Fotonotizia

Italia e Slovenia: i vigneti di confine diventano opere d'arte

Prima edizione di Ars sine finibus, progetto transfrontaliero che fa dialogare i popoli attraverso l'arte e la natura creando installazioni permanenti

  • 11 Settembre, 2025

Due cantine dirimpettaie e un unico scopo: trasformare i vigneti di confine tra Italia e Slovenia in un parco d’arte permanente, dove installazioni realizzate da giovani artisti diventano strumento di dialogo tra arte e natura, comunità e territorio. La prima edizione di Ars Sine Finibus, progetto transfrontaliero promosso da Sinefinis, fondato da Robert Princic della cantina italiana Gradis’ciutta (San Floriano del Collio) e Matjaž Cetrtic della cantina slovena Ferdinand, ha sancito la vittoria dell’opera Scritto nelle pietre, firmata da Juliana Florez Garcia, Gloria Veronica Lavagnini e Tajda Tomšic.

Si tratta di un arco e di un muro che richiamano l’ex confine, realizzati con marna, pietra e inserti dorati. L’idea più interessante, secondo una giuria internazionale, è stata quella di trasformare la ferita storica in passaggio verso una coscienza condivisa. Nell’opera vincitrice, le pietre sospese e gli steli metallici evocano un prato fiorito, restituendo leggerezza e poesia a una dolorosa memoria. «L’arte e il vino – secondo Princic e Cetrtic – possono diventare strumenti di dialogo e unione tra comunità. Il Collio e il Brda sono da sempre un territorio di incontro. E, grazie ai giovani artisti, abbiamo fatto un passo ulteriore verso un futuro condiviso, sostenibile e senza confini». L’iniziativa è in linea col programma di Gorizia e Nova Gorica Capitale Europea della Cultura 2025.

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