Vini

Da Niscemi a Noto alla scoperta dei vini della Sicilia sud-orientale

Non solo degustazioni: la manifestazione Sicilia en Primeur รจ anche l'occasione per visitare la Sicilia e scoprire alcune delle zone piรน belle e rilevanti per il vino.

  • 22 Maggio, 2019

Lโ€™edizione 2019 di Sicilia en Primeur si รจ svolta a Ortigia, il nucleo piรน antico e spettacolare della cittร  di Siracusa. Le due giornate dedicate alla degustazione dei vini delle nuove annate, di cui vi abbiamo giร  fatto un report con gli assaggi che ci hanno convinto di piรน, sono state precedute da tre giorni di tour alla scoperta del territorio della Sicilia. Una regione che offre itinerari enoturistici, non solo di straordinaria bellezza, ma anche molto vari per paesaggi naturali, storia, arte, cultura e vini.

La Sicilia: un mosaico di terroir e vitigni

La Sicilia rappresenta un vero e proprio continente in miniatura, con unโ€™incredibile diversitร  di paesaggi: dal vulcano dellโ€™Etna alle saline di Trapani, dalle zone montuose dellโ€™interno alle piccole isole di Pantelleria, delle Egadi e delle Eolie. รˆ difficile trovare regioni che offrano un panorama cosi ricco di scenari naturali e microclimi, che si riflette in terroir e vini estremamente sfaccettati. Si passa dai vini dโ€™altitudine del vulcano a quelli mediterranei prodotti sul mare, dai vini freschi dellโ€™entroterra a quelli intensi degli altopiani assolati. Per quanto riguarda le uve, ormai abbandonata lโ€™infatuazione per alcuni vitigni internazionali, lโ€™attenzione dei produttori si concentra sempre di piรน sulla valorizzazione delle varietร  storicamente presenti nellโ€™isola.

Sicilia en Primeur: una panoramica dei vini dell’isola

Tra i bianchi sta vivendo un momento di grande popolaritร  il grillo, che dalla zona occidentale si รจ diffuso in quasi tutta la regione. Sempre piรน interessanti le versioni del catarratto, dello zibibbo e della malvasia vinificati secchi, mentre lโ€™insolia sembra cedere un poโ€™ il passo. Il carricante domina indiscusso il territorio etneo, con vini sapidi e agrumati, dal profilo tagliente. Lo chardonnay resta il vitigno internazionale piรน coltivato, insieme a qualche vigna di viogner, sauvignon blanc, mรผller thurgau, gewรผrztraminer e sรฉmillon.

Nel campo dei rossi, il vitigno principe resta il nero dโ€™Avola, seguito da nerello mascalese, frappato, perricone, nerello cappuccio, corinto nero e nocera. Tra le varietร  internazionali, la syrah รจ ormai considerata alla stregua di un autoctono, piรน sporadiche le presenze di pinot nero e dei bordolesi cabernet sauvignon, cabernet franc, merlot e petit verdot.

La Sicilia sud-orientale, alla scoperta del territorio e dei suoi vini

Questโ€™anno abbiamo scelto per il nostro tour la Sicilia sud-orientale, con un itinerario che da Niscemi รจ sceso fino a Pachino e Marzamemi, per poi risalire verso Noto e Siracusa. Una terra di dolci vallate e altipiani che digradano verso la costa, tra pittoreschi borghi e scenografiche architetture barocche.

Sicilia en Primeur. Niscemi e Feudi dl Pisciotto

In una zona dalla natura incontaminata, al confine con la Riserva Naturale Sughereta di Niscemi, si trova la tenuta Feudi del Pisciotto. Allโ€™interno del baglio sono conservati gli antichi palmenti in pietra, testimonianza di una lunga tradizione nel campo della viticoltura. Le vigne coprono complessivamente una quarantina di ettari. Per la maggior parte sono coltivate su un altipiano a circa 250 metri dโ€™altitudine, che si trova a solo 5 chilometri dal mare. Il clima fresco e ventilato, con notevoli escursioni termiche, รจ ideale per la coltivazione della vite. I suoli sono costituiti da arenarie profonde, intervallate da sottili strati di calcare. Sono terre sciolte, drenanti, che trattengono lโ€™acqua in profonditร  per i periodi piรน siccitosi.

Feudi del Pisciotto รจ la tenuta siciliana dei Domini di Castellare di Castellina e rappresenta unโ€™esperienza particolare nel contesto del territorio della Sicilia sud-orientale. Anche grazie ad alcune intuizioni di Giacomo Tachis, oltre ai vitigni classici del territorio, si coltivano molte varietร  internazionali: pinot nero, cabernet sauvignon, merlot, syrah, chardonnay, viogner, gewรผrztraminer e sรฉmillon.

I vini risentono un poโ€™ di questa impostazione internazionale anche nello stile, soprattutto i bianchi Alaziza 2016 e Tirsat 2018, piuttosto ricchi e ampi. Tra i rossi, non convince a pieno la scelta di appesantire il Frappato con un lungo affinamento in barrique, che dona struttura a scapito della fragranza e immediatezza varietale. Piรน centrati il Nero dโ€™Avola Versace 2016 e soprattutto il Cerasuolo di Vittoria Gianbattista Valli 2016, che regala armoniose note di piccoli frutti a bacca rossa e sfumature di melograno. Il sorso, scorrevole e di buona complessitร  aromatica, chiude su note piacevolmente fresche e sapide. Il vino di punta della tenuta รจ lโ€™Eterno, prodotto con pinot nero in purezza. Il 2015 assaggiato in anteprima รจ molto giovane e ancora segnato dallโ€™affinamento in barrique, mentre il 2013 svela un profilo particolare, maturo e mediterraneo, figlio della generosa terra siciliana.

Sicilia en Primeur. L’area rurale e Valle dellโ€™Acate

Proseguendo a sud della Riserva Naturale Orientata Bosco di Santo Pietro, si attraversa una Sicilia rurale, con un paesaggio caratterizzato dalla presenza di muretti a secco, che disegnano le geometrie di una campagna assolata, in cui si alternano campi, vigne e uliveti. รˆ in queste terre dal volto aspro, a pochi chilometri dal mare, che si trova la tenuta Valle dellโ€™Acate. Si tratta di una realtร  familiare fondata verso la fine del XIX secolo, quando dalla zona di Vittoria si esportava molto vino sfuso verso la Francia. Ora i tempi sono cambiati e nellโ€™ampia vallata le vigne sono coltivate in regime biologico certificato con la massima attenzione alla qualitร .

A parte un vecchio vigneto di chardonnay e un poโ€™ di syrah, si coltivano le varietร  classiche del territorio: il frappato e il nero dโ€™Avola, a cui si รจ aggiunto da pochi anni il grillo. Il clima รจ tipicamente mediterraneo, mentre i suoli sono molto eterogenei, con presenza di argille e sabbie gialle, suoli bianchi calcarei, terre scure ricche di scheletro, sabbie rosse e crete ocra. Un vero mosaico, che permette di coltivare ogni varietร  nel luogo piรน adatto.

I migliori assaggi si sono rivelati il Frappato Classico 2018, che esprime esuberanti profumi di violetta, aromi fragranti di ribes rosso e lampone e il Cerasuolo di Vittoria, sia nella versione classica 2017 che nella riserva Iri da Iri del 2013. Un vino che sorprende per la raffinata eleganza dei suoi aromi, che ricordano la macchia mediterranea, la radice di liquirizia, le sfumature balsamiche, su un sottofondo di mora e ribes nero.

Sicilia en Primeur. Il fiume Dirillo e Terre di Giurfo

Lungo la vallata del fiume Dirillo, in una terra dal volto ancora selvaggio, si trova la tenuta Terre di Giurfo. I suoli di medio impasto, con componenti di sabbie, calcare e argille, conferiscono ai vini struttura e corpo, accentuati anche da vinificazioni piuttosto estrattive.

I rossi, in particolare il Nero dโ€™Avola e il Cerasuolo di Vittoria, sono marcati da uno stile che privilegia la concentrazione e la potenza, con aromi molto maturi e tannini in rilievo. Sono vini che hanno bisogno di tempo per smussare certe asperitร  giovanili e per trovare la giusta armonia espressiva.

Sicilia en Primeur. Val Canzeria e Gulfi

Scendendo verso Ragusa si entra nello splendido scenario naturale della Val Canzeria, dove la cantina Gulfi coltiva le sue vigne. La tenuta si trova a circa 400 metri dโ€™altitudine, su terreni calcarei con presenza di argille, sabbie e gesso. Il clima ventilato e mediterraneo, caratterizzato da forti escursioni termiche, porta le uve a una lenta maturazione con profili aromatici intensi. Tuttavia le migliori etichette di Nero dโ€™Avola, vero fiore allโ€™occhiello della Cantina, provengono dalle vigne ad alberello di Pachino. Maccari, Bufaleffi, Baroni e San Lorenzo sono i nomi delle contrade, che danno vita di etichette straordinarie, ognuna con un carattere particolare.

Il NeroSanlorรฉ รจ il volto marino, raffinato e iodato del Nero dโ€™Avola, unโ€™interpretazione di austera eleganza, che ne sottolinea il carattere di nobile raffinatezza. Il NeroBufaleffi esprime lโ€™armoniosa eleganza di un frutto intenso e piacevolmente espressivo, con un sorso di grande finezza e una tessitura tannica vellutata. Il NeroBaronj ha una personalitร  unica, con un profilo che unisce un frutto maturo a note di macchia mediterranea, balsamiche e speziate. Infine, il NeroMaccarj รจ il Nero dโ€™Avola forte e potente di Pachino, che regala un frutto ricco, maturo e una trama tannica fitta e densa.

