Lavoro

Lavorare in agricoltura oggi: salario minimo troppo basso, ma i giovani possono cambiare le cose

Il rapporto Istat 2019 evidenzia la triste situazione salariale di chi รจ impiegato in agricoltura in Italia, soprattutto a causa del lavoro irregolare. Sul fronte imprenditoriale, perรฒ, saranno i giovani a fare la differenza. A patto che la burocrazia non gli complichi la vita.

  • 24 Gennaio, 2021

Quanto paga lavorare in agricoltura?

Cosa significa lavorare in agricoltura in Italia, oggi? Non รจ un bel segnale quello che arriva dalla lettura dei dati Istat relativi al 2019, trasmessi di recente alla Commissione Lavoro del Senato per affrontare il tema del salario minimo. A questo proposito, le stime di contabilitร  nazionale operato dallโ€™Istat evidenziano due settori dellโ€™economia allโ€™ultimo posto della scala di valore per retribuzione oraria minima: lavori domestici e agricoltura. Peggio del settore agricolo โ€“ dove la retribuzione lorda per ora lavorata รจ di 9,2 euro โ€“ insomma, fa solo la voce relativa ai servizi domestici presso famiglie che assumono il ruolo di datori di lavoro, corrispondendo 7,3 euro lordi in media, allโ€™ora. โ€œTali valori si confrontano con un livello di 17,1 euro per il totale dell’economia, con un differenziale che conferma come questi due comparti siano, in assoluto, quelli nei quali la retribuzione oraria รจ piรน bassa“, specifica il resoconto Istat. Il dato รจ aggravato dalla variabile del lavoro irregolare: proprio il persistere di ampie sacche di retribuzioni in nero, nellโ€™uno e nellโ€™altro settore, contribuisce ad abbassare ulteriormente la paga media oraria. La piaga del lavoro irregolare pesa sul comparto agricolo mantenendo una quota pari al 39,7% (di nuovo: peggio fanno solo i lavori domestici). Ed ecco spiegato il divario tra la retribuzione media oraria stimata per il lavoro regolare in agricoltura – pari a 10,9 euro โ€“ e i dati presentati dallโ€™Istat.

Giovani agricoltori alla riscossa

Dโ€™altro canto, perรฒ, mentre aumentano le realtร  impegnate nel processo di emancipazione della manodopera agricola dal lavoro irregolare e dal caporalato โ€“ le potenzialitร  di investire nelle campagne italiane sembrano attrarre un numero sempre maggiori di giovani. Ed รจ dunque il rinnovamento del sistema imprenditoriale agricolo la scommessa piรน grande su cui puntare per auspicare una rivoluzione che faccia bene a tutti, dai lavoratori impiegati nel settore ai territori destinati a rinascere con lโ€™energia di nuove idee e investimenti sostenibili, sotto il profilo economico, occupazionale e โ€“ non meno importante – ambientale. Secondo i dati forniti da Coldiretti in chiusura del 2020, negli ultimi cinque anni il numero dei giovani imprenditori agricoli รจ cresciuto costantemente, con un balzo significativo proprio nellโ€™ultimo anno: Con oltreย 55mila under 35 alla guida di imprese agricole e allevamenti, lโ€™Italia โ€“รจย leader europeoย nel numero di progetti agricoli condotti da giovani. Alla luce del Report Istat 2019, lโ€™interesse dei giovani per lโ€™agricoltura รจ un dato ancor piรน incoraggiante: il rapporto registra la fuga allโ€™estero di 28mila laureati (parliamo ovviamente di un mondo pre Covid), a fronte di 3 miliardi di euro spesi dallo Stato per garantire loro unโ€™istruzione completa. โ€œA spingere iย giovani ad emigrareโ€ sottolinea Coldiretti Giovane Impresaย โ€œรจ spesso laย mancanza di opportunitร  sul territorio nazionale,ย dove a frenare lo spirito di iniziativa รจ sovente la diffidenza verso il mondo giovanile e, soprattutto, la burocrazia. In questo scenario lโ€™agricoltura rappresenta una speranzaย e una risorsa per le nuove generazioniโ€. E il settore, non a caso, si muove inย controtendenza rispetto al dato generale.

Il peso della burocrazia

Importante, dunque, non sottovalutare le falle del sistema: โ€œOltre un giovane italiano su due, fra i quasi 39mila che hanno presentato domanda per lโ€™insediamento in agricoltura in Italia si รจ visto respingere il proprio progetto imprenditoriale a causa degli errori di programmazione delle amministrazioni regionali, con il rischio di perdere i fondi messi a disposizione dallโ€™Unione Europeaโ€, spiegano dal quartier generale dei giovani di Coldiretti. Il fatto che buona parte dei progetti ascrivibili agli under 35 che investono nella terra presuppongano un impegno volto a riabilitare le economie territoriali, diminuire lโ€™impatto ambientale e produrre qualitร , non fa che confermare che i giovani potranno essere la forza del cambiamento. Perchรฉ di agricoltura non si parli piรน in termini di ultimo anello di valore della catena occupazionale.

ย a cura di Livia Montagnoli

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