la forza del lievito

Erasmus tra forni, Ucraina e pagnotte delle palafitte. Ecco come Terra Madre ha messo il pane al centro

Il cibo come strumento di pace, di dialogo, di rispetto per la Natura e per la dignitร  dei popoli del mondo: รจ il messaggio-bilancio di Terra Madre

  • 07 Ottobre, 2024

Il cibo come strumento di pace, di dialogo, di rispetto per la natura e per la dignitร  dei popoli del mondo: รจ questo il messaggio-bilancio di Terra Madre, il Salone del gusto di Slow Food, alla sua 15a edizione che si รจ svolta a Torino. E quale cibo piรน del pane esprime tutte queste valenze? Abbiamo provato a raccontarlo in questi anni con la guida Pani e Panettieri d’Italia del Gambero Rosso, e lo ha fatto pure Terra Madre nei giorni del Salone dedicando al tema diversi incontri e approfondimenti.

Il cibo come strumento di pace e di ricerca

Nel padiglione internazionale, Slow Food Ucraina ha presentato il progetto Bread For Peace, il Pane per la Pace, che sostiene gli agricoltori ucraini della regione di Leopoli e contribuisce alla sicurezza alimentare degli sfollati dalle zone di conflitto. Bread for Peace ha realizzato, con la collaborazione di Pausa Cafe? e Novacoop, una filiera inclusiva che importa il grano tenero prodotto in Ucraina, lo macina a pietra in Italia e lo trasforma in farina di tipo 1, con cui i detenuti impiegati presso il Panificio Sociale alla Casa di reclusione di Alessandria preparano il pane. Nel padiglione dellโ€™Ucraina a Terra Madre era accanto ai tanti pani della tradizione, e ora lo si trova nei punti vendita Coop in una confezione con la bandiera della pace. Un messaggio importante, anche alla luce dei recenti sviluppi del panorama internazionale.

Dโ€™altro canto il pane porta con sรฉ una lunga storia. A Terra Madre รจ stata una scoperta il pane delle palafitte del Trentino. Risale a 4mila anni fa ed รจ stato ritrovato nel 1937 tra i resti delle palafitte di Ledro, a nord del lago di Garda. Eโ€™ stato possibile ricostruirne la ricetta grazie agli scienziati dei Musei civici di Como e dell’Universitร  di Trento (in collaborazione con Muse e Camera di Commercio) ed รจ stato riprodotto dall’Associazione Panificatori della provincia di Trento secondo tecniche e ingredienti preistorici. A Trento sono attualmente tre i panificatori a proporlo, con farro e farricello, integrale, a basso indice glicemico, richiede una fermentazione di tre giorni, รจ altamente digeribile, e potrebbe presto entrare nella carta dei ristoranti: si accompagna bene con i pesci di lago, con il salmerino, con la trota affumicata ed รจ ideale con l’olio extravergine del Garda.

Il Pane della Cooperazione e lโ€™Erasmus dei panificatori.

I Pau, Panificatori Agricoli Urbani, si sono costituiti ufficialmente come associazione ad ottobre 2022, anche se di pane si occupano da anni (qui il loro manifesto). A Terra Madre hanno portato un vero forno – quasi una follia – nel loro stand-torretta, e ogni giorno, a ogni ora, dalle 9.30 del mattino, hanno sfornato forme di pane โ€œcollettiveโ€ da un kg. Nei cinque giorni dellโ€™evento 1000 kg di pane, prodotto con farine agricole arrivate da tuttโ€™Italia. A sfornare pane racconta Luca Martinelli, coordinatore dei Pau, ha dato una grande mano, curiosamente, anche un โ€œfornaio senza fornoโ€, Antonio Palana di Milazzo, che ha lasciato un lavoro in ferrovia per dedicarsi alla panificazione e sta avviando il proprio laboratorio. Quei 1000 chili di pane (insieme alle focacce realizzate con quelle farine), hanno fornito per i 12 mila pasti consumati dai 3mila delegati della rete di Terra Madre. Due i temi forti che sono emersi dal confronto di Terra Madre e che costituiscono i nuovi obiettivi progettuali dei Pau.

Primo, la cooperazione. Associazione libera e trasparente, senza legami con i grandi o piccoli nomi della farina ih Italia, i PAU puntano a un progetto di cooperazione che ribadisce il legame tra il lavoro in campo e il mestiere artigiano, per un pane buono, salutare, genuino, nel segno della condivisione. Eโ€™ il pane del futuro, fatto con farine agricole, cereali della tradizione, in una filiera che parte dal campo e arriva al consumatore.

Seconda grande idea: creare una sorta di Erasmus PAU, uno scambio tra pari, che consenta a un fornaio di andare a imparare da un altro, migliorando le proprie competenze. Martinelli fa degli esempi concreti. โ€œ Se la focaccia del Forno di San Leo รจ cosรฌ buona รจ perchรฉ i fornai sono andati a imparare la tecnica da Mamm di Roberto Notarnicola a Udine, e se la pizza di Cesare Bonelli del Forno di Lambrate a Milano (tre pani fin dagli inizi nella Guida del Gambero) รจ speciale lo deve agli insegnamenti del Forno del Mastro, di Monzaโ€ Collaborazione, cooperazione, scambi. Fare il pane รจ un atto collettivo, che unisce. Forse il vero simbolo di Terra Madre 2024.

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