E sono quattro. Ci si incontra per parlare di comunicazione del cibo, per il quarto anno consecutivo, al Festival del Giornalismo Alimentare in programma al Centro Congressi di Torino, dal 21 al 23 febbraio. Ma perchรฉ รจ necessario parlare di come si comunica il cibo? Quando ha ideato la manifestazione, Massimiliano Borgia si รจ interrogato sul senso e gli obiettivi del giornalismo alimentare. Domanda niente affatto scontata, considerando quanto sia difficile, oggi, trovare la propria dignitร โ e una fisionomia deontologicamente adeguata alla professione โ per un settore che prima di tutto, e ben oltre lโequazione enogastronomia = spettacolo, avrebbe il compito di informare su temi importanti per la collettivitร . Il giornalismo alimentare, per l’appunto, con tutti gli addentellati che porta con sรฉ. E declinato su linee guida che sono (dovrebbero essere) naturali qualitร della professione: imparzialitร , chiarezza e utilitร della comunicazione. In una parola, efficacia. Il programma, a Torino Incontra, รจ quello โ molto ricco โ di sempre, che un anno fa ha richiamato un migliaio di addetti ai lavori, di cui 450 dallโestero: seminari, tavole rotonde, laboratori pratici, incontri b2b, appuntamenti formativi ed eventi off. Rivolti ai professionisti del settore, chiamati a riflettere e confrontarsi sulle necessitร dell’informazione alimentare, e sulle modalitร per veicolarla al meglio, anche a fronte di un pubblico di consumatori sempre piรน preparato e attento.
Sul palco si avvicenderanno giornalisti, foodblogger, influencer, rappresentanti di aziende, associazioni e istituzioni. Ma anche chef, professionisti della sicurezza alimentare, ricercatori. Facile intuire che il programma dei panel sarร molto variegato. Da un lato, ci si preoccuperร di definire i temi chiave del dibattito alimentare, individuando gli approfondimenti da sviluppare per fornire un servizio utile al consumatore: reati alimentari (con Gian Carlo Caselli), fake news, e-commerce, sicurezza e benessere a tavola (con Vytenis Andriukaitis, commissario europeo alla salute e scienza alimentare) ed educazione alimentare, ma anche strategie di promozione del made in Italy (con il coinvolgimento di Oscar Farinetti), valore dellโagroalimentare nei sistemi finanziari (con lโintervista a Elsa Fornero, il 21 febbraio, dalle 17), importanza del turismo enogastronomico, sostenibilitร ambientale e cultura alimentare come fattore di integrazione.
Dallโaltro, gli stessi addetti ai lavori saranno chiamati a riflettere sul ruolo della comunicazione alimentare oggi, e sugli strumenti a disposizione della professione, senza tralasciare gli aspetti deontologici, con il dibattito sui rapporti piรน idonei tra uffici stampa e mondo dellโinformazione, lโanalisi del ruolo strategico di guide (in Sala Giolitti, il 21 febbraio, con Enzo Vizzari, Eugenio Signoroni, Massimiliano Tonelli e la moderazione di Marco Bolasco) e riviste gastronomiche (in Sala Giolitti, il 22 febbraio, con Anna Prandoni, Venetia Villani, Martina Liverani, Maddalena Fossati; modera Fiammetta Fadda) la riflessione sul precariato e sui tranelli del digital food.
La giornata di sabato 23, dopo le due giornate di lavori al Centro congressi, sarร dedicata agli eventi off, riservati a giornalisti e blogger per formarsi sul campo.
Tutto il programma su www.festivalgiornalismoalimentare.it/it/
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