Ricerca a tavola

Anche la carne coltivata avrà il suo allevamento

In Olanda nasce la prima fattoria di carne coltivata al mondo. Ecco come funzionerà

  • 05 Settembre, 2025

Non poteva che nascere nel paese che per primo ha visto l’invenzione della carne coltivata, presentata da Mark Post nel 2013, il progetto pionieristico della costruzione della prima fattoria al mondo dedicata alla produzione di carne da agricoltura cellulare. Un’iniziativa che segna un passo decisivo verso la commercializzazione di questa tecnologia alimentare, destinata a rivoluzionare l’agricoltura e il consumo di proteine. A concretizzare l’idea ci penserà un consorzio di attori internazionali ha già avviato la progettazione e costruzione della prima fattoria al mondo dedicata alla carne coltivata, segnando un punto di svolta nella filiera agroalimentare. Il progetto, battezzato CRAFT (Cellular Revolution in Agriculture and Farming Technology), è sostenuto da EIT Food con un finanziamento iniziale di 2 milioni di euro su una richiesta complessiva di 4 milioni.

Unire tradizione agricola e avanguardia

L’obiettivo è integrare la tradizione agricola con le più avanzate tecniche di coltura cellulare, aprendo nuove opportunità di reddito per gli agricoltori e riducendo al contempo l’impatto ambientale: meno 78% di consumo idrico, 95% in meno di uso del suolo e un abbattimento del 56% dei costi sociali. Il consorzio CRAFT riunisce alcune delle realtà più innovative del settore: RespectFarms, Wageningen University & Research, Mosa Meat, Aleph Farms, Multus, Kipster e Royal Kuijpers. Un’alleanza che unisce ricerca scientifica, imprenditoria e know-how agricolo, con l’ambizione di tracciare una nuova rotta per l’alimentazione del futuro.

«È il primo tentativo al mondo di coniugare agricoltura tradizionale e produzione cellulare», ha spiega Peter Verstrate, co-fondatore e COO di Mosa Meat, una delle aziende pioniere del settore. «Vogliamo offrire ai consumatori il meglio dei due mondi. Questo modello unisce innovazione radicale e radici profonde nella storia agricola. Per i contadini rappresenta una nuova prospettiva di futuro».

Un modello agricolo innovativo e radicato

Il consorzio CRAFT si propone di avere un approccio duale: permettere agli agricoltori di diversificare il proprio business attraverso la carne coltivata, ma anche rendere questa tecnologia parte integrante del tessuto rurale. In tal modo si dimostra che l’agricoltura cellulare non è una minaccia, ma un’opportunità per tutti. A capo del progetto c’è Ralf Becks, cofondatore di RespectFarms che ha spiegato che «CRAFT coinvolge gli agricoltori nella creazione di nuovi modi per produrre cibo. Ci affidiamo a ciò che già funziona nel settore e lo combiniamo con tecnologie innovative. Questo accelera il percorso verso il mercato e l’impatto concreto. Riduciamo un problema globale a dimensione aziendale e, una volta valida, possiamo estenderla nel mondo per aumentare l’impatto». Un futuro che risponde anche a un’urgenza globale. «Il consumo attuale di prodotti animali non è sostenibile per il nostro pianeta», sottolinea Ruud Zanders, co-fondatore di Kipster e RespectFarms. «Dobbiamo produrre cibo con il minor impatto possibile su animali, persone e clima, senza dimenticare le prospettive economiche per chi lavora la terra. La fattoria di carne coltivata nasce per questo».

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