In un ristorante di Roma il menu lo decidono i clienti

Un ristorante di Roma, per costruire il menu dei prossimi mesi, ha deciso di affidarsi al giudizio dei propri clienti. Fase, nel cuore del quartiere romano di Prati, ha lanciato una serie di eventi chiamata “Fase Taeste” in cui propone un percorso di cinque assaggi a 30 euro, chiedendo poi alla clientela di valutare i piatti. «L’esperienza nasce dall’idea di dissacrare un po’ la cena, che ormai ha assunto il carattere di un rito» spiega Federico Salvucci, chef e proprietario del ristorante; «l’obbiettivo è ovviamente quello di divertire il cliente, però vogliamo genuinamente coinvolgere i nostri ospiti nel processo di evoluzione del menu».

Fase Taeste

Come funziona la serata

Il concept del ristorante è quello della “cucina spontanea”, caratterizzata da un’offerta che cambia anche più volte al mese, da ingredienti sempre nuovi, acquistati al mercato su base giornaliera, e dai prodotti dell’orto di Federico Salvucci (chef) e Alessandro Gentile (sous chef). Si entra, ci si accomoda e, insieme con la mise en place (interessante anche quella), si trova sul tavolo un libretto decorato; al suo interno la lista dei cinque piatti della serata – dall’antipasto al dolce – affiancati da uno spazio per i commenti e da due metodi di valutazione. Con il primo si esprime un giudizio complessivo su ogni singolo piatto con una valutazione da uno a dieci, mentre il secondo richiede un ragionamento più articolato sul bilanciamento di alcuni gusti base (dolce, amaro, salato, aspro e piccante), che si valutano da uno a cinque dove tre significa “perfettamente equilibrato”. 

Come partecipare

Gli eventi si svolgeranno almeno due volte al mese fino a settembre. «Il risultato è che la gente si confronta, anche da un tavolo all’altro, e si crea un’atmosfera molto rilassata e conviviale, alcune volte anche un po’ competitiva: sembra di essere a una briscolata di paese».