Due amici dโinfanzia ferraresi che si incontrano in Costa Smeralda e decidono di aprire un ristorantino di cucina emiliana in pieno centro a Torino. Lโepisodio risale allโestate scorsa e trascorsi pochi mesi, nei giorni scorsi, Thatโs Emilia โ il nome del nuovo locale – รจ diventato una realtร . Due salette, una trentina di coperti, piรน quelli nel prossimo dehors estivo, ma ben posizionate in una zona animatissima della cittร , fra piazza Carlo Alberto e piazza San Carlo.
I protagonisti sono Beppe Rambaldi, ex sous chef di Davide Scabin ai tempi del bistellato Combal.Zero, ora ristoratore di successo in Val di Susa con il suo locale Cucina Rambaldi e da piรน di ventโanni piemontese dโadozione. Accanto a lui, Giovanni Camatarri imprenditore della ristorazione a Ferrara dove รจ proprietario di Farina del mio sacco, un format specializzato in tigelle, piadine e gnocco fritto. Un modello che si รจ deciso di replicare a Torino con lโaggiunta di alcuni piatti di pasta. โร un locale dove trionfano i carboidrati โ scherza Rambaldi โ ma ci รจ sembrato impossibile non inserire in menรน qualche primo emiliano, uno dei grandi vanti della nostra cucina regionaleโ. E cosรฌ le tagliatelle fatte a mano e stirate col mattarello servite con il ragรน di salsiccia e i cappelletti con il brodo di gallina si accompagnano ai ricchi taglieri, con mortadella, coppa piacentina, prosciutto crudo di Parma, parmigiano reggiano, squacquerone, ciccioli. Ad accompagnare il tutto, ci sono i cestini con gnocco fritto e tigelle preparati al momento che arrivano belli caldi in tavola. โLa pasta la preparo nel mio laboratorio e anche se per il momento siamo partiti tranquilli con due soli primi, contiamo presto di incrementare lโoffertaโ aggiunge Rambaldi. Gli amanti di strozzapreti, cappellacci, tortelloni sono avvertiti.
โIl nostro vuole essere un ristorantino conviviale โ spiega Riccardo Putzolu, il terzo socio a cui รจ stata affidata la direzione del locale โ dove si puรฒ venire anche per un aperitivo in stile italiano per gustare un tagliere di salumi e formaggi emiliani accompagnato da un calice di Lambrusco, di Sangiovese, o di vini piemontesiโ. Putzolu, 29 anni, รจ sommelier e prima di Thatโs Emilia ha lavorato con Max Chiesa, il proprietario del ristorante giapponese Kensho, anchโesso partner dellโiniziativa piemontese-emiliana. โIn abbinamento a questi cibi semplici e schietti, propongo qualche vino particolare come il Sangiovese di Modigliana di Giorgio Melandri o, per andare allโaltro capo delle Regione e arrivare sui Colli Piacentini, il Trebbiolo (taglio di uve Barbera e Bonarda, ndr) dellโazienda La Stoppaโ. Non puรฒ mancare il vino emiliano della convivialitร , qui rappresentato dal Lambrusco Salamino di Santa Croce della Cantina di Sorbara o dal sorso frizzante e fresco del Lambrusco Maestri di Podere Magia. Sul fronte piemontese, spunta qualche eccellente bottiglia come il Roero Arneis Bricco delle Passere di Cantina Tibaldi o il Nebbiolo e il Derthona Timorasso della cascina Penna-Currado. Naturalmente piadine, tigelle e gnocco fritto si prestano benissimo come cibo di strada: la tentazione anche per chi va di fretta รจ di uscire dal locale con qualcosa di abbastanza insolito, almeno per la piazza torinese. La Roca, ad esempio, รจ una piadina farcita con la salama da sugo e il radicchio grigliato. Oppure scoprire un salume tradizionale, come la zia ferrarese, a base di carne suina imbevuta di vino bianco e aromatizzata con aglio fresco, sale e pepe.
Un format quello di Thatโs Emilia che Giovanni Camatarri ha intenzione di replicare in altre cittร italiane. โDa quando 9 anni fa ho aperto il mio locale e il laboratorio di lievitati, il mio sogno รจ quello di far conoscere la cucina emiliana in tutta Italiaโ. Per il momento si comincia da Torino, dove Camatarri ha mandato il figlio Giacomo per seguire i prodotti da forno. In via Giolitti cโรจ parecchia tradizione gastronomica ferrarese anche al momento della scelta del dessert. La Torta Tenerina รจ infatti una specialitร a base di cioccolato fondente tipica della cittร estense. Le alternative sono la zuppa inglese e lo gnocco fritto con la nutella. Si esce soddisfatti e nemmeno appesantiti, con la sensazione di aver fatto un salto indietro nel tempo nella cucina familiare degli anni Sessanta, come suggerisce anche la playlist musicale di sottofondo, con Gianni Pettenati che canta Bandiera gialla e Michele che intona Se mi vuoi lasciare (dimmi almeno perchรฉ).
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