Ristoranti

Negli Usa troppi contagi. Da Los Angeles a New York i ristoranti si fermano di nuovo

Mentre la California detta nuove misure ferree per bloccare la ripresa del virus, New York posticipa ancora la riapertura di bar e ristoranti indoor. Ma รจ tutto il territorio statunitense a temere per le prossime settimane. E persino McDonaldโ€™s invoca cautela.

  • 03 Luglio, 2020

La nuova ondata di contagi negli USA

Mentre il 4 luglio si avvicina tra appelli accorati delle istituzioni a limitare i festeggiamenti per il Giorno dellโ€™Indipendenza, gli Stati Uniti si trovano a fronteggiare unโ€™ondata di ritorno piรน violenta del previsto. In molti Stati, per dir la veritร , gli aggiornamenti costanti sui numeri del contagio non hanno mai fatto tirare davvero un sospiro di sollievo. E la manifestazioni di piazza che hanno attraversato lโ€™America intera stigmatizzando il razzismo nei confronti della comunitร  afroamericana, che รจ purtroppo materia sempre allโ€™ordine del giorno, non hanno certo aiutato a contenere la circolazione dellโ€™epidemia. Fatto sta che, davanti allโ€™ammontare di 50mila nuovi positivi registrati in un giorno, anche tra gli ottimisti della prima ora si afferma lโ€™urgenza di imporre nuovamente regole ferree, ripristinando in parte lo stato di lockdown. รˆ sicuramente la California, che torna a paralizzare 19 delle sue contee (compresa quella di Los Angeles) a cavalcare con piรน decisione questโ€™ondata di prudenza di ritorno. Insieme a Texas, Florida e Arizona, del resto, lo Stato affacciato sulla West Coast, รจ tra quelli piรน in difficoltร  a contenere la ripresa del contagio, e questo anche per una certa confusione nellโ€™impartire misure di sicurezza alla popolazione, che in molte cittร  ha continuato a vivere come nulla fosse, frastornata da appelli governativi alla prudenza subito smentiti da scelte piuttosto discutibili (che dire della convention repubblicana organizzata per la metร  di luglio in una delle cittร  piรน colpite di tutti gli Usa, come Houston?). Ma anche nella cittร  di New York, dove dal prossimo 6 luglio bar e ristoranti avrebbero dovuto riaprire a pieno regime tornando ad accogliere i clienti negli spazi chiusi, il sindaco Bill De Blasio, confermando lo scetticismo dei giorni scorsi, rinvia ulteriormente la piena ripresa delle attivitร  di ristorazione.

Ristoranti e bar di Los Angeles si fermano di nuovo

Dunque, in alcune tra le cittร  piรน popolose e conosciute dโ€™America, per lโ€™industria della ristorazione la situazione torna a farsi critica (proprio quando il mese di giugno sembrava aver portato un poโ€™ di respiro sul versante occupazionale, con il ripristino di 4,8 milioni di posti di lavoro, di cui molti nel settore in questione). In California, il governatore Gavin Newsom ha ordinato la chiusura di musei, teatri, bar e sale indoor dei ristoranti nella maggior parte del territorio dello Stato. Il blocco si protrarrร  per tre settimane, sperando sia sufficiente a far rientrare lโ€™emergenza. Ma il contraccolpo sulle attivitร  commerciali, giร  compromesse dalle perdite dei mesi scorsi, sarร  durissimo: nella contea di Los Angeles, la piรน popolosa della California, i ristoranti avevano ripreso a lavorare un mese fa (al 60% della loro capacitร ), ora potranno sfruttare solo gli spazi outdoor e operare servizio delivery e take away, mentre bar, birrerie ed enoteche che non servono cibo hanno dovuto richiudere lโ€™attivitร . E il governo preannuncia anche un giro di vite sulla severitร  delle sanzioni imposte a chi non rispetterร  distanziamenti e utilizzo dei dispositivi di sicurezza sul lavoro. live22

Il caos delle nuove chiusure

Allargando il quadro allโ€™intero territorio statunitense, chiusure e nuovi regolamenti sono imposti in questi giorni a macchia di leopardo, spesso allโ€™insegna del caos e con lโ€™aggravante di molte chiusure repentine di attivitร  costrette a fermarsi perchรฉ membri dello staff hanno contratto il virus. Dallโ€™inizio di luglio, tra gli Stati che hanno imposto un nuovo stop per i bar si annoverano anche Florida, Texas, Arizona e Idaho; ai ristoranti รจ lasciata piรน libertร , ma spesso sono costretti a operare al 50% della loro capacitร  o solo negli spazi allโ€™aperto. Ancora diverso, come dicevamo, รจ il caso della cittร  di New York, che dallโ€™inizio dellโ€™emergenza sta procedendo con maggior cautela.

Tavoli outdoor a New York

Ristoranti e bar di New York lavorano solo allโ€™aperto

Preoccupato dalla ripresa dei contagi in altri Stati, De Blasio ha posticipato a data da destinarsi la riapertura delle sale indoor di bar e ristoranti, raccogliendo il consenso di una parte dei ristoratori e la preoccupazione di un numero molto maggiore di loro, che lamentano il cambio di rotta dellโ€™ultimo minuto, e si dicono convinti di poter riprendere a lavorare in sicurezza nel pieno rispetto delle regole di distanziamento. Secondo le ultime stime, in cittร  4 attivitร  su 5 non sono riuscite a pagare lโ€™affitto nel mese di giugno, e non sempre di comune accordo con la proprietร  delle mura. Mentre le richieste per utilizzare spazi outdoor ammontano giร  a 6800 e lโ€™amministrazione assicura massima disponibilitร  sul raddoppiare le aree pubbliche da destinare a dehors e tavolini. Al momento sono 22 le strade di New York chiuse al traffico nellโ€™ambito del programma Open Streets, per consentire a bar e ristoranti di allestire tavoli dal venerdรฌ pomeriggio e per tutto il weekend, nei mesi di luglio e agosto (ma cโ€™รจ chi lamenta poca chiarezza nelle linee guida che dovrebbero regolare lโ€™allestimento dei dehors, con conseguenti multe salate per i malcapitati).

La cautela di McDonaldโ€™s

Ma a testimoniare lo stato di allerta diffuso arriva anche la decisione di McDonaldโ€™s: la catena di fast food piรน diffusa negli Usa, preoccupata dal dilagare del virus, sospende temporaneamente la riapertura delle sue filiali sul territorio americano, congelando la situazione per tre settimane e chiedendo agli affiliati di orientare il proprio business su drive-thru, delivery e take away.

 

a cura di Livia Montagnoli

ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd