Storie di mare e di terra

Cosa cucinano i ristoranti di pesce in estate quando non si pesca. Ecco l'idea di un grande chef

Jacopo Ticchi continua a sorprenderci. Ecco il mare raccontato attraverso l'entroterra nel menu di agosto che abbiamo visto in anteprima

  • 28 Luglio, 2025

Cosa succede a un grande ristorante di pesce quando arriva il momento di far riposare il mare? Alcuni chiudono, altri reperiscono materia altrove, Jacopo Ticchi, genio del pesce frollato in quel di Rimini, invece rallenta, gli fa riprendere fiato, lo aspetta, ma non si ferma. Cambia semplicemente racconto, perchรฉ di racconti รจ pieno il territorio. รˆ quello che succederร  da Lucio in vista del prossimo fermo pesca lungo il mare Adriatico dal 5 agosto al 16 settembre. Ticchi infatti assieme alla sua brigata ha deciso di esplorare altrove, mare e terra in continuitร  fra pensieri e sapori.

Quando il mare si riposa

ยซNon una scelta comoda soprattutto in piena stagione estiva – spiega Ticchi – ma una scelta necessaria. Sebbene esistano modalitร  alternative per proseguire lโ€™attivitร , abbiamo deciso di fare altro. Scegliamo invece di rallentare, ascoltare il mare, riconoscerne il bisogno di rigenerarsi. รˆ un gesto di coerenza con il nostro lavoro quotidiano, che trae ispirazione proprio da quellโ€™ambiente naturale che oggi ha bisogno di rispetto e attenzioneยป. Non un cambio di identitร  gastronomica, quindi, ma un nuovo โ€œparadigma gastronomicoโ€ fatto di studio e ricerca sul territorio. ยซPer questo motivo, durante il fermo pesca, il nostro menu si aprirร  a nuove materie prime: animali dellโ€™entroterra romagnolo come pecore, more romagnole, asini, conigli e volatili saranno al centro di una proposta autentica e radicata nel territorio. Una cucina che cambia forma, ma non identitร ยป.

Il tema scelto da Ticchi รจ il legame (stretto) tra la campagna romagnola e il mar Adriatico. Un filo diretto tra la terra e il mare, ancora piรน evidente in questa edizione del fermo pesca, che per la prima volta, vista anche la posizione del ristorante si vive davvero “in mezzo al mare”. Ed รจ proprio quel mare, osservato, ascoltato, respirato, che diventa il fulcro della nuova ricerca: capirlo e raccontarlo senza usare pesce.

Conoscere il mare con le materie dell’entroterra

Giร  lo scorso anno la brigata aveva iniziato a interrogarsi: che cos’รจ, davvero, il gusto del mare? Una domanda complicata, per nulla scontata che dร  adito a molti confronti, soprattutto in cucina. Da Lucio avevano trovato risposte nei suoi elementi piรน autentici e primitivi: l’acqua, i sassi, le alghe, i profumi salmastri. Quest’annoย  quellโ€™idea si รจ fatta ancora piรน concreta: gusto del mare non รจ solo un sapore, รจ un ambiente. Ma รจ anche cucina. Sono lโ€™aglio, il prezzemolo, il pomodoro, il fritto, la brace. รˆ tutto ciรฒ che, anche senza pesce, ti fa dire: “Sa di mareโ€. E anche lโ€™olfatto si fa memoria. Nasce cosรฌ lโ€™idea di Ticchi: cambiare la proteina ma non il linguaggio. Ossia carne trattata come fosse pesce, verdure che evocano paesaggi marini, condimenti e tecniche che riportano alla memoria la salsedine. Ecco, la memoria, รจ questo il potere del cibo: evocazione, ricordo, sensazione, magari a occhi chiusi ma con tutti i sensi amplificati.

Cosa si mangia durante il fermo pesca da Lucio a Rimini

Ecco in anteprima alcuni degli abbinamenti che verranno proposti nel degustazione disponibile tra pochi giorni: il grand plateau di mare lascia spazio a un โ€œplateau royaleโ€ con anatra maturata nelle alghe e pepe bianco, pecora e mazzancolle bollite pomodoro e rosmarino, vacca galiziana geranio e tabasco, lardo di Mora Romagnola alle cozze, ostrica al sugo dโ€™arrosto, cocktail di alette di volatile. Nellโ€™aspic si riconoscono volatili pregiati cotti in brodo di vongole e alghe; la provocazione estrema poi arriva dagli spaghetti alle vongole, senza spaghetti e senza vongole. Il fuoco diretto, elemento primario della cucina di Ticchi, non mancherร : la lombata di vacca รจ cotta intera insieme a unโ€™aragosta maturata nella brace e una bernese al pesce azzurro.

Da Lucio – Rimni – viale Ortigara, 80 – 0541 1612020 – Facebook

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