Storia dell'uomo col calesse diventato famoso per la frutta ricoperta di cioccolato

Era il 1875 quando Antonio Maglio si stabilì in un paesino a metà strada tra Lecce e Leuca – a Maglie – per aprire una locanda con cambio di cavalli. Proprio il suo calesse sarebbe diventato poi simbolo di una storia di eccellenza dolciaria lunga centocinquant’anni. La storia di Maglio è quella nella quale ogni generazione ha saputo custodire il sapore autentico del Sud Italia e delle proprie radici, facendo del cioccolato un’eccellenza salentina. Fu proprio il figlio di Antonio – Giuseppe – ad aprire per primo un caffè con laboratorio di dolciumi nel centro del paese. Agli inizi del Novecento lo stesso laboratorio iniziò ad occuparsi anche di banchetti e ricevimenti a domicilio, oltre alla produzione di liquori artigianali.

A sua volta Dante, che rappresentava la terza generazione Maglio, incentivò fortemente la produzione di quella che era ormai una vera e propria azienda di famiglia e grazie alla sua spiccata curiosità diede vita a intuizioni fortunate e ricette iconiche.

Dante Maglio e suo figlio Vincenzo

Frutta ricoperta per conservarla meglio

Uno dei primi grandi successi della fabbrica di cioccolato fu quello della frutta ricoperta, una ricetta golosa per conservare meglio e più a lungo la frutta candita ma anche la pasta di mandorla. Proprio il successo che ne derivò spinse la famiglia ad intensificare la produzione e a ideare nuove ricette. Maglio, col passare del tempo, divenne sempre più simbolo di eccellenza e il calesse fu eletto a marchio ufficiale dell’azienda di famiglia per onorare il suo fondatore.

Oggi, la famiglia Maglio – guidata da Maurizio e dalla sesta generazione con i figli Vincenzo, Matteo e Benedetta – trasforma il cacao in vere opere d’arte, seguendo ogni fase con cura “from bean to bar” (l’unica in Puglia). La magia nasce proprio da quel primo tocco, del cioccolato attorno a dolci di pasta di mandorle e frutta candita, creando un connubio unico che ancora oggi incanta i palati di chi lo assapora. Il celebre abbraccio del cioccolato alla frutta è divenuto il marchio distintivo di Maglio, un ponte emozionale tra tradizione mediterranea e sapienza artigianale.

Il segreto di questa meraviglia è un cacao pregiato, scelto con cura tra varietà rare come il cacao aromatico in purezza, il Criollo. In terre lontane, come il Venezuela e l’Ecuador, piccole comunità coltivano il cacao nel rispetto di pratiche sostenibili che valorizzano ogni singolo seme; mentre Maglio, con responsabilità, ne esalta ogni aroma e sfumatura. Alla base però c’è sempre una profonda consapevolezza tramandata negli anni e che ha permesso all’azienda di crescere e pensare al futuro con responsabilità. Maglio non adotta infatti la coltura intensiva e incentiva gli agricoltori a mantenere costante la cura della piantagione, non forzando la raccolta delle mazorche, che è ancora manuale.

Praline, tavolette e cioccolato tutto l’anno

Nello stabilimento di Maglie la produzione parte dalle fave, tostate e trasformate in massa di cacao, da cui poi nascono tavolette, praline, creme spalmabili e tutti i prodotti delle feste. Fra tutte la Pasqua, che segna il ritorno dell’“Uovo Violet” dove il cioccolato bianco incontra la patata dolce dell’isola giapponese di Okinawa. Ma non solo. Maglio, forte della grande conoscenza delle materie prime locali, si è divertito a ricoprire di frutta secca pugliese (tostata e salata) l’uovo di cioccolato “Salt-elli” con una croccante copertura di mandorle della varietà pugliese Filippo Ceo, pistacchi o arachidi. Anche questi direttamente da una piccola coltivazione che, da qualche anno, ha radici in territorio salentino.

Maglio Arte Dolciaria srl – Via V. Zara 2 – 73024 Maglie (Le) tel. 0836 427444 – www.cioccolatomaglio.it