Sicilia en Primeur. L’agro di Pachino e Barone Sergio

Nel cuore dellโ€™agro di Pachino, in una zona storicamente conosciuta come punta secca per le bianche terre calcaree, assolate e siccitose, si trova la tenuta Barone Sergio. Tra gli agrumeti che circondano lโ€™antico baglio, si coltivano il nero dโ€™Avola, il moscato di Noto, il grillo e il petit verdot. La scelta di vinificare il nero dโ€™Avola solo in acciaio, permette di preservare la fragranza fruttata e la freschezza del sorso, che sono le migliori caratteristiche del vino di punta della cantina: il Nero dโ€™Avola Sergio 2014.

Sicilia en Primeur. La baia di Marzamemi

A pochi chilometri da Pachino, allโ€™estremo sud della costa orientale della Sicilia, si apre la piccola baia di Marzamemi. Lโ€™antico porto naturale ospita un caratteristico borgo marinaro con una grande tonnara, un tempo seconda per importanza solo a quella di Favignana.

Le case basse, i vicoli stretti e i piccoli cortili, tradiscono le origini arabe dellโ€™insediamento, creato attorno allโ€™anno Mille. Il volto attuale di Marzamemi risale alla ridefinizione urbana del XVII secolo e alla ristrutturazione e all’ampiamento della tonnara. La bianca e assolata piazza Regina Margherita รจ il cuore del vecchio borgo, sui cui si affacciano le case dei pescatori, il Palazzo di Villadorata e la Chiesa di San Francesco di Paola. Lโ€™atmosfera tersa, il vento teso e la violenta luce africana, trasmettono sensazioni di un Mediterraneo profondo e autentico.

Sicilia en Primeur. Val di Noto e Zisola

La famiglia Mazzei, proprietaria delle tenute toscane di Castello di Fonterutoli e Belguardo, gestisce in Val di Noto la tenuta Zisola. Una cinquantina di ettari tra vigne, agrumi, ulivi e mandorli, che si trovano a pochi chilometri da Noto. I terreni di arenarie e sabbie, che insistono su una roccia madre calcarea e la vicinanza del mare, si sono rivelati perfetti per i vitigni a bacca rossa.

Se la Syrah Achilles 2016 e il Petit Verdot Effe Emme 2014 sono due interessanti versioni di varietร  internazionali, le etichette piรน importanti sono riservate al nero dโ€™Avola. Zisola 2017 conquista per lโ€™immediatezza espressiva del frutto e per la scorrevolezza del sorso. Intenso e strutturato il Nero dโ€™Avola DoppioZeta 2015. Unโ€™interpretazione del vitigno piรน complessa e ricca, che necessita qualche anno dโ€™affinamento per esprimere tutto il suo potenziale.

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Foto Paolo Gallo

Sicilia en Primeur. Noto e le armonie del barocco siciliano

Un tour della Sicilia Orientale non puรฒ prescindere da una tappa a Noto. Il suo centro storico รจ stato dichiarato Patrimonio dellโ€™Umanitร  dallโ€™Unesco nel 2002 e rappresenta lโ€™esempio piรน ricco e architettonicamente omogeneo del barocco siciliano. La Noto attuale รจ il frutto della ricostruzione avvenuta dopo il terremoto dellโ€™11 gennaio 1693. La violenza del sisma rase al suolo la vecchia cittร , che venne ricostruita alcuni chilometri piรน a valle. Una tragedia che ha dato lโ€™opportunitร  agli architetti e agli artisti dellโ€™epoca di realizzare un piccolo gioiello, che splende di armonia assoluta. Le facciate dei palazzi e delle chiese, le strade e le piazze, dialogano tra di loro con lo stesso linguaggio formale. La cittร  appare come una meravigliosa scenografia costruita per stupire e ammaliare, una messa in scena architettonica che rispecchia perfettamente il gusto Barocco. Le raffinate decorazioni, lโ€™equilibrio tra vuoti e pieni, la predilezione per le forme ellittiche e sinuose, creano prospettive e scorci insoliti e affascinanti. La Chiesa di Santa Chiara, la Cattedrale, il Palazzo Nicolaci sono alcuni dei monumenti piรน importanti, ma la bellezza di Noto risiede soprattutto nellโ€™armonia e nellโ€™equilibrio dellโ€™insieme. Il modo piรน bello per apprezzarne il fascino รจ perdersi con lo sguardo e seguire le suggestioni formali dellโ€™arte barocca come da un palcoscenico vivente.

a cura di Alessio Turazza

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