che pesano per lโ80% sul valore dell’export vino italiano, il saldo da aprile 2025 ad aprile 2026 (anno mobile) potrebbe chiudere in negativo per 716 milioni di euro (-11%). E con export totale verso il Resto del mondo che dovrebbe anch’esso contrarsi, si avrebbe un disavanzo tra il 2024 e il 2025 di 920 milioni di euro. Senza tenere conto del mercato interno nazionale che, nell’anno mobile, subirebbe un’ulteriore flessione di 350 milioni di euro (-5 per cento dei consumi).
Lamberto Frescobaldi lancia, cosรฌ, un appello ai partner americani, importatori e distributori: ยซPer rimanere nel mercato statunitense, che vale per noi circa 1,9 miliardi di euro e il 24% del totale export del settore vitivinicolo, l’obiettivo – spiega il presidente di Uiv – รจ fare squadra con le nostre imprese del vino per cercare di ammortizzare insieme il surplus dei costi derivanti dalla guerra commercialeยป. Si tratterebbe di un ยซsacrificio non di facile attuazioneยป che determinerebbe nel breve ยซdinamiche antieconomicheยป, ma lโimperativo รจ ยซsalvare il mercato e il rapporto speciale che ci lega coi consumatori statunitensiยป.
Lamberto Frescobaldi
Lโipotesi dazi al 25%, secondo Unione italiana vini, determinerebbe infatti una quasi totale uscita dal mercato, che sarebbe anche un esito peggiore. ยซIn questo mese che ci separa dalle decisioni che saranno adottate dall’amministrazione americana – osserva il presidente Frescobaldi – chiediamo il massimo sforzo della diplomazia italiana ed europea, affinchรฉ si avvii giร da adesso un negoziato sul futuro delle relazioni commerciali con gli Stati Unitiยป. Secondo Uiv, la Commissione europea deve inserire il vino ยซnella valigetta delle proposte in merito al riequilibrio commerciale tra i due blocchiยป.
